Capitolo 9

683 35 5
                                    

7 Luglio 2015

Da quando ero partita ero rimasta qualche giorno dai miei. Gli avevo fatto promettere di non dire nulla a Shyla con la scusa di volerle fare una sorpresa, in realtà aspettavo il momento buono per agire e trasferirmi da lei. Mia madre e mio padre furono alquanto scossi la sera in cui bussai alla loro porta.

<< Elise ! >> esclamò mia madre portandosi una mano sulla collana di perle, un gesto che faceva sempre quando era nervosa. << Cosa ci fai qui tesoro?! >>

Sorrisi << Mi fai entrare? >>

<< Certo ! >> esclamò balbettando.

Quando entrai notai il suo sguardo perplesso in direzione delle mie valigie.

<< Cara, chi è? >> chiese mio padre entrando nell'atrio.

I suoi occhi verdi sgranarono quando mi videro << Elise! Come mai qui? >>

Misi il broncio << Vi ringrazio per questa calorosa accoglienza >>

Ridacchiarono e mia madre mi accarezzò la spalla << Siamo solo sorpresi di vederti >>

<< Mi mancavate >> dissi assumendo un'aria persa come quando avevo sei anni.

Si scambiarono tra di loro un rapido sguardo prima di riguardarmi

<< Oh bambina mia >> borbottò papà abbracciandomi.

Il giorno dopo al mio "rientro" capirono che c'era qualcosa che non andava. Gli rivelai che mi mancava San Francisco e la mia famiglia, così avevo deciso di lavorare per l'azienda che si trovava qui. Omisi il fatto di Matt e che avrei ricevuto meno incarichi qui e quella semi-verità li rese molto contenti. Fino a che da un giorno erano diventati tre e allora iniziarono a sospettare il fatto che non dicevo nulla a Shyla. Promettendogli che l'avrei chiamata volli fare qualcosa che fino a qualche giorno fa mi era impensabile. Andai dal parrucchiere e mi feci tagliare i lunghi capelli che mi sfioravano quasi il sedere. Matt amava i miei capelli e ogni volta gli piaceva giocarci con le dita. Tagliarli equivaleva a dire addio anche alla parte di me dipendente nel soddisfare ogni capriccio dell'uomo che amavo. Il parrucchiere mi fece un caschetto sfilzato che mi diede un aspetto molto sbarazzino. Ora ero una nuova Elise, pronta a ricominciare. Sorrisi beata quando l'aria calda soffiò sul mio collo ormai scoperto.

Per ringraziare le premure dei miei genitori dopo il parrucchiere andai in una profumeria per trovargli qualcosa da regalare. Per mia madre si andava sul sicuro, comprando dei trucchi o delle creme anti rughe, il problema invece era mio padre. Stavo nel reparto profumi da uomo da pochi minuti e già mi ero stufata, delle commesse non mi fidavo, avevano l'obbiettivo di farti spendere più soldi e basta. Accanto a me c'erano altre persone a guardare i prodotti e mi venne in mente l'idea di guardare cosa loro compravano e prenderlo poi a mia volta per mio padre. Sbirciando per terra incontrai delle all-star rosse e sicuramente l'uomo avrebbe preso un profumo non adatto per l'età di mio padre. Girai la testa e il mio sguardo incontrò delle scarpe italiane in pelle con dei pantaloni eleganti grigi. Sorrisi ecco un uomo d'affari che avrebbe avuto lo stesso gusto del mio papà. Alzai lo sguardo rimanendo a bocca aperta per la persona che avevo difronte. I capelli castani pettinati con cura e gli occhi blu profondi erano inconfondibili.

<< Nick ! >> esclamai.

Dapprima sussultò come se fosse spaventato ma poi quando mi vide sorrise allegro << Elise ! non ci credo ! >> disse venendomi incontro per abbracciarmi.

Ridacchiai << Come stai? >> chiesi quando ci lasciammo.

<< Bene! E tu? >>

The price of being young spin offDove le storie prendono vita. Scoprilo ora