Camminare al buio per New York, di notte e da soli, non è il meglio che si desidera. O almeno ad Halsey non piaceva.
Lasciò il libro sulla poltrona senza accoorgersene e uscì da quella biblioteca di fretta. C'era poca gente, più che altro ragazzi in gruppo che fumavano qualche canna o qualche altro stupefacente. I loro sguardi facevano paura, sembrava di essere in un film dell'horror, ma purtroppo era la realtà.
Riuscì ad arrivare all'appartamento, nessuno dormiva, anzi.
-Se non mi dai quei cazzo di soldi, ti ammazzo John!- urlò James. Aveva una voce per niente tranquilla, urlava sempre.
-Non ho un lavoro, non so come darteli!-, contestò.
James iniziò ad avvicinarsi a John, come se volesse menarlo. D'istinto la bionda si posizionò tra i due, cercando di evitare risse di ogni genere. -Togliti di mezzo- i suoi occhi erano puntati in quelli di Halsey. Scosse la testa per dire no.
-Non hai capito con chi hai a che fare allora.- si avvicinava sempre di più, ma nessuno lo fermava, tutti avrebbero paura di una persona del genere. John mise una mano sulla schiena di Halsey, per rassicurarla. -So bene con chi ho a che fare, purtroppo.- disse la bionda con un piccolo sorriso sulla bocca. -Andiamocene John.- aggiunse. Si spostò e iniziò a mettere i suoi vestiti in una busta.
-Non possiamo andarcene!- esclamò, ma allo stesso tempo aveva una voce incrinata. Era un bravo ragazzo, sensibile, non era come gli altri.
-Vuoi ancora farti mettere i piedi da questo stronzo?- indicò James che era dietro di lui. -Allora fai come vuoi, resta pure. Ma io mi sono rotta le palle di convivere con questa gente.-
Era calma. Il suo sguardo incontrò quello di Jennifer. -Vengo con te- sentenziò quest'ultima. La bionda sorrise e annuì. Aiutò la sua amica a preparare "i bagagli", dopodiché uscirono da quell'appartamento, fu l'ultima volta che lo videro.
Vagavano per le strade in qualche posto in cui stare, ma non trovarono nulla. Si ritrovarono nel parco , di nuovo.
-Ora che faremo?- chiese Jennifer. Aveva paura, come sempre.
-Ora troveremo un posto in cui stare, tipo una pensione o qualcosa del genere. Non avere paura.- la sua voce era incoraggiante, come al solito. Jennifer era più piccola di un anno soltanto, e a giudicare dal loro rapporto, sembravano sorelle.
Ripresero a cercare un posto in cui stare, e quando iniziò a farsi tardi trovarono una piccola pensione.
La donna all'accoglienza aveva un sorrisone piazzato sul viso, probabilmente fingeva, considerata la tarda ora.
-Serve aiuto?- scrutava le ragazze dalla testa ai piedi, comprese le buste nere che contenevano i vestiti.
-Non abbiamo un posto in cui stare- spiegò la bionda -Quanto costa stare qui?-.
-Questa è una pensione per i ragazzi senzatetto, non costa nulla. Ma se vi trovaste un lavoro, anche part time, sarebbe eccellente per contribuire alla spesa.- Aveva un tono calmo. Le ragazze si scambiarono gli sguardi, era il posto che cercavano. -Perfetto- sorrise Halsey.
La donna, Daniela, le accompagnò nella loro stanza. C'era un silenzio tombale nel corridoio, nessuno urlavaa, finalmente. Entrarono nella loro stanza. Era ben arredata con dei quadri qua e la, due letti, un bagno e un piccolissimo salotto con una TV.
-Se serve qualcosa, sono al piano di sotto.- Daniela diede loro una chiave e se ne andò sorridendo.
Si addormentarono, dopo una lunga giornata.
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||THE ONLY ONE||LESBIAN STORY
SonstigesQuesta è la storia di Halsey. Tengo a precisare che sono presenti scene di sesso (lesbo) che sono descritte nei particolari. Se dovete insultare, offendere, o cose simili, vi prego di smammare. Spero vi piaccia, -A.