Capitolo 8

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4 Luglio 2014

Otto giorni, centonovantadue ore, quattrocentottanta minuti e ..... okay basta fare calcoli!, insomma per tutto questo tempo avevo fatto da amante e già mi ero stancata. Una settimana e poco più a dividere il letto con il fantasma di una terza persona. Ogni volta che sentivo squillare il cellulare di Matt mi risvegliavo dal sogno e mi ricordavo che io non ero la sola e non ero niente per lui (a meno su carta). Sebbene mi diceva che amava me, la verità era che non potevo accettare che lui facesse sesso anche con Mr. Bold, volevo che rimanesse solo mio e non qualcuno da condividere. La decisione mi ronzava già da un paio di giorni ma ora la scelta era stata confermata. La verità era che chi faceva l'amante era debole, perché ci si aggrappava a quel briciolo d'amore per paura di perderlo, poco meglio di niente, in definitiva. Pensavo che anche a me bastasse, che riuscissi ad aspettare come avevo promesso ma non ce la facevo. Avrei avuto il cuore spezzato, un cuore che sanguinava per quanto faceva male, ma confidavo nel tempo.

Varcavo la soglia della Models now con indosso, il completo più elegante che avessi. I tacchi bassi che portavo creavano una sinfonia che mi accompagnava fino all'ufficio di Patricia Smith. Per nulla nervosa, bussai sulla sua porta a vetro opaco.

<< Avanti >>

Entrai e sorrisi alla bella bruna quarantenne che era sempre stata gentile con me mentre mi accomodavo su una delle sedie difronte alla scrivania.

<< Elise >> disse incrociando le dita laccate di rosso << cosa posso fare per te? >>

Guardai il piccolo ufficio come se volessi imprimerlo nella mia coscienza. Il pavimento in linoleum bianco, le pareti di un giallo chiaro e le foto di famiglia di Patricia.

Feci un respiro e incrociai il suo sguardo << Ti sono molto debitrice ... >>

<< Aia >> disse interrompendomi.

Aveva un'espressione triste sul volto quasi sempre allegro.

<< Te ne vuoi andare vero? >> chiese indovinando i miei pensieri.

Annuì incrociando le mani sulle gambe << Vorrei che mi mandasse alla sede che si trova a San Francisco >>

Avevano aperto da poco e di certo non era affermata come quella gemella a New York, ma non me ne curai. Volevo andarmene da questa città che mi aveva infranto il cuore.

<< Capito >> mormorò scrivendo con la penna su un block notes. << Non c'è nessun problema, chiamerò i dirigenti dell'altro ufficio >>

Sorrise riconoscente << Grazie Patricia >>

<< Vorrei poter ammazzare quello stronzo! >> sbottò all'improvviso. << Se non fosse per lui non saresti costretta ad andare via >>

La guardai sorpresa. Non ero stupita perché avesse saputo di Matt, il mondo della moda era davvero pettegolo, ma ero stupita per il fatto che fosse così arrabbiata.

Le presi le mani e le sorrisi gentile << Grazie per quello che dici, sei stata con me un ottima amica e manager ma credo che sia meglio così >>

Lei annuì poco convinta.

<< Ascolta potrai trovare tu un'altra modella che sostituisca il mio posto nell'appartamento? >>

Annuì nuovamente << Certo sistemerò tutto, non ti preoccupare Elise. Ti chiamerò non appena mi concordo con gli altri dirigenti così sai quando inizi >>

<< Grazie >>

<< Posso farti una domanda? >> chiese affinando lo sguardo.

The price of being young spin offDove le storie prendono vita. Scoprilo ora