Al mattino seguente Velcan procedette con la routine e iniziò a socializzare, durante la colazione, con altri maghi della scuola. Devis continuava a fissarlo con aria di sfida quindi Velcan decise di andare a parlargli.
-Hei... come stai?- chiese Velcan esitando.
-Che vuoi, torna dai tuoi amichetti, ho visto che stai iniziando a farti nuovi amici, scommetto che loro hanno già sviluppato la magia come te al primo colpo.- rispose bruscamente Devis.
-Smettila di farmene una colpa. Ci riuscirai anche tu e sicuramente ne sarai più capace di me nel gestirla ma davvero, smettila di trattarmi così.- rispose Velcan seccato.
-Se no? Mi dai fuoco?- ribatté Devis alzandosi da tavola con aria di sfida.
-Bah ci rinuncio.- disse Velcan prima di voltarsi e tornare al proprio posto.
-Ancora non ci credo, hai sviluppato la prima magia e scappi.- disse Devis per punzecchiarlo.
Velcan non si voltò, proseguì fingendo di non aver sentito la provocazione.
"Davvero non capisco perché ce l'abbia con me." pensò tra se e se.Tornò dai ragazzi con cui stava condividendo l'esperienza della prima magia. Conobbe Alex, un giovane ragazzo con una cicatrice sul volto. Alex descrisse che improvvisamente credette di aver inserito la matita in una sfera violacea, in seguito un insegnante gli spiegò che non aveva inserito la matita in una sfera, ma che riusciva a vedere la sfera magica della matita, poiché le matite erano incantate: la magia delle matite doveva facilitare la fuoriuscita della magia dei maghi.
Quindi fu detto ad Alex che era un mago sensitivo e che riusciva a percepire la magia con il resto dei sensi.
Mark, un ragazzo a cui piaceva tenere i capelli lunghi e legati, raccontò di aver spostato la matita ed, in seguito, fatta levitare, con il vento.
Kyoko stette in disparte, ascoltò ma non si unì al discorso.
-Tutto bene?- chiese Velcan dopo aver notato che l'amica non era partecipe ai racconti ed alle reazioni dei conoscenti.
-Si tranquillo.- rispose freddamente l'amica intenta a chiudere il discorso.
-Sicura? Ti vedo distaccata.- insistette Velcan.
-Quindi che problema c'è?- aggiunse quasi seccata Kyoko.
-Nulla... lascia perdere.- concluse Velcan capendo che fosse meglio chiudere il discorso.Finito il tempo della colazione Velcan si recò nella propria aula tramite la parola d'ordine a lui assegnata, bastò pensarla e l'albero trasportò il mago nell'aula dedicata alla sua classe: il fuoco.
Arrivato in aula si sedette in uno dei banchi liberi, la stanza era rotonda, vi erano 33 banchi attorno ad un palco centrale e sopra ogni banco vi era una piccola pila di fogli con una matita affianco.
In pochi minuti entrarono 21 tra ragazzi e ragazze che presero posto ai tavoli.-Buon giorno, io sono Fyured Balstar. E sarò il vostro insegnante di magia.- disse il professore osservando gli alunni uno ad uno.
-Dunque, prima di iniziare la lezione vorrei che vi avvicinaste al palco e vi disponeste in una fila indiana poiché è ora di modificare la vostra divisa.- aggiunse con con cordialità.
La classe ubbidì senza fiatare. Si disposero in fila indiana e, mano a mano che si ponevano di fronte all'insegnante, egli appoggiò sulla divisa il ciondolo che estratte dalla tasca destra.
La divisa si illuminò di una luce rossastra e si trasformò: divenne di color rosso con venature auree ed in aggiunta aveva uno spolverino che al fondo era segmentato come lingue di fuoco.
Velcan ne rimase impressionato e compiaciuto del nuovo look.
Gli studenti tornarono ai propri posti e l'insegnante ripose il ciondolo in tasca.
-Bene, ora che abbiamo aggiornato la vostra divisa possiamo procedere con la lezione. Siete stati mandati a me poiché io sono uno specialista del fuoco e voi avete emesso come prima magia le fiamme. Quindi vi insegnerò a comprendere meglio la magia del fuoco e le emozioni che vi genera.- disse il professore ai studenti cercando il contatto visivo con più alunni possibili.
-Vi avviso, mantenete sempre il controllo di voi stessi, la "follia magica" potrebbe manifestarsi in qualunque momento e dipende solo ed esclusivamente da voi. Ricordate che ogni successo in realtà è è minimo. Siete all'inizio e non dovete lasciarvi controllare dal vostro ego.- aggiunse Fyured con tono serio e preoccupato.
Uno studente alzò la mano per esporre una domanda.
Il professore con un cenno di mano concedette la parola al giovane mago che chiese: - Professore, cos'è la follia magica?-.
-Dunque, la magia, è parte di voi, ma imparerete che ha una sua personalità, ed ha le sue esigenze. I maghi che perdono il controllo di loro stessi, poiché sopraffatti dalle esigenze della magia e sopratutto dal loro ego, rischiano di perdere la ragione e, quindi, essere preda della loro magia. Nei casi più gravi la magia riesce a prendere il dominio del corpo stesso tramutando il mago in una creatura magica, quindi non vi è via di ritorno.- esplicò il professore.
-Quindi se perdiamo il controllo della nostra magia, essa può anche uccidere la nostra parte umana e trasformarci in creature magiche!- esclamò allarmato il giovane.
-Esatto, in casi rari la magia non solo arriva a controllare la mente, ma anche il corpo dei maghi.- ribatté l'insegnante affinché il messaggio arrivi forte e chiaro a tutti i ragazzi.
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Illiloyd, l'ascesa del fuoco.
FantasyIn un mondo chiamato "Illiloyd" i maghi scoprono la propria magia la notte del 15 marzo quando compiono i 14 anni. Proprio come sta per accadere al giovane Velcan, il quale imparerà a confrontarsi con il proprio potere in questo sorprendente ed affa...