Capitolo 3

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Mi feci una doccia e un'ora dopo ero sdraiata sul letto a pensare, mia madre non era così preoccupata perché ormai era abituata alle mie cazzate, ma pensavo si arrabbiasse di più allora forse non le frega un cazzo di me per davvero! Presi il telefono e chiamai Lucas "ehi tesoro torniamo a Miami, mia madre si è incazzata molto e non so che vuole farne di me ahah"

 "mi hai chiamato per questa stronzata?" rispose lui

 "scusa?? Ma hai bevuto? Questa non è una stronzata!" risposi furiosa "oh si che lo è mi hai proprio stancato!"

 "ma che stai dicendo io sono venuta a Miami per te perché ti amo non dicendo niente a mia mamma andando in contro alla morte... e tu dici queste cose?"

 "senti Emily forse è meglio se la chiudiamo qua" "cosa? Perché? Che ho fatto?"

 "niente sei solo una ragazzina viziata e mi hai stancato mi dispiace ciao!"

 Ciao?? Ma stava scherzando?? Lo riprovai a chiamare ma niente aveva staccato il telefono... mi aveva mollato dopo tutto quello che io avevo fatto per lui?? Bussarono alla mia porta 

"ciao Em" disse mi sorella "scendi è arrivato papà".

 Scesi al piano inferiore e la mia piccola nipotina mi corse in contro e mi abbracciò; 

"vieni qui Emily" disse mi padre "io e tua madre abbiamo deciso una cosa".

Mi sedetti davanti di lui "cosa?" chiesi 

"andrai in una scuola militare"

 COOSA?? "no non potete farmi questo" dissi 

"oh si che possiamo" rispose

 "vi prego farò qualsiasi cosa, diventerò la figlia perfetta che tanto desiderate, non uscirò più, farò qualsiasi cosa"

 "mi dispiace Emily, ma questa è la nostra decisione" mio padre si alzò e se ne andò, mia madre mi guardò e disse "io non voglio che tu sia una figlia perfetta Emily, tu lo eri, tutto è cambiato da quando hai conosciuto quel ragazzo hai iniziato a bere e fare cose che non avresti dovuto fare" si alzò e seguì mio padre nella stanza;

"mi dispiace Emily" disse mia sorella e poi se ne andò anche lei, io rimasi seduta lì da sola a rimpiangere tutte le cose che avevo fatto.


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