Capitolo 28

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James

Uscimmo dall' ospedale ed entrammo in macchina 

"pronta per andare via?" le chiesi 

"si" sorrise e mi strinse la mano. 

Stavamo per uscire dal cancello per andarcene per sempre da quella scuola, ma mio padre si piazzò davanti la macchina 

"dove cazzo credi di andare?" mi chiese

 "levati papà" risposi

 "se tu te ne vai dovrai mantenerti da solo!" 

"ho 20 anni, già mi mantengo da solo, ora spostati" ripetei 

"io vi troverò" disse spostandosi da davanti l'auto, io accelerai e uscì dal cancello. 

Emily era rimasta in silenzio, era arrivato il momento di dirle tutto; 

"ti ho portata via perché lui mi ha minacciato, dicendomi che ti avrebbero ancora fatto del male e la colpa era la mia" dissi

 "lo so!" rispose

 "lo sai?" la guardai perplesso 

"l'ho sentito quando è entrato nella stanza" disse "e non è colpa tua quello che è successo chiari?" concluse stringendomi di più la mano 

"chiari" risposi

 "che faremo ora?" chiese

 "non lo so" dissi. 

Dopo 2 ore arrivammo davanti casa mia 

"di chi è questa casa?" chiese lei 

"mia" risposi ridendo si girò di scatto

 "tua.. vivi da solo? Tua madre?"

 "mia madre abita a Boston!" risposi 

"e tuo padre.." 

"lui non vive con me tranquilla, non sa nemmeno dell' esistenza di questa casa" dissi lei sorrise ed entrammo in casa.

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