6. Indimenticabile

48 8 0
                                    

Dave scese per primo ad occhi sbarrati, venne verso di me e mi guardò come quando un bambino guarda il suo gelato.

Mi aprì lo sportello della macchina -madame? vuole venire con me?-

Feci cenno con la testa mentre mi sforzavo di non ridere -certo mio cavaliere-  Ma alla fine non riuscì a trattenere una risata, mi uscì spontanea e lui fece lo stesso. Il suo sorriso si vedeva anche con la luce fioca della notte.

Entrammo sorridendo nel locale scuro illuminato solamente dalle luci a neon colorate. Fui investita da un'ondata si sapori, alcol misto a fumo e qualche altra sostanza probabilmente poco salutare.

La musica era molto alta, quasi assordante. Iniziò già da subito a girarmi la testa e la pancia, ma per risollevare il morale di Dave, potevo fare questo e altro.

"è solo una sera Cassye, puoi anche resistere. E poi guarda il lato positivo, sei con Dave" pensai.

Lui sorrideva ogni secondo e questo mi faceva stare molto bene perché in testa non riuscivo a dimenticare la scena in cui lui piangeva e non riuscivo a sopportarlo.

La sua risata era contagiosa.

-andiamo a prendere qualcosa da bere Cassye?- chiese sorridendo. -nono, io non voglio niente da bere perché poi dobbiamo tornare a casa e dovrei guidare io, ma tranquillo, tu puoi bere.-

Mi fece l'occhiolino e mi prese la mano. -okay, come vuoi, ma tu vieni con me. Non voglio mica che la mia amica finisca tra le braccia di uno psicopatico.- e mi sorrise. ricambiai il sorriso per un istante ma poi ragionai sulle parole che aveva appena detto.

Non voleva che qualcuno ci provasse con me? Ci teneva a questa cosa, o almeno, così sembrava. Ma la domanda che mi feci in quel momento fu "ma ci tiene come amico o come qualcosa di più?"

Ritornai tra me e me quando Dave mi fece sedere sullo sgabello del bar mentre lui ordinava da bere. Mi aveva trascinato, mano nella mano, nella folla, per qualche metro e io non mene ero nemmeno accorta.

Il suo sguardo incrociò il mio e ci fissammo finché il suo drink non fu pronto. E credetemi guardare la persona che amate negli occhi ed essere ricambiata, fa venire una strana sensazione al cuore e alla pancia e potevo essere sicura che quella sensazione non era data dai troppi bicchierini di Vodka dato che non avevo toccato alcol.

Dave bevve il suo drink in meno di mezzo minuto e ne ordinò subito un altro. Poi un'altro e un'altro ancora.

Lo guardai contrariata e gridai nel suo orecchio per sovrastare quella musica assordante  -Dave forse stai esagerando un pochino- In realtà pensavo che stesse esagerando anche di troppo ma dopo la giornata che aveva passato non volevo essere la sua "guasta festa".

-tranquilla Cassye- mi disse con un tono da mezzo ubriaco e mi fece un sorriso storto.

-sai Cassye, mi sento proprio bene, grazie per avermi portato qui. mi serviva una distrazione, mi serviva una pausa dalle ragazze.-

-prego Dave-

Quella frase. "mi serviva una pausa dalle ragazze" questo significava che, se io ero una ragazza.. e lo sono, non voleva avere niente a che fare con me, o almeno non per ora.

-ti va di ballare?- mi chiese. -abbiamo appena smesso Dave, ti sei già dimenticato?- mi coprì la bocca con una mano per non ridere.

-si, forse si.- -o forse tutti quei drink stanno cominciando a fare effetto- lo contraddissi.

-si, probabile anche questo...no anzi sicuro- disse mentre stava cadendo.

Lo afferrai di scatto e lo guardai con aria preoccupata, -tutto okay?-

-si, più o meno va bene Cassye.- rise.

-fammi una promessa, domani mattina non ricordarmi nulla delle cazzate che farò sicuramente questa sera.-  Io mi misi a ridere ancora di più -e perché no?-Lui mi guardò, sorrise e disse -troppo imbarazzo.-

Quelle furono le sue ultime parole in quel locale perché subito dopo si addormentò nelle mie braccia.

Fortunatamente nel locale c'era molta gente che ballava e quasi nessuno si accorse che stavo trascinando un ragazzo che sembrava svenuto fino all'entrata. Uscii dal locale con Dave stravaccato sopra di me che per poco non russava, lo appoggiai in macchina piano, misi in moto e partì.

Mi sarebbe piaciuto andare sulla spiaggia con Dave e guardare le stelle ma lui era ubriaco fradicio e avevo troppa paura che se fossimo andati a mare lui si sarebbe buttato in acqua.

Risi nella testa immaginandomi la scena di lui che si buttava in mare senza sapere cosa stesse succedendo.

La mia risata svanì quando Dave nel sogno, probabile, mugugnò qualcosa di insensato. "Cassye si lo so" mi misi a ridere perché mi stava sognando. Ma poi continuò a parlare "va bene, lo so me lo hai già detto Cassye"

Non sapevo che fare oltre a ridere perché la situazione mi sembrava molto divertente.

"Cassye zitta e baciami!"

Frenai di colpo e per poco una macchina mi prendeva. Ero rimasta sconvolta da quelle parole, ero in una sorta di trance. Il cuore iniziò a battermi velocemente come se volesse uscire fuori dal mio corpo.

Girai per guardarlo ma niente. Lui dormiva beato e continuava a ripetere di baciarlo.

Dave stava sognando di baciarmi?

Continuai a guidare e non dissi una parola finché non fummo arrivati a casa di Dave, un pensiero mi percosse la testa. Non potevo entrare a casa sua e dirgli ai suoi genitori che avevo portato loro figlio ad ubriacarsi.

Forse feci la decisione più stupida di tutta la vita. Decisi di portarlo a casa mia.

Arrivammo e andai ad aprire il cancello laterale che si affacciava in camera mia. Aprì piano la mia stanza e trasportai Dave nella stanza.

Aprì l'armadio e presi un sacco a pelo per me. Non mi preoccupavo tanto per mia madre perché Dave era venuto moltissime altre volte a dormire a casa mia da solo, e poi perfino mia madre sapeva che io e lui eravamo migliori amici..

Mentre sistemavo il sacco a pelo sul tappeto, Dave si stava muovendo sul letto e il tempo che finissi di sistemarlo, lui era in piedi dietro di me e stava sorridendo.

-baciami Cassye-

Ancora quella frase. -sei ubriaco Dave. Torna a letto- dissi in modo severo.

-baciami Cassye-

Continuava a ripeterlo. Ma mi accorsi che i suoi occhi erano semi-lucidi. Possibile? mi domandai nella mia testa.

Il mio amico continuava a ripetermi di baciarlo. Non che non mi sarebbe piaciuto farlo, ma mi sembrava come approfittare di lui in un momento di cui non si sarebbe ricordato niente.

Ma mentre io ero intenta nei mie pensieri da fanatica, lui mi strinse a se e in meno di un attimo le mie labbra erano incollate alle sue.

Presa da un attimo di amore, misi le mie mani intorno al suo viso e incominciai a baciarlo.

le sue labbra erano così morbide, sapevano di Vodka. Immagino per tutti quei bicchieri che si era bevuto. Mi staccai per riprendere fiato e mi stesi sul letto con lui.

Rimanemmo abbracciati sopra il letto tutta la notte.

Non riuscì a dormire quella notte, Dave era praticamente incollato a me e io ero immersa nei miei pensieri e non riuscivo a scacciarli via.

Perché lo aveva fatto? Gli piacevo? Allora perché nel locale ha detto che per questo momento non voleva avere storie con delle ragazze?

Così vicini eppure così lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora