Capitolo 19.

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Jess.

Sono sdraiata accanto a lei, nude. Non diciamo nulla, a circondarci è solo il suono dei nostri respiri. Mi viene da pensare che il nostro sia un rapporto strano. C'è tanta passione tra di noi, senza alcun dubbio. Ma tutto ciò va oltre la passione?

Le lascio un piccolo bacio sulla spalla. Mi sta accarezzando i capelli, come se sapesse che adoro quando mi toccano i capelli.
C'è un po' di imbarazzo tra di noi. Insomma, siamo appena andate oltre il bacio e non stiamo neanche insieme.
A rovinare l'atmosfera, è il mio telefono. Mi allungo per prenderlo da sopra il tavolino di vetro tra il divano e la tv. -Pronto?-
-Ciao, tesoro.- è mio padre. Sbuffo, mi irrita.
-Che c'è?-
-Appena puoi, dobbiamo parlare.- Ha un tono serio, tranquillo, ma serio. Ciò mi preoccupa, perché lo conosco e sicuramente deve darmi qualche brutta notizia. Attacco senza degnarlo di una risposta, e poso il telefono sul tavolino.

-Qualcosa non va?- sussurra Halsey. Sta accarezzando la mia spalla ora, è perfetta.
-Era mio padre... Niente di che.- sorrido. Alzo lo sguardo verso di lei, sta sorridendo anche lei. -Hai fame?- faccio per alzarmi.
-No.- mi tira di nuovo a se. Prende la coperta ai nostri piedi, e ci copre. Mi abbraccia, mi fa sorridere. Non è una persona che dimostra affetto facilmente, a quanto ho capito. Il fatto che lo stia facendo con me, mi fa piacere.-Resta qui.- sussurra al mio orecchio, dopo qualche secondo. Annuisco.
-Ti va di venire con me, da mio padre?- sussurro al suo orecchio.
-Va bene.- È buio, ma so che sta sorridendo.

Dopo qualche minuto ci alziamo. Prende i vestiti da terra e li indossa. Prende le chiavi da sopra il mobile ed esce di casa, dicendomi che avrebbe guidato lei stavolta.
Mentre mi aspetta in macchina, mi trucco un po' e mi do una sistemata. Mi soffermo sul suo cellulare che ha dimenticato qui, si è illuminato il display, qualcuno le ha inviato un messaggio. Prendo il suo telefono e lo metto in tasca.
Lascio casa mia e raggiungo la macchina. -Hai dimenticato questo.- sorrido e le porgo il telefono.
-Grazie.- dice prendendolo. Guarda lo schermo, e non appena lo fa cambia subito espressione, ma non risponde e mette il cellulare in tasca. -Perché vuoi che io venga con te da tuo padre?- chiede. Ha lo sguardo fisso sulla strada, ed io non riesco a smettere di pensare al suo cambio d'umore.
Non so perché l'ho voluta far venire, ma so che mio padre accennerà al trasferimento e so che avrò bisogno di qualcuno che mi stia vicino. -Volevo venissi.- sorrido. Mi allungo per lasciarle un bacio sulla guancia, ma si irrigidisce.
Arriviamo davanti casa di mio padre.
C'è la macchina di Lilly, dio mio. È sempre qui, non ha una sua casa?

Arriviamo al portoncino, ma qualcuno ci apre senza neanche darci il tempo di suonare il campanello.
-Hei.- è Lilly ad aprirci.
-Ciao.- accenno un sorriso falso e la sorpasso, prendendo Halsey per mano.
-Guarda chi abbiamo qui!- esclama mio padre venendomi incontro.
-Non ci vediamo solo da ieri, cosa devi dirmi?- Faccio un passo indietro. Halsey mi ha messo una mano su un fianco, non dice nulla, ma è certamente a disagio.
-Non vorrai essere scortese, con la presenza della... Tua amica?- chiede. È in grado di mandarmi in paranoia. È molto sicuro di se, adora pensare di essere superiore, ma in realtà non lo è. Mia madre, non fa altro che farsi sottomettere, non prende mai punizione. Detesto quest'uomo, che dovrebbe essere mio padre.
-Piantala, per favore.- sospiro. -Dimmi che succede.- Alle sue spalle, seduti sul divano ci sono i genitori di Lilly, sembra che stiano guardando un film. Lei è sulla porta, non toglie lo sguardo di dosso da Halsey.
-Beh, se vai di fretta...- Fa un sorriso finto. -Abbiamo fatto le valigie, la prossima settimana partiremo.-
-Come prego?- Mi rendo conto che sto perdendo la pazienza perché Halsey mi stringe di più e mi fa capire che devo stare calma. -Io non mi muovo da qui, e se mai lo farò non sarà perché voi me lo imponete.- Abbasso il tono.
-E cosa ci fai qui? Non ti stanno più pagando a lavoro, non stai facendo nulla. Come pensi di andare avanti?- a queste parole, Halsey allenta la presa.
-Sai che c'è? Andatevene, starò meglio senza di voi.- Mi allontano di corsa da quella casa.

||THE ONLY ONE||LESBIAN STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora