Era un'arida giornata d'estate.
Nessun alito di vento bussava alle porte,
radici in terra arida sembravano
urlare straziate, fiumi soavi scorrevano,
tutto taceva.
Poco lontano da un piccolo paesino, costellato d'alture, nascosto al mare, si estendeva un maestoso deserto, tappezzato da poche oasi, meta ancora di alcun esploratore.
Una ragazza, forse la più giovane di quel villaggio, decise un giorno di incamminarsi.
Il suo nome non ci è noto, ma in paese era soprannominata Prig, dall'inglese "saccente" , forse per il suo carattere, forse perché non era in fondo mai stata compresa per davvero.
Un giorno, di punto in bianco, decise di mettersi in viaggio, verso una meta ignota;
voleva esplorare nuovi luoghi, vedere cose differenti, ma nulla che non sapesse già.
Credeva infatti di infondere al mondo la sua conoscenza tramite la sua sola presenza, di trasformarlo, di renderlo migliore.
Tuttavia lungo il cammino incominciò a scorgere una realtà ben diversa da quella nota:
nuovi luoghi, gente con opinioni differenti, nuove tradizioni, nuove culture.
Fino a quel momento aveva pensato di essere la padrona di quel piccolo mondo,
ma non era così.
C'era molto più di quello che poteva immaginarsi.
Lei era solo una piccola luce dispersa tra quell'immenso cielo.
Fu come vedere per la prima volta.
Quel vetro ormai da tempo rimasto opaco e sporco, adesso era stato 'colorato' ,
facendo trasparire una nuova realtà, anche se da un piccolo angolo.
Una realtà noiosa, ma allo stesso tempo intrigante, una realtà che era diventata sinonimo di curiosità, una realtà che la spingeva a scoprire sempre di più, una realtà che adesso la faceva apparire da gigante
ad una piccola ragazzina, una realtà che sembrava un libro scritto da un autore misterioso che aspettava solo di essere letto.
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Tra inconscio e razionalità
Fiksi UmumNon vi è alcuno di più folle di colui che ritiene di essere normale.