CAPITOLO 26

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Alexia's povs

È mattina.

Che serata ieri sera...mai passata serata meglio di ieri.

Quante emozioni, quante sensazioni.

Ancora con gli occhi chiusi tasto la parte del letto accanto a me e una sensazione di vuoto si impossessa del mio corpo.

Apro gli occhi per vedere se quelle sensazioni sono vere e purtroppo, è così.

Non c'è.

Merda.

Ma com'è possibile?

Mi aveva detto che sarebbe restato, mi aveva detto che non mi avrebbe abbandonata, mi ha detto che mi ama...e ora? Ora non rimane più nulla.

Mi alzo dal letto pensando di non avere nulla addosso, invece ho i suoi boxer e una sua maglia bianca.

Le lenzuola sono pulite, le avrà cambiate lui...ma che fine ha fatto?

Se mi avesse solo usata?

Se fosse stato tutto uno stupido gioco e io la vittima?

Il panico.

Mi risdraio sul letto in posizione fetale.

Involontariamente qualche lacrima inizia a bagnare il mio viso, ma a farmi scattare in piedi è il rumore della serratura che gira.

La porta si apre e davanti a me trovo un Harry con dei sacchetti in mano.

Mi alzo dal letto e corro verso di lui, abbracciandolo.

Che colpo.

Lui posa le buste su una sedia lì vicino poi mi avvolge tra le sue braccia.

"Piccola ma cos-" dice ma lo blocco.

"Tu non c'eri, eri andato via...Harry non c'eri più, non ti trovavo" dico mentre le lacrime bagnano il mio viso.

Lui si stacca e mi prende il viso tra le mani, io appoggio le mie mani sulle sue, con le nostre fronti unite.

"Piccola non ti abbandonerei mai, non più" dice. "Non ti fidi di me?"

"Certo che mi fido ma ho avuto paura di perderti" rispondo.

"Sono andato a prendere due cose, e guarda" dice alzandosi la maglietta.

Oltre alla moltitudine di tatuaggi che ha sul petto, quando si gira di spalle ne noto uno nuovo sul collo.

Una benda.

Lentamente la tolgo e vedo una scritta: Alexia.

"Oddio!" Dico baciandolo. Metto le braccia intorno al suo collo accarezzandoli il tatuaggio, mentre lui appoggia le sue mani sui miei fianchi, stringendomi a lui. "Sei un folle!"

Un tutta risposta ottengo una risatina.

Mi stacco dal bacio e parlo sulle sue labbra.

"Ti amo" sussurro.

"Anche io ma ho una fame bestiale, andiamo di sotto a mangiare?" Propone.

"Certo!" Rispondo io.

"Ti avviso, c'è mia sorella..."

"Ah quella che lavora al bar?" Domando.

"Ho mentito... lei ha 12 anni" mi spiega.

"Okay, scendiamo" dico curiosa di conoscere sua sorella.

- - -

Mary's povs

Sono le 8 di mattina.

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