15. Dobbiamo parlare

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"Dobbiamo parlare"

Cosa intendeva con "dobbiamo parlare"?

I ricordi felici di Brett e del suo bacio svanirono in pochi secondi e le parole di Dave presero il sopravvento nella mia testa.

Di cosa mai doveva parlare?

Senza preoccuparmi risposi con un "domani a scuola, ora sono stanca"
Lui prontamente rispose "certo"

La chat finì con quel certo. Ma ero davvero troppo stanca per pensarci. Per pensare a tutti i problemi, a pensare a Dave, a pensare che ormai forse lui non aveva più importanza per me.

La sveglia suonò puntuale come sempre per mia sfortuna. La cosa che più odio al mondo. La sveglia. Soprattutto se è quella per svegliarsi per andare a scuola. Oggi era particolarmente snervante, forse perché avevo latino a prima ora o forse perché Dave mi doveva parlare.

Arrivai a scuola in anticipo e nell'atrio all'ingresso c'erano Evan insieme alla sua ragazza Elena e Kara che anche da lontano aveva un espressione stufata.

-ciao- dissi mentre mi avvicinavo per salutarli. Gli occhi di Kara si illuminarono e si avvicinò a me quasi correndo, mi prese per un braccio e mi trascino indietro facendomi quasi cadere come un salame.

-menomale che sei arrivata. Non li stavo sopportando più quei picconcini. Sono quasi peggio di Taissa e Patrick. La guardai con aria stranita e lei me li indicò. Erano seduti sugli scalini e si stavano baciando. -da quando si sono messi insieme stanno sempre così attaccati..- aggiunse Kara.
La guardai ancora più stranita -stanno insieme?-
-si certo.- rispose.
Taissa non mi aveva detto che si era fidanzata. Perché ? Perché non me lo aveva detto?

Stavo per andare verso di loro per parlare con la mia amica quando una mano mi prese per la spalla e una per lo zaino e iniziò a trascinarmi all'indietro.

Mi voltai di scatto e vidi la faccia di Dave davanti a me assorta in un espressione sorpresa ma anche felice e arrabbiata.

Ammiccò a Kara e li fece segno di allontanarsi. -Ho capito, me ne vado- e alzò le mani in segno di resa.

-ecco Cassye ora dobbiamo parlare.- disse.
-oh buongiorno anche a te Dave.-
-vero. Buongiorno Cassye- disse sorridendo.
Accennai un sorriso ma non mi spinsi oltre perché c'era Brett in lontananza fisso a guardarci.

-bene. Ora spiegami, ma allora ci stai davvero insieme a quel tizio,
quello li, si, ehm, bref..-
-Brett, e si.- dissi innervosita dal suo comportamento.
-cosa? Ma quando me lo volevi dire?-
-te lo avevo già detto Dave. Non ricordi?-
-oh si è vero- si grattò la testa. -aspetta, cosa ti dovevo chiedere...- stava pensando e ragionando dato che non si ricordava cosa mi doveva dire di tanto importante.

-comunque Crystal sta di la- dissi
-si l'ho vista..-
-eh..non vai da lei?-
Nemmeno la guardò perché mi prese le mani e mi guardò fisso negli occhi.
-anche il tuo ragazzo sta di là ma tu non ci stai andando.- mi fece notare.

-perché mi dovevi parlare- dissi decisa. -Allora? Cosa mi dovevi dire di tanto importante?-
-non me lo ricordo Cassye..ah si.. Ma allora, ti piace davvero quel tipo?-
Rimasi spiazzata da quella domanda. -si- risposi. Ma quel si era incerto e insicuro. Non sapevo neanche io se Brett mi piacesse davvero o era solamente una distrazione da Dave.
Da quel bellissimo sorriso, da quel dolce viso e da quei nei e quelle lentiggini adorabili, dai suoi occhi e dalle sue labbra.

"Cassye hai un ragazzo. Smettila di pensare a lui" pensai. La vocina fastidiosa nella mia testa aveva ragione. Avevo un ragazzo e non era Dave. Dovevo concentrarmi su quello che davvero era l'unico ragazzo di cui mi importava. Brett.

Così vicini eppure così lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora