Legami

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Erano ormai passati 50 giorni da quando i ragazzi entrarono nell'accademia.
Gli allenamenti, studiati per far si che i novelli sviluppassero la magia, hanno dato i loro frutti quindi tutti gli alunni erano divisi per le proprie classi di magia.
Devis era fiero del proprio potere, scoprì che era in grado di utilizzare l'acqua, in particolar modo sotto forma di ghiaccio. Ma, il fatto che Velcan riusciva a utilizzare alcune tecniche basilari come un muro di fuoco oppure generare fino a tre sfere di fuoco grosse quanto il pugno e maneggiarle a proprio piacimento, gli aumentava la frustrazione poiché riusciva appena a creare una scheggia di ghiaccio grande quanto una penna. Ma era intento a sfruttare tutti gli insegnamenti per poter aumentare il proprio potere.
Finite le lezioni Velcan decise di dedicare più tempo agli allenamenti poiché l'attacco subito alla biblioteca gli fece capire che era meglio imparare a difendersi velocemente. Il suo aggressore, invece, venne completamente risanato nell'infermieria ed, in seguito, processato ed incarcerato come imposto dalle leggi.

Era una calda giornata di fine maggio e Velcan era libero quindi intento ad andare ad allenarsi. Giunto alla rientranza si chiese nella mente :" albero, è possibile portarmi nella sezione dove si allena Kyoko? Sala di allenamento". In un bagliore Velcan arrivò in uno dei corridoi delle sale di allenamento. La prima stanza e destra era occupata da due maghi sensitivi ed uno della terra che si esercitavano lanciandosi tecniche tra essi. La seconda stanza , invece, presentava dettagli a Velcan famigliari: due manichini erano trafitti da una lancia d'osso ciascuno ed erano lunghe circa un metro ognuna.
Decise di entrare a cercare l'amica ma giunto dentro non la vide.
-Kyoko ci sei?- chiese Velcan osservando la stanza.
Improvvisamente si sentì puntare alla schiena un oggetto appuntito nella zona dei reni. La pressione applicata nella zona fece rabbrividire Velcan che si fermò.
-Ti stavo cercando, dov'eri?- domandò il giovane.
-Guardi ma non osservi.- rispose Kyoko alle spalle del ragazzo riprendendo il proprio colore corporeo naturale.
-Wow sai diventare invisibile!- esclamò Velcan.
-No stupido, so mimetizzarmi se rimango immobile.- rispose Kyoko sorridendo sicura di se.
-Volevo chiederti se ti va di allenarci assieme.- chiese timidamente Velcan mostrando evidente imbarazzo.
-Perché io e perché ora? Sono mica una ruota di scorta?- domandò bruscamente Kyoko.
-No no anzi, è la prima volta che chiedo a qualcuno di allenarsi con me.- rispose lentamente cercando di dosare le parole per calmare la maga.
- E quindi? Perché proprio a me devi chiederlo?- rispose con aria scocciata Kyoko.
-Perché... voglio imparare assieme a te.- aggiunse Velcan con ancor più esitazione.
-No grazie, non reggeresti i miei ritmi e mi rallenteresti.- rispose freddamente la maga.
Velcan stette pochi istanti a pensare e capi che insistere non serviva quindi decise di voltarsi ed andare in un altra stanza.
Era solo e chiese 20 manichini attorno a se, l'albero lo accontentò in pochi istanti quindi Velcan inizio a lanciare piccole sfere immaginando bersagli multipli.
-Guarda guarda chi c'è, ti alleni contro ben 20 manichini, come se tu potessi abbattere lo stesso numero di nemici.- disse Devis battendo le mani mentre scendeva le scale accompagnato da due ragazzi.
-Ciao Dev, nulla di simile, sto solo facendo pratica.- disse Velcan osservando i tre maghi attentamente.
-Fai bene, allenati così non devi più venir salvato da una ragazza.- rispose ridendo Devis. Gli altri due maghi si limitavano a sorridere e passeggiare ma Velcan notò che a passo lento si disponevano in modo da circondario.
"E non hai idea di quanto quella maga metta i brividi." pensò sorridendo.
-Dunque è vero? Si dice che tu abbia sviluppato il potere del ghiaccio.- chiese Velcan osservando con la coda dell'occhio che i maghi erano a poco più di 2 metri da lui alle spalle.
-Non cambiare argomento, sei un debole come immaginavo, stai mantenendo una finta aria di controllo ma lo vedo, te la fai sotto. Fai il bravo e inginocchiati.- chiese con tono imperativo Devis mentre generò nella mano destra una spada di ghiaccio.
-Non ti immaginavo tanto arrogante, sei già pazzo?- domandò Velcan generando una sfera di fuoco grande quanto un anguria in ogni mano. Si concentrò molto affinché possano illuminarsi cercando di intimidire gli avversari.
-Quello pazzo sei tu se non ti sottometti ora! - urlò Devis puntando la spada contro il volto di Velcan.
Il giovane mago non rispose, chiuse gli occhi ed iniziò a meditare per accrescere il proprio potere. Cercava di ricordare rapidamente la sensazione della sostanza al centro del busto che veniva direzionata verso le braccia.
Devis non capì la reazione del ragazzo.
-Feren, Ben, addosso!- esclamò Devis avanzando a spada sollevata.
Appena sentì l'ordine Velcan aprì gli occhi, fece esplodere le due sfere di fuoco in piccoli frammenti ed iniziò a farli roteare rapidamente attorno a se, talmente veloce che quasi sembrava esser diventata un unica bolla compatta.
I tre maghi interruppero l'assalto e della bolla partì una lancia di fuoco contro i piedi di Devis facendo saltare all'indietro il mago.
-Non voglio farti del male.- disse calmo Velcan mentre spense la lancia.
-Il punto è che non puoi!- esclamò Devis ricominciando l'attacco.
I tre maghi decisero di provare un attacco e distanza ognuno, Devis lanciò la spada frantumandola a metà strada in piccole schegge , Ben alla destra delle spalle di Velcan scagliò una lancia di roccia e Feren un turbine di foglie taglienti come rasoi.
Velcan tentò una contro offensiva con una sfera di fuoco ad ogni attacco ma, dovendo suddividere il potere magico in 3 attacchi, non fermò gli attacchi che danneggiarlo la sfere protettiva.
Si riusciva a vedere chiaramente il corpo di Velcan al centro della sfera dal diametro di 2 metri ma Velcan non smise di far roteare le piccole sfere attorno a lui.
"La miglior difesa è l'attacco." Pensò nella propria mente decidendo di contr'attaccare. L'adrenalina gli pervase il corpo al punto che non riusciva a non sentire la gamba destra tremare mentre manteneva saldo lo sguardo su Devis.
Velcan iniziò a caricare contro Feren ma gli altri due maghi erano intenti a fermarlo, Devis creò una lancia di ghiaccio intento a lanciarla contro l'avversario e Ben creò una sfera di rocce appuntite con lo stesso obbiettivo del compagno. Velcan aveva previsto una contro offensiva e con la mano sinistra fece uno scatto contro Devis, di conseguenza le sfere di fuoco, che gli facevano da scudo, vennero scagliate contro di esso ed intanto, nella mano destra, iniziò a generare altre 3 sfere che faceva roteare attorno al proprio busto come fossero satelliti.
Velcan era giunto ad un passo da Feren che non ebbe tempo di creare una contro offensiva quindi alzò un piccolo muro di rovi durante l'assalto. Il mago di fuoco saltò e Ben vide l'opportunità di lanciare la sua roccia. Devis venne costretto ad utilizzare la lancia come materia prima, quindi frantumo a terra la lancia e direzionò le schegge verso il proprio braccio destro affinché si compattassero in uno scudo. L'attacco di Velcan ruppe la difesa di Devis causandogli una lieve ustione alla mano, con due sfere di fuoco deviò la roccia contundente di Ben e con l'ultima sfondò il gracile muro di Feren non notando una seconda controffensiva del mago: una trappola di rampicanti che lo immobilizzò all'atterraggio.
-Pagherai per questo!- urlò Devis furioso per la scottature lieve.
Velcan tentò di liberarsi dai rampicanti ma Feren gli diede un pugno allo stomaco per indebolirlo.
-Ora ti inginocchierai a forza!- minacciò furibondo Devis.
-Se lo tocchi probabilmente dovrai imparare l'alterazione fisica per farti ricrescere la mano che ti sto per infilare dove dico io!- minacciò Kyoko lanciandosi dal soffitto sopra di Devis con in mano due pugnali d'ossa.
La maga atterrò dietro all'avversario tenendo saldi i pugnali appoggiati al collo del ragazzo.
Devis si paralizzò alla vista della rapidità della maga e sollevò la mani in segno di resa.
-Perché ti intrometti? Non hai niente di meglio da fare?- domandò ancora presuntuoso Devis.
-Non sei nella condizione di porre domande. Ora và pure, sono certa che avrai di meglio da fare: tipo creare qualche granita elemosinando cendir.- disse tranquilla Kyoko iniziando ad aumentare la pressione sulla pelle del bersaglio.
-Non finisce qui fiammifero!- minacciò Devis prima di voltarsi ed iniziare ad andare via mentre Feren e Ben lo seguirono a passo veloce.
-Grazie, ti devo due favori.- disse Velcan mentre appoggiava la mano alla zona colpita dal pugno di Feren.
-Vai in infermieria... fiammifero, intanto ho già pensato a come farti sdebitare.- disse Kyoko sorridente per il soprannome attribuito a Velcan.
-Ti allenerai con me, ho bisogno di imparare a schivare più attacchi contemporaneamente e pare che riesci a generarli.- aggiunse prima di voltarsi intenta a tornare nella propria sala di allenamento.
Velcan andò in infermieria e si fece applicare una pomata per far risanare la zona lesa.

Intanto Devis andò al villaggio Pied'Alberi situato 2 km e Sud dell'albero. Lavorava presso una famiglia facoltosa che si circondava di animali magici e se ne prendeva cura. Devis dava una mano ai custodi degli animali affinché le creature magiche non si facciano mancare di alcuna esigenza.
Giunto alla dimora andò dritto sul posto di lavoro, un piccolo bosco ben curato sul retro.
-Fiana? Fiana dove sei?- domandò Devis osservando ciò che lo circondava.
Notò la coda della creatura sbucare da dietro un cepuglio quindi andò e lei.
-Ciao stupenda, come stai.- chiese mentre iniziò lentamente a coccolarla.
Fiana era una volpe tricoda color azzurro intenso con il ventre bianco argento e gli occhi,a loro volta, azzurri. Adorava la compagnia di Devis e si lasciava coccolare solo più da esso e non più dagli altri custodi. La creatura notò la mano del ragazzo ed iniziò a leccarla in dando conforto al giovane.
-Pare che Fiana abbia un nuovo padroncino.- disse una voce maschile alle spalle del ragazzo.
Devis si voltò di scatto spaventato poiché distratto.
-Oh, buon giorno Signore, non l'ho sentito arrivare.- disse mantenendo il capo chinato in segno di rispetto.
-Oh suvvia, solleva il capo, cos'hai fatto alla mano?- domandò l'uomo sollevandogli il volto con la mano destra.
-Niente, battibecchi a scuola.- rispose timido Devis.
-Vieni, ti farò medicare in casa.- rispose l'uomo con tonalità vocale rassicurante ma autoritaria.
Devis lo seguì come a sua volta Fiana stava seguendo il ragazzo ed entrarono nella dimora. Un immensa villa color bianco che risplendeva se illuminata dal sole. Era posta al centro dei una grande prateria fiorita con un laghetto situato 15 metri a sinistra della villa. Il proprietario era vestito elegante in giacca e cravatta, aveva capelli lunghi lisci e neri che in genere legava per tenerli ordinati, occhi color verde, alto 1,83m e portava al polso un bracciale d'oro bianco con una gemma pentagonale azzurra.
-Grazie per l'aiuto Signore.- disse Devis dopo aver ricevuto assistenza da un maggiordomo della tenuta.
-Non c'è di che, hai spesso battibecchi che lasciano così il segno?- domandò il proprietario della tenuta.
-È la prima volta che lascia il segno. Vede c'è un ragazzo che quando lo conobbi sembrava un tipo apposto, invece ho capito, con i suoi modi di fare, che era solo un presuntuoso. Ma alla prima lezione di magia lui subito sviluppò il potere che sarebbe piaciuto a me mentre io dovetti aspettare 31 giorni prima di avere come potere quello dell'acqua e del ghiaccio. Insomma uno come lui che vale 0 ma, rispetto a me, può incendiare foreste mentre al massimo io posso annaffiare le piante o fare una granita.- esplico Devis sfogandosi mantenendo la testa bassa.
-Sai perché ti fu chiesto di venire a lavorare per me senza altre alternative?- domandò l'uomo sorridendo.
Devis scrollò la testa in segno di negazione.
-Perché tu sei la copia di tuo bis nonno, mio carissimo amico e mentore di vita.- disse il proprietario scaturendo una reazione di enorme stupore in Devis.
-Credi che siano favole le gesta che leggi in quel libro? È il suo diario.- aggiunse indicando il libro dalla copertina azzurra tenuto nella tasca sinistra della divisa di Devis :azzurra con venature auree.
-Quindi chi è lei ?- domandò ancora impressionato delle informazioni acquisite.
L'uomo, dopo essersi presentato, spiegò al giovane che avrebbe insegnato al ragazzo tutto ciò che ha appreso dal bisnonno e le tecniche che imparerà lo renderanno sicuramente uno studente brillante.

Intanto Velcan andò in biblioteca a cercare altre informazioni sulla collana di Grey ma le ricerche ancora non portarono risultati, solo la descrizione di alcune tecniche erano la ricompensa per lo studio. Tecniche che tentava di mettere in atto nella sala allenamenti assieme a Kyoko.

La piccola maga ormai si era abituata alla compagnia del mago decidendo che poteva iniziare a fidarsi dato che gli allenamenti la stavano aiutando a migliorare sempre più velocemente.

Illiloyd, l'ascesa del fuoco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora