"JASON!!!!"
"cosa c'é ti é successo qualcosa"
disse entrando in bagno preoccupato"SI CERTO CHE MI É SUCCESSO QUALCOSA, E QUEL QUALCOSA LO HAI FATTO TU!"
dissi furibonda
"aaa ti riferisci al succhiotto?"
"si proprio a quello. E ora cosa dico a mia madre.""niente lo nascondi con i capelli"
"si ma a me non piace avere i capelli sciolti, mi impediscono la vista."
"vabbé nemmeno se durasse 3 anni che vuoi che sia?!""non ti permettere mai più di farmi una cosa del genere anzi da oggi in poi dormirai sul divano...Cosa guardi?!"
"no é che non so se te ne sei accorta ma sei coperta solo da un'asciugamano."
E scoppió a ridere maliziosamente
"esci subito da quà porco maniaco che non sei altro, parli proprio tu che ti fai vedere solo con i boxer da una ragazza più piccola di te"
Dopo questa bella ramanzina uscì.
Dopo essermi lavata ho cominciato a vestirmi e poi a truccarmi un po' e ho messo del fondotinta anche sul collo per non far vedere quel coso enorme che mi ha fatto.
Misi un vestito blu con la scollatura a cuore e una fascia argentata proprio sotto il seno e delle ballerine nel medesimo colore del vestito.
Uscita dal bagno ho incontrato lui già vestito: una camicia bianca con i primi bottoni slacciati e un pantalone nero, non só come mai ma rimasi ferma a guardarlo mentre metteva le scarpe
"hei se continui a guardarmi così mi sciuperai"
"oh, guardo tante cose non posso guardare te che sei una testa di cazzo?!"
"lo sai anche tu che non lo pensi davvero"
lanciai uno sguardo di odio per le parole assurde che diceva,
mentre a lui piaceva rompermi le scatole e ci riusciva benissimo, ma mi faceva anche sorridere, ero arrabbiata ma sorridevo.
Uscimmo di casa e mi fece salire sulla sua moto
"ma vuoi cadere?"
"no, certo che no"
"allora devi tenerti a me"prese le mie braccia e le mise attorno ai suoi fianchi; ero così imbarazzata
"TIENITI FORTE!"
"VA PIANO!"
"ma se sto solo a 70"
"ATTENTO LA MACCHINA!...I BAMBINI!""stai tranquilla, quando tu pettinavi le bambole io già facevo sgommate."
"capirai anche io lo só guidare questo ageggio""poi vediamo"
"me lo lasci guidare?"
"non lo só, ci penso"disse fermandosi a un bar
"perché ci siamo fermati?"
"vuoi stare fino a pranzo senza mangiare, io ho fame!"
"vabbé"mangiammo un cornetto a testa e un cappuccino ciascuno.
"allora ci hai pensato?"
"si ma... L'ho appena fatto riverniciare e..."
"e allora""beh me lo potresti anche rovinare"
"ah si ora ti faccio vedere io come si guida un motorino""oh mio Dio oggi ci lascio le penne"
"non ci lasci nulla sù non fare il fifone"Dissi vedendolo preoccupato, salii in sella e subito comiciai a correre
"PIANOOO, POVERO MOTORINO MIO"
"STAI CALMO"
"ATTENTA AI PEDONI!!!"
"non ti preoccupare non investo nessuno""AIUTO! PAZZA ALLA GUIDA!!,,O DIO SANTO LA CURVA...PIANOOO"
"Stai tranquillo sono solo a 80"Dopo un po' mi fermai
"allora mi sembra che siamo vivi e vegeti"
"oh finalmente... niente male per essere una ragazza"
"ehi cosa intendi dire!""che voi ragazze non sapete guidare, e che siete molto più prudenti"
"si ma io sono una ragazza diversa"
"lo só benissimo"mi aveva appena fatto un complimento?
In quel momento mi squilló il telefono, era mamma e decisi di allontanarmi per risponere
~telefonata~
"ciao mamma"
"ciao ma dove sei?"
"sono andata a fare un giro in moto""e con chi?"
"con l'imbecille"
"se con l'imbecille, kikka, non lo prendere a parole se no ti meno,""la cosa é alquanto difficile"
"okay almeno cerca di non offenderlo troppo"
"okay ci proveró"
~fine chiamata~
"allora tua mamma mi difende"
sento una voce dietro di me che mi fa sobbalzare dallo spavento
"ah sei tu...hai origliato?"
"si non ho potuto resistere"
"sei solo un ficcanaso"
"a a a non mi devi offendere se no dico tutto a tua madre"madonna solo al pensiero che non lo posso più prenderlo a parole mi si raggela il sandue
"solo questo ci voleva"
salimmo nuovamente sulla moto ma questa volta guidó lui perché non sapevo dove dovevamo andare,
continuava a dirmi che era una sorpresa e che dovevo essere paziente.
"allora siamo arrivati?"
"aspetta ancora po'"
"okay"chiusi gli occhi per cercare di immaginare dove mi portasse. Mentre immaginavo...
"kikka hei siamo arrivati. Scendi che incateno la moto"
"perché mi hai portato sul mare?"
"dovevamo fare una passeggiata ricordi?""okay"
"possiamo andare,"mi prese per mano e me la strinse era così romantico, ma perché penso queste cose di lui?
me ne volevo andare ma c'era qualche cosa che mi tirava verso di lui non só cosa,
mi sentivo legata a Jason non riuscivo ad allontanarmi.
Ero sempre più vicina a lui, non só il perché ma mi sentivo al sicuro accanto a Jason, era così bella quella sensazione di sicurezza con un ragazzo che nemmeno conoscevo bene,
Jason pov's
Era così innocente e aggressiva allo srtesso tempo, era talmente bella anche quando si arrabbiava a mo di toro,
certo é logico non ne sono innamorato é solo e semplicemente un'amica.
"senti ti posso fare una domanda?"
"certo kikka dimmi"
"ma perché ti tagli?"a quelle parole mi rattristai,
"senti non mi va di parlarne ora, te lo racconteró in seguito, quando sapró che posso fidarmi di te"
"okay fa come vuoi ma se vedo solo un altro taglio ti caccio di casa é chiaro?"
"certo mamma"
Sembrava preoccupata per me era lunica che si preoccupa per il mio stato d'animo invece con le altre la prima domanda era se avevo il preservativo!,
comunque ancora non mi va di dirgli la verità su di me anche perché siamo quasi arrivati alla mia sorpresa,
non sospetta di nulla é così tranquilla, mi viene voglia di abbracciarla é più forte della mia pazienza quando a un certo punto la abbracciai e lei lo ricambió,
mi era mancato il suo abbraccio caloroso, dolce e innocente ma ci staccammo quasi subito, e con le braccia ancora attorno ai miei fianchi mi disse
"allora, mi avevi parlato di una sorpresa"
"si vieni con me"la prendo per il polso e cominciai a correre la sorpresa era di fronte a noi lei con le lacrime iniziò ad abbracciarmi forte e mi diede un bacio sulla guancia.
"allora ti piace?"
"SI É BELLISSIMO GRAZIE!!!"
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Ti Odio Ma Non Posso Fare A Meno Di Amarti
RomanceNOME LEI: Kimberly Sanday LUI: Jason Snith CARATTERE LEI: riservata ma socevole, con un passato difficile a causa di suo fratello, che si rivela essere un tossicodipendente e in più un passato oscuro della quale non ne é a conoscenza. LUI: puttani...