11. Amo il football

48 6 0
                                    

Si tolse piano il casco facendo attenzione a non rovinarsi il ciuffo di capelli mezzo biondo alla luce del sole e finalmente i suoi occhi verdi e intensi si trovarono difronte ai miei.

-ciao Brett!-

-Ehilà Cassy- disse mestre sistemava il casco sulla moto e mi abbracciava.

Mi stampò un piccolo bacio sulla guancia e io ricambiai.

Ero davvero felice di vederlo ma poi nella mia mente apparvero strane domande. Da quando eravamo così intimi? Da quando ci abbracciavamo? E soprattutto da quando ero felice di vederlo?

Non importava più di tanto perché ormai mi ero abitata alla sua compagnia, e inoltre mi faceva piacere stare con lui.

-vuoi salire? ti accompagno a casa.-

-no grazie, è vicina casa mia. E poi non ho nemmeno il casco.-

Lui rise. -tranquilla, ne ho uno in più.-

-se la metti così allora un giro lo possiamo anche fare-

-perfetto.- esclamo lui contento.

Salì piano sulla sua moto e fece salire anche me. -non sapevo sapessi guidare una moto, tantomeno che ne avessi una.- Dissi.

-Allora ti sbagliavi mia cara.-

Mise in moto la macchina e partimmo. In meno di due minuti arrivammo a casa dove non c'era ancora nessuno.

-vuoi salire in camera?- chiesi.

-no meglio di no, devo andare a casa a badare al mio fratellino più piccolo. E poi domani c'é scuola.-

Cavolo i compiti! salutai subito Brett e salì velocemente in camera mia; mi fiondai sui compiti e miracolosamente a mezzanotte riuscì a finire tutto.

È ora di dormire mi dissi. Andai a letto e mi addormentai.

Era Mercoledì, un altro e lungo mercoledì. Odiavo il mercoledì. Forse perché Taissa i mercoledì non veniva a scuola appare per l'allenamento delle Cheerleader o perché non avevo lezione con Dave. Ma oggi la lezione senza Dave non mi sembrò così importante.

La prima ora l'ho passata nella stanza di atre con Evan che è stato tutto il tempo a raccontarmi di lui e di Elena, la sua ragazza, del suo ultimo viaggio in Messico e di quanto io fossi negata in arte. Maledico il giorno in cui ho scelto quel corso.

E se la prima ora era stata noiosa, la seconda lo è stata ancora di più dato che abbiamo fatto Letteratura con una professoressa che personalmente odio, ma credo che stai antipatica anche ai professori stessi.

Fortunatamente avevo un ora di pausa così decisi di andare in palestra a vedere gli allenamenti di Football.

Salutai da lontano Patrick e Evan, vidi Dave che mi stava fissando, gli sorrisi ma lui sembrava non guardare me. MI girai e infatti avevo ragione. Non stava sorridendo a me. Stava sorridendo a Crystal.

Notai anche un altro ragazzo con la maglia e il numero 12 stampato su di essa. "Collins"

Era Brett! Non potevo crederci, Brett si era unito alla squadra di Football.

Stava parlando con qualcuno. Oh no. "24 Robers". Stava parlando con Dave.

Brett lo aveva visto svariate volte nelle foto in camera mia ma Dave non sapeva che ero diventata così amica con lui. Forse stavano parlando di Crystal. Forse stavano parlando di me.

-Forse stanno parlando di Football- una voce femminile.

-ehi Kara. Come mai qui?-

-ora libera..-

-anche tu? davvero?

-veramente non mi andava di fare filosofia e quindi sono venuta qui- disse la ragazza.

Non ero molto sorpresa per la notizia della lezione saltata. Ero sorpresa del fatto che lei aveva detto "forse stanno parlando di football".

Come faceva a sapere che stavo pensando cose su Brett e Dave? Così le lo chiesi.

-mi prendi per scema?- rise

-si vede lontano un miglio che ti piace Dave. E forse anche quell'altro tizio lì, quello che parla con Dave.. ehm come si chiama..Braid..Bel..Bred..-

-Brett. Si chiama Brett-

-come dubitavo, ti piace anche lui-

-Kara per favore non parlarne con nessuno.-

-Posso anche sembrare poco affidabile ma sono pur sempre una delle tue migliori amiche, ci conosciamo da 15 anni Cassye-

Intatti era vero, le nostre mamme erano molto amiche e da appena nate siamo state sempre insieme.

-va bene, si hai ragione, scusa.- dissi.

Gli allenamenti erano iniziati già da un bel po' e noi per parlare non ce ne eravamo neanche accorte.

-sbaglio o fa caldo qui?- chiese Kara.

-Si, in effetti fa abbastanza caldo.-

-Già, e lo stanno notando anche loro- disse indicando dei giocatori che si stavano togliendo la maglietta.

-fatti gli occhi Cassye. I tuoi due attendenti sono a petto nudo davanti a te-

Mi girai e rimasi stupita, sia Dave sia Brett si erano tolti la maglietta e stavano guardando entrambi me, o almeno penso. Guardai dietro di me per vedere se ci fosse qualcun'altra ma niente.

Stavano guardando proprio me.

Kara aveva ragione, dovevo rifarmi gli occhi perché erano davvero spettacolari.

-quanto amo il football- affermò la mia amica.

-oh, lo amo anche io-

-però dobbiamo prepararci anche noi, abbiamo le prove delle cheerleader tra meno di dieci minuti e Crystal non è più in questa stanza. Sono sicura che Taissa ce la farà pagare per questo ritardo- disse.

-Certo. Sbrighiamoci-

Mi misi il completino rosso e bianco con lo stemma della scuola e mi legai i capelli. Kara fece lo stesso e andammo nel campo dove prima stavano giocando a football.

Gli allenamenti dei ragazzi erano finiti ma notai Brett sugli spalti che mi sorrideva. Ricambiai felice.

Lui anche aveva lezione in quell'ora ma rimase tutto il tempo sugli spalti a guardare gli allenamenti. Perché lo ha fatto? Pensai.

Notai anche Evan e Dave sugli spalti, distanti da Brett che fissavano le ragazze fare gli esercizi. Cercai di sorridere a Dave ma niente, non mi voleva guardare, anzi, era troppo impegnato a guardare la misteriosa ragazza del bacio, o almeno la falsa ragazza del bacio.

Così vicini eppure così lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora