La mia giornata era identica a quella di ieri, stavo per caso avendo un déjà vu?
Mi alzai e andai velocemente a scuola per sentire la spiegazione di Dave per quel suo comportamento ieri con Brett.
Stesso posto, stessa persona, stessi Brett e Crystal che ci fissavano in lontananza, stessa Kara stufata e stessi piccioncini abbracciati sugli scalini.
-vai spara. Sentiamo questo tuo ragionamento- iniziai.
-il fatto è che mi manchi..Cassye avevi detto che saremo rimasti amici anche con Brett di mezzo e tu non ti stai affatto comportando da tale.-
-perché? Come mi sto comportando?-
-non mi parli più, non mi scirvi, non mi saluti manco, addirittura non facciamo delle maratone di serie TV dall'inizi della scuola.-
-si lo so- risposi.
-solo un "si lo so"?- disse.
-cosa posso farci.. Non è colpa mia se passi tutto il tempo con Crystal.-
-l'ho..-
-tu cosa?-
-l'ho lasciata-Una piccola gioia si aprì nel mio cuore. Lui, lui aveva lasciato Crystal, ma perché?-
Non sapevo se essere triste per il mio amico o euforica, ma la mia espressione era forse una delle più serie che avessi mai fatto.- cosa hai fatto Dave?- dissi un po' arrabbiata.
-lei cioè lei, ti piaceva. Perché l'hai lasciata? Cosa ti salta per la testa?- continuai.
-bhe, lei forse era solamente una copertura.-
Una copertura..
-si. Una copertura. Tu ti ricordi alla festa avevo detto che per ora niente ragazze?-
-si me lo ricordo.-
In realtà di quella serata ricordavo soprattutto il bacio che ci eravamo dati.
-bhe...ti ho raccontato anche della ragazza che avevo baciato?-
-si- dissi in modo serio ma trattenendomi di urlargli contro e dirgli "sono io quella ragazza Dave!"
-credo proprio di essermi innamorato di quella ragazza, cioè Cassye lo so che può sembrare strano essere innamorato di una ragazza che non ricordo nemmeno ma credimi. È possibile!.-Le pulsazioni del mio cuore si fecero sempre più potenti e veloci. Sempre più, sempre più.
Anche se morivo dal caldo avevo la pelle d'oca e i brividi di freddo che percorrevano tutto il corpo dai piedi al collo. Non riuscì a trattenere un sorriso, bello e spontaneo.-Cassye ci sei? perché sorridi? mi hai ascoltato?-
-si, ho sentito tutto.- dissi. -allora cosa mi consigli di fare?- -Non ne ho proprio idea ma se quella ragazza ti piace davvero..--il fatto è che non la conosco, forse è anche più grande, o forse più piccola, oppure è noiosa e odia leggere. Non sopporterei una cosa del genere.-
A quel punto, per tranquillizzarlo, dissi le prime cose che mi vennero in mente quel momento.
-se vuoi veramente conoscerla, prova a rincontrarla. In qualsiasi modo tu possa. Vai di nuovo alla festa del locale, prova a chiedere a qualcuno, tenta di ricordartela.-
Quelle parole, era la prima cosa che mi veniva in mente per tranquillizzare un amico, in pratica stavo dicendo a Dave di cercare una ragazza, e quella ragazza ero io? Ma cosa stavo facendo?
-certo Cassye, ovvio. Ma il fatto è che l'unica cosa che ricordo di lei è un dolce profumo al cocco e le sue morbide labbra calde.-
-Perfetto! Vai nel locale e annusa tutte le ragazze e poi vedi chi odora di cocco.- dissi ridendo. Lui però mi guardò serio. -Dai Dave stavo scherzando, era per sdrammatizzare un po la situazione.- dissi prendendo la sua mano e avviandomi verso Taissa e Patrick.
Ma presto mi ricordai di due cose importantissime. Primo, io ero arrabbiata con Taissa e secondo, Brett aveva visto tutta la scena tra me e Dave e si stava allontanando verso la parte opposta alla mia.
Lasciai subito la mano di Dave e decisi di fare la superiore andando a parlare con Taissa. -ciao- dissi rivolgendomi ai due piccioncini. Entrambi risposero senza problemi ma la faccia di Taissa mi spiegava tutto. Si alzò di scatto e mi prese per il polso portandomi dietro una colonna. -Perchè non mi hai risposto al telefono per un intera settimana?- disse -Forse perchè ormai per sfogarti e parlare hai Kara?- -chi? quella? Scherzi vero?- -no, non scherzo Taissa.-
okay, lo ammetto ci stavamo comportando come delle bambine ma dopo qualche minuto di discussione dietro alla colonna le cose tra noi tornarono normali.
Ma la sua faccia aveva ancora qualcosa che non andava. -Cosa hai che non va?-
-guarda Patrick- stava fissando Kara e la cosa non era affatto buona perché tutti sanno della "fama" che si era procurata e non era proprio una ragazza affidabile, o almeno, non con gli altri.-gelosa?- gli dissi.
-un po..- confessò -ma preferisco vedere come andranno le cose.-
-si sono d'accordo con te Taissa-Brett a mensa mi salutò e si sedette a tavola con me e i miei amici anche se era turbato dalla presenza di Dave.
Come ogni giovedì insieme a Kara e Taissa andammo all'incontro delle cheerleaders. Ma dato che Non avevo voglia di allenarmi andai da Crystal e inventai una scusa per non fare lezione e lei, il nostro amato capitano, dato che non voleva vedermi acconsentì in un batter baleno, così andai a vedere fuori gli allenamenti dei ragazzi.
Loro si stavano impegnando molto, soprattutto perché a novembre, tra due settimane, c'era il loro primo incontro di football del semestre. Una delle partite più importanti dell'anno perché da quella partita dipendevano le posizioni dei giocatori in campo e in panchina.
Dave lo scorso anno era il capitano della squadra, ma al contrario di tutti i capitani passati, lui si impegnava e cosa più importante, non si credeva Dio sceso in terra, anzi era piuttosto umile.
Erano davvero bravi a giocare, anche Brett, che da pochissimo si era unito alla squadra si stava adattando molto bene, ma ogni tanto buttava uno sguardo su Dave per controllare i suoi movimenti.
L'allenamento stranamente finì prima del previsto e così dovetti aspettare che anche Taissa e Kara finissero per poter tornare a casa.
Le settimane stranamente volarono in un batter di ciglia dato che nei Weekend tutti i miei amici erano partiti appare Evan, che però preferiva stare insieme alla sua ragazza.
Tornarono dai viaggi fatti, quasi tutti contemporaneamente.
tranne Dave che tornò la sera prima della partita di football. Così per fargli una sorpresa andammo tutti quanti, compreso Brett, a casa sua per festeggiare la sua prima partita da "capitano" per questa partita.
Arrivammo a casa sua verso le otto, perchè doveva tornare all'incirca a quell'ora, ma ancora non cerano.
i minuti passarono, e ben presto i minuti si trasformarono in ore, fino al momento in cui preoccupata, decisi di chiamare Dave.
"mi spiace signorina, al momento Dave non è disponibile."
-perche che è successo? Ha perso l'aereo?- chiesi.
-no- rispose la voce nasale nel telefono.
-Dave, è stato ricoverato nell'ospedale di San Francisco-
Il telefono mi cadde di mano e una lacrima calda mi rigò il viso.
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Così vicini eppure così lontani
Fiksi Penggemar"Avete mai provato la sensazione di stare bene vicino a qualcuno? Io si, vicino al mio migliore amico" Cassye è sempre stata una ragazza modello a scuola, popolare a scuola e semplicemente graziosa. Ma ha un piccolo e doloroso problema, è innamorat...