Si fece sera e Velcan voleva solo andare a riposare mentre Kyoko si mostrava preoccupata dalle continue problematiche in cui Velcan si cacciava.
Ma il giovane non riusciva a prendere sonno, si continuava a girare nel letto iniziando a sudare. La morte di Fiana l'aveva sconvolto sopratutto perché per la prima volta si era sentito in pericolo di vita.
Con fatica quasi all'una di notte riuscì a prendere sonno.
Sognava lo scontro, rivedeva nella sua mente gli occhi glaciali della volpe che lo assaliva e l'oscurità del dolore di Devis trasmessa alla propria magia.
Il sogno lentamente si tramutava in incubo quando improvvisamente udì -Sveglia!-.
Velcan aprì gli occhi e si sollevò bruscamente. Il cuore batteva all'impazzata ed era completamente sudato. Andò in bagno a lavarsi e crollò in lacrime piangendo alla memoria della morte della volpe.
"Non mi ha dato scelta", "Non doveva finire così" si ripeteva mentre sfogava il proprio tormento.
-Hai ragione, non ti diedi scelta.- disse una voce femminile soave e dolce.
-Ma che?? Chi c'é?- domandò Velcan creando una sfera di fuoco nella mano destra mentre controllava la stanza a passo lento.
-Non spaventarti, sono io Fiana.- rispose con tono dolce ed echeggiante all'appello, materializzandosi di fronte al ragazzo.
-Oh... beh... buona sera...- disse esitante Velcan osservando lo spettro di Fiana.
Il fantasma era azzurro come il manto quando la creatura era in vita, solo la testa si riusciva a vedere bene mentre il resto del corpo era una cosa senza gambe: ad ogni movimento della testa rimaneva una scia che dopo pochi secondi si dissolveva in fumo ricordando la coda di una cometa.
Velcan tentò di toccarla ma essendo Fiana uno spettro la trapassò.
-Ti chiedo scusa, io non volevo ucciderti.- disse il giovane ritraendo la mano.
-Non preoccuparti, ti sei difeso, e scusami anche tu perché non volevo attaccarti ma ho solo sentito l'obbligo di farlo.- rispose lo spettro fluttuando leggera in torno al mago che rimase affascinato.
-Come l'obbligo?- chiese Velcan.
-Si l'obbligo, qualcuno me lo ha ordinato, ma gran parte dei miei ricordi sono andati persi.- rispose Fiana volteggiando attorno al giovane.
"Tutto questo non ha senso, chi è perché ha ordinato a Fiana di cercare di uccidermi, davvero Devis è capace di tanto? A questo punto non cerca più di intimidirmi ma di eliminarmi, ed è che scopo? Devo parlare con Devis." ragionò il ragazzo mantenendo la testa bassa.
-Suvvia, è ora che tu mi assorba.- disse con tono soave.
-Che io cosa?!- esclamò Velcan fissando lo spettro.
-Davvero non hai ancora studiato gli spettri? Mi hai tolto la vita, e la mia essenza magica ha originato me perche mi hai eliminato prima di sfinirmi. Sono circa il 70% della mia magia ma con il tuo attacco sorprendente hai fatto in modo che io morissi. Il resto dell'energia magica si è racchiuso in me ed ora ti appartengo. Assorbendo me otterrai parte dei miei poteri e delle mie capacità oltre ad una compagnia nella tua mente.- spiegò Fiana continuando a fluttuare come se giocasse con il ragazzo.
-E se io volessi donarti?- rispose Velcan.
-Beh prima devi imparare a controllarmi ed in seguito potrai indirizzarmi in un oggetto o in un altro mago tramite una pergamena rituale.- spiegò Fiana.
-Ok, non abbiamo ancora tenuto lezioni di incantamento ma sono pronto.- disse Velcan determinato e sorridendo.
-Lasciati andare alle mia voce... lascia che ci sia solo io nella tua testa. E più io parlo... più il tuo corpo si prepara ad un cambiamento. Solleva il capo e respira profondamente... man mano che continuo a parlare... la tua mente si libera ed il tuo corpo si rilassa. Immagina ora di aprire una porta nella tua fronte... porta in cui io entrerò per diventare parte di te. Continua a ripeterti queste parole finché non dirò altro.- ordinò Fiana lentamente affinché Velcan recepisca chiaramente le istruzioni.
Il ragazzo respirò profondamente eseguendo ogni direttiva e lentamente meditò rilassando corpo e mente. Fiana volteggiava in torno alla testa di Velcan aspettando pazientemente che il ragazzo fosse pronto.
-Bene! Mantieni gli occhi chiusi e... perdonami...- disse Fiana posizionandosi di fronte al capo sollevato di Velcan.
-Perdonarti per cosa? Cos...- non ebbe altro tempo di domandare che Fiana entrò nella testa del ragazzo azzittendolo e facendogli perdere i sensi.
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Illiloyd, l'ascesa del fuoco.
FantasyIn un mondo chiamato "Illiloyd" i maghi scoprono la propria magia la notte del 15 marzo quando compiono i 14 anni. Proprio come sta per accadere al giovane Velcan, il quale imparerà a confrontarsi con il proprio potere in questo sorprendente ed affa...