Accademia Aeris

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Partirono alle 11:30 in una fresca mattinata a nuvole alterne. Velcan era in carrozza con Kyoko ed un altro compagno di viaggio. Il giovane mago notò uno strano arrossamento su una guancia di Kyoko ma ogni volta che osservava la giovane maga, lei ricambiava con uno rapido sguardo indifferente forzando Velcan a guardare altrove fingendo indifferenza mentre lei ritornava a fissare il finestrino non curante della compagnia.

-Tu devi essere Velcan giusto?- disse il giovane compagno di viaggio dopo aver chiuso un libro dalla copertina azzurra ed averlo riposto nello zaino.
-Esatto.- rispose cordialmente con un sorriso Velcan.
-Piacere, io sono Devis Olivion.-rispose ricambiando il sorriso del giovane mago.
-Tu invece come ti chiami?Non credo di averti mai vista in giro.- proseguì Devis rivolgendosi alla vicina.
-Kyoko.- rispose freddamente la ragazza continuando a guardare fuori.
-Bel nome, ma davvero, non riesco a ricordarti, ti sei trasferita da poco al villaggio?-continuò il giovane cercando di instaurare un dialogo con i compagni.
Kyoko non rispose, si limitò ad emettere un respiro profondo e continuò a fissare il finestrino.       Velcan notò che la maga serrò la mascella osservandole gli zigomi.
-Credo sia meglio lasciarla tranquilla, non ne sono certo ma credo abbia discusso poco prima della partenza.- disse Velcan con tono insicuro.
-Sentite voi due, sono Kyoko, figlia di due non maghi, che ha invece sviluppato la magia a differenza loro; sono sempre stata educata a vivere sola ed a contare su di me stessa perché la mia famiglia ha sempre dovuto fare tutto con più fatica rispetto ai vostri genitori e mi hanno sempre insegnato che non sarò mai nulla di speciale. Ho intenzione di diventare la migliore e sicuramente ci riuscirò da sola, quindi fate le vostre chiacchiere di salotto senza coinvolgermi, e tu Velcan piantala di fissarmi!.- scoppiò la maga gesticolando e mantenendo sguardi gelidi negli occhi dei maghi mano a mano che proseguiva nella ramanzina.
I due maghi rimasero impietriti dalla sfuriata che li travolse e mantenerono il silenzio per parecchi minuti.

D'un tratto la carrozza si fermò ed il cocchiere scese.
-Siamo arrivati?.- chiese Devis dopo aver aperto il finestrino.
-No, siamo appena passati dal campo anti-magia quindi ora possiamo accelerare il passo.-rispose il cocchiere accarezzando i cavalli.
-Zona anti-magia?- domandò curioso Velcan.
-Si, la "valle dei tigli" è protetta da un antica magia generata da un artefatto nascosto. Fu creato durante la guerra, si dice che un mago di nome Tiberitus, stanco dello spargimento di sangue dovuto alle guerre,incanalò tutto il proprio potere, tramite un rituale di sangue, in un amuleto. Venne aiutato e sostenuto dai maghi che lo seguivano e rinunciarono tutti ai propri poteri generando un enorme barriera magica che impedisce alle creature magiche di entrarci ed, ovviamente,ai maghi di usare il proprio potere a meno che non usino delle tecniche innocue, che non possano nemmeno spezzare un ramoscello secco.-esplico il cocchiere mentre Velcan immaginava il racconto nella propria mente.
-E come acceleriamo il passo?- chiese Devis con tono adrenalinico.
-Semplice, rimuovo il blocco della magia ai cavalli.- rispose sorridendo l'uomo.
In seguito appoggiò la mano sulla fronte di un cavallo, avvicinò il volto al capo dell'equino cercando di allineare il proprio occhio a quello del suo.Quando il nero cavallo incrociò lo sguardo del cocchiere, la mano emanò una luce bluastra soffusa e gli occhi della bestia iniziarono a risplendere dello stesso colore. In seguito eseguì la stessa procedura con il secondo cavallo. Pochi istanti dopo dalla fronte dei cavalli emerse un corno argenteo ed il loro manto si colorò di stelle argentate che risplendevano grazie al contrasto con il nero intenso. Tutti i cocchieri eseguirono lo stesso rituale tramutando i cavalli in unicorni.
Kyoko rimase affascinata dall'immagine dei possenti unicorni alla guida delle carrozze. Ancora più maestosi e molto più eleganti.
-Mettetevi comodi, ci vorranno ancora altre due ore di marcia prima di raggiungere la vostra nuova casa.- aggiunse il cocchiere prima di risalire al posto di guida.
Quando il cocchiere diede il segnale ripresero la traiettoria ma la velocità era triplicata.
-Fortunatamente questo sentiero è abbastanza pulito, ma i sassi danno delle batoste al fondo-schiena.- asserì ridacchiando Devis.
-Vero, chissà come hanno fatto a trasformarli in unicorni.- rispose Velcan sognando ad occhi aperti rivivendo nella mente tutti i dettagli che riusciva a ricordare.
-Non li ha trasformati, li ha liberati. Secondo me tramite una magia ha sigillato il loro potere per permettere loro di passare la barriera. Ora li ha liberati.-rispose Kyoko continuando a guardare fuori dal finestrino.
-Come lo sai?- chiese curioso Velcan.
-Non lo so, ma è quello che avrei fatto io se avessi voluto introdurre una creatura magica dentro una zona anti-magia.- rispose freddamente la maga.
Alla fine lentamente i due maghi coinvolsero la giovane Kyoko in una conversazione dove quasi ogni frase cambiava il centro dell'argomento distraendoli così dal lungo viaggio fino a quando non si addormentarono. Ma alle 18:40 la carrozza si fermò un altra volta.

Illiloyd, l'ascesa del fuoco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora