Capitolo 33

3.5K 143 0
                                    


Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


James

"Andiamo" disse dirigendosi verso la sua macchina

 "dove?" chiesi

 "zitto e cammina" rispose.

 Stavamo camminando nel parcheggio

 "JAMES" urlò qualcuno all' improvviso, quella voce la conoscevo era Emily, mi voltai di scatto, sgranai gli occhi 

"EMILY.. CHE CI FAI QUI!" urlai, stava piangendo

 "ma che scena romantica" disse mio padre, Emily si stava avvicinando a me mentre ci raggiunse anche la sorella. 

"Non fare un altro passo ragazzina" disse mio padre prendendomi per un braccio, ero immobilizzato, perché era venuta, così aveva messo a rischio la sua vita, Emily si fermò a pochi metri da me con affianco la sorella 

"che pensavi di fare?" disse tra le lacrime 

"salvarti" dissi scoppiando a piangere, non avevo mai pianto per una ragazza. 

"Beh andandotene non mi avresti salvata" urlò

"mi dispiace" dissi

 "MAMMA" urlò Margaret correndo dalla madre che la abbracciò stringendola e la chiuse nella sua macchina.

 "MI SONO STUFATO!" urlò mio padre ed estrasse una pistola dalla tasca posteriore del pantalone, puntandola alla mia tempia; 

"NOOO" urlò Emily, la sorella si portò le mani alla bocca per non urlare 

"fallo" dissi "così il senso di colpa ti perseguiterà!" continuai "FALLO" urlai, eravamo in silenzio, si sentivano solo i singhiozzi di Emily. 

"Non sparerei mai a mio figlio, anche dopo tutto quello che mi ha fatto passare" disse ridendo dopodiché puntò la pistola verso Emily e sparò 

"NOO" urlai spingendolo e facendogli cadere la pistola per terra, ma era troppo tardi il colpo era partito. 

Militar loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora