Capitolo 3

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Quando mi svegliai dal letto mi maledì.

MA COSA CAZZO MI ERA VENUTO IN MENTE DI FARE?!

Incominciai a darmi dei cazzotti in testa <<Cogliona! Cogliona! Cogliona! >>

Tate era lì bellissimo e seducente e io cosa avevo fatto?! L'avevo rifiutato?! A quest'ora invece di ritrovarmi in questo stupido letto da sola, mi sarei svegliata con il suo profumo addosso e una notte di puro e selvaggio sesso alle spalle. Piagnucolai un verso che era incomprensibile persino alle mie stesse orecchie. Sospirai. Il danno ormai era stato fatto e dovevo farmene una ragione.

"Non avere paura ... lasciati andare"

<< AAAAAH CRETINAAAAAAAAA >> Urlai.

Feci un nuovo respiro guardando il soffitto bianco della camera << Va tutto bene, ho fatto bene! Cosa vuoi essere per Tate una zoccoletta o una fidanzata? >> Chiusi gli occhi << Fidanzata! >> risposi alla mia stessa domanda.

Con il cuore leggermente risollevato mi alzai dal letto per andare a fare colazione. Andai per farmi un cappuccino e non mi stupì di trovare casa vuota ma quando il mio sguardo scivolò sull'orologio appeso trasalì. Cazzo! L'aereo! Avevo mezz'ora per prepararmi e andare all'aeroporto. Chiamai un taxi e mentre aspettavo che arrivasse mi vestì in fretta e furia. Mia madre mi avrebbe sicuramente criticato per il look ma per fortuna c'era anche mio padre. Diciotto minuti dopo arrivò il taxi e io, sempre correndo, mi ci infilai dentro, intimandogli di andare il più velocemente possibile. Non seppi come feci ma riuscì pelo, pelo a prendere l'aereo. Da mettere tra le mie note personali: Mai fare tardi la sera se il giorno dopo bisogna prendere un aereo!

Durante le mie quasi e più quattro ore di volo le passai con cuffiette all'orecchie ed a dormire placidamente, sbavando per giunta. A mezzogiorno meno dieci arrivai a Washington e subito il mio cellulare trillò.

Sospirai << Mamma >>

<< Lucy!!!! Dove sei?! Non ti vedo!! >>

Alzai gli occhi al cielo << Mamma sono appena atterrata >>

<< D'accordo! Io e tuo padre ti aspettiamo al parcheggio dell'aeroporto >>

<< Ok va bene >> dissi prima di attaccare.

Era ufficiale sarei morta. Quando il cellulare trillò nuovamente ero sicura che avrei ucciso mia madre, ma quando i miei occhi si posarono sullo schermo rimasi sgomenta e del tutto spiazzata.

Devo ammetterlo ... mi hai stupito

Guardai e riguardai il messaggio di Tate quasi da farmi impazzire. Sapevo che era lui, perché tempo addietro lo avevo chiesto a Kaila ed ero sicura che lo aveva fatto anche lui per me.  Mi morsi nervosamente le labbra, pensando ad una risposta intelligente. "Devo ammetterlo ... mi hai stupito"

Si!! Sono una grande!!!!

Feci un respiro e dopo averci pensato e ripensato digitai la risposta. Non sapevo se la tecnica della finta tonta funzionasse con lui ma tentare non nuoceva.

Stupito ... ne sono contenta ma posso sapere a cosa ti riferisci? 

<< Dai, dai visualizza ... >> borbottai

<< LUCY!! >> gridò la mia genitrice con quella voce nasale.

Guardai nuovamente il cellulare, ma niente non visualizzava.

Che palle!

<< LUCY!! >> strillò nuovamente come pazza.

Sbuffai e feci il più falso sorriso che riuscivo a fare. Mia madre con completo Valentino rosso ciliegia si avvicinò a me con passo degno della Regina Elisabetta. Senza neanche salutarmi mi scrutò storcendo il naso.

The price of being young spin offDove le storie prendono vita. Scoprilo ora