5. Delusioni per Dave

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Non mi andava di mangiare.

Chiamai taissa per raccontargli tutto, ma Prima che rispondesse, attaccai il telefono.

Non volevo sentire dirmi da qualcuno "tranquilla si sistemerà tutto" perché sapevo benissimo che non era così.

Quello che mi rimaneva da fare era vivere la mia vita così, pensai. Senza complicazioni o storie d'amore.

Quello che succede succede.

Ma il fatto è che nessuno riesce a dimenticare un amore durato 11 anni, non posso dimenticarmi di quella sensazione che provo quando lui è con me.

Uscì di casa e andai a casa di Dave.

Durante quell'isolato che percorrevo piano mi affiorarono un sacco di pensieri. Forse a Dave piaceva davvero Crystal, forse dovevo andare a parlargli per capire quello che era successo.

Bussai alla porta, nessuno mi rispose. Andai verso la porta posteriore che si affacciava in camera sua e bussai.

Eccolo. Aprì la porta preoccupato, ma sembrava come se fosse delusa dal trovarci me.

-Ehi Cassye, come mai qui?-

-volevo chiederti come stavi-

-veramente dovrei farti io questa domanda dato che oggi sei scappata lasciandomi da solo.-

-scusa non volevo.-

-e comunque sto male.- stava per chiudere la porta quando misi il mio piede in mezzo.

-perché male? Dave sono la tua- tremai un poco a dirlo
-la tua migliore amica.-

-beh entra ti spiego.-

Entrai e ci sedemmo io sul letto e lui a terra su un morbido tappeto giallo e blu.

-Cassye- disse in modo preoccupato
-ti ricordi che Crystal se ne era andata via, insomma dal bar.-

-certo mi ricordo- era stato il momento più bello per me.

-ecco, quando poi tu te ne sei scappata, ho fatto un giro nel parco.-

La sua faccia diventava sempre più drammatica e i suoi occhi sempre più lucidi

-si Dave, cosa è successo?-

-non cosa è successo Cassye, cosa ho visto..-

Era diventato preoccupato e ormai anche io lo ero molto, ero tesa e avevo paura delle risposte che mi poteva dare.

-c'era Crystal, era insieme ad un suo amico, e so che può sembrare da stalker ma..gli ho seguiti. Si sono guardati ogni singolo secondo, si stringevano per mano e si baciavano.-

Rimasi allibita dal fatto che Dave mi stava raccontando. Ma ero ancora più scioccata perché lui stava veramente male per quel fatto.

-oh Dave, mi dispiace-

-non avrei dovuto dirtelo, lo so che sto sembrando debole ma Cassye, lei mi piaceva davvero e sembrava che ricambiasse.-

Nella mia testa pensai "non è possibile! A Crystal piaceva Dave"

Poi dalle sue labbra uscì una frase inaspettata quasi piacevole per me.

"Non mi interessa più di lei, devi reagire."

Non sapevo che fare ma subito mi venne un idea.
-dai Dave preparati, ti porto ad una festa.-
-cosa? Cassye Walters che porta Dave Robers ad una festa?- si mise a ridere.

La sua risata mi deve stare meglio, ero sollevata. -certo, ti devo pur far dimenticare questa ragazza.-

Dave si alzò dal tappeto e si tolse la maglietta.

"Wao" pensai nella mia testa, lo avevo visto a mare, ma dopo la palestra quest'estate era cambiato.

-però non ho niente da mettere-

Mi alzai anche io e aprì l'armadio, -dai forza non fare la ragazzina

Presi dal suo cassetto una maglietta e dei pantaloni. Lui velocemente si cambiò e disse -sono pronto-

Salimmo in macchina e decisi di guidare io. -bene Dave ora ti porto in un posto dove non sei mai andato.

Era un locale difronte al mare. Abbastanza famoso ma Dave non ci era mai stato perché i suoi amici preferivano altri locali.

Così vicini eppure così lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora