Foglia verde

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Il piccolo scontro tra Devis e Velcan non passò inosservato.
Il mattino del giorno seguente Velcan trovò, ad aspettarlo fuori dalla porta, due uomini con la divisa ufficiale dell'accademia addosso.
-Velcan, sei convocato in presidenza. Seguici senza causare problemi.- disse l'uomo alla destra della porta.
-Cos'è successo?- domandò il ragazzo confuso.
-Ho detto seguici!- ribatté l'uomo.
Velcan fece un cenno con la testa -D'accordo.-
li seguì senza chiedere altro fino a giungere all'ufficio del preside Alirus.

Lo studio del preside non era di grandi dimensioni, all'interno in posizione centrale vi era la scrivania. Sulla destra una enorme teca piena di oggetti ed armi esposte  mentre, alla sinistra, vi era una libreria ricolma di libri e rotoli di pergamena.
Velcan entrò e vide che erano stati convocati sia Devis che Ben, Feren e Kyoko.
Il preside fece cenno con la mano che voleva essere lasciato solo con i ragazzi quindi gli accompagnatori uscirono dalla stanza.
-Siete stati convocati qui perché i custodi, abili maghi sensitivi, vi hanno visto utilizzare tecniche allo scopo di combattere. Lo negate?- disse Alirus con tono calmo.
-No signore.- risposero quasi in coro i ragazzi.
Velcan era ricolmo d'ansia, non si aspettava che lo scontro con Devis avesse generato conseguenze didattiche. Devis ribolliva della rabbia attribuendo, nei propri pensieri, la colpa a Velcan ed alle sue sfere di fuoco.
Lo stesso pensiero lo aveva anche Kyoko poiché definiva Velcan come un magnete di pericoli per quali lei è dovuta accorrere in sua difesa e, quindi, ciò l'aveva portata alla convocazione.
-Vi aspetta un pomeriggio intero di lavoro non retribuito al villaggio Foglia verde, è situato a circa 30 km da qui in direzione Sud. Dovrete aiutare le maestre della scuola d'infanzia nelle loro mansioni. È spero vi sia di aiuto per imparare ad andare d'accordo.- concluse il preside continuando ad osservare i ragazzi.
-Si signore.- risposero i giovani ancora una volta quasi in coro.
-Potete andare ma vi avverto, se dovesse ricapitare, la punizione non sarà più tanto leggera.- aggiunse il preside rimanendo seduto.
I giovani uscirono dall'ufficio ed andarono alle proprie lezioni.

Finita la pausa pranzo Velcan si preparò per andare a Foglia verde. Come uscì fuori dell'albero trovò ad aspettarlo Kyoko.
-Dai fiammifero andiamo.- disse Kyoko appena lo vide.
-Buon pomeriggio anche a te.- rispose Velcan sorridendo. Non si curava più di tanto del soprannome, gli piaceva che Kyoko scherzasse con lui.
I due maghi meditarono per qualche secondo facendo affluire potere magico nella gambe. In seguito iniziarono a correre a circa 25km/h con Kyoko che cercava di dileguarsi agilmente tra gli alberi.
Velcan riusciva a stare al passodi Kyoko e notava che la maga lo teneva d'occhio quindi si concentrò per tentare di superarla. La giovane maga comprese che il viaggio divenne una sfida e la situazione le piacque.
-Vuoi mica sperare di essere più veloce di me?- domandò la maga ridendo.
Velcan sfruttò un albero per darsi più spinta e rispose - Non ci spero, lo sono!- ridendo anch'egli.
-Attento a non inciampare.- rispose Kyoko indicando a terra con la mano sinistra.
-Impos...- cercò di rispondere ma cadette al suolo rotolando. Non si fece male, l'unica conseguenza fu una macchia sulla schiena ed un piccolo capogiro.
-Te l'ho detto, non hai visto la coda.- disse ridacchiando Kyoko.
Velcan di rialzò dandosi una spolverata mentre chiese - Quale coda?-.
-La mia.- rispose Kyoko mostrando una coda simile e quella di un serpente. Marrone con striature bianche in corrispondenza delle vertebre.
Velcan spalancò gli occhi incredulo - Posso toccarla?- chiese avvicinando le mani.
-Stai bravo!- rispose la maga frustando lievemente la mano sinistra di Velcan con la punta della coda.
-Ahi!- esclamò il ragazzo strofinando la parte colpita con l'altra mano.
-Da quando riesci a farlo?- domandò curioso Velcan.
-Da quando ho iniziato ad allenarmi sulla mia agilità, è come se la mia magia avesse iniziato a soddisfare le mie esigenze.- rispose la maga.
-E con questa coda riesco ad essere molto più agile.- aggiunse orgogliosa dei propri risultati.
Kyoko fece rientrare la coda riprendendo la forma umana quindi Velcan osservò la divisa che la maga indossava : maglietta e pantaloncini scuri con venature bianche ed un mantello con le stesse caratteristiche e, infine, Velcan osservò che la maga era scalza ma non se ne preoccupò.
-Abbiamo corso parecchio, dovremmo essere a pochi minuti dal villaggio.- disse Velcan osservando ciò che lo circondava per riprendere l'orientamento.
-Secondo te in che direzione dobbiamo andare?- chiese il giovane voltandosi per parlare con Kyoko.
-Sud, sud-est! Ci siamo allontanati molto dal sentiero.- rispose la maga della cima di un albero.
Dopo aver dato le istruzioni Kyoko scese dall'albero in un salto. I giovani ripresero il viaggio arrivando a Foglia verde quindi chiesero informazione ai paesani per raggiungere la scuola.
Arrivati sul luogo del lavoro Velcan e Kyoko videro Devis con i suoi compagni che entrarono dentro l'edificio.
Non era molto grande ma abbastanza da soddisfare la demografia locale che contava 1200 abitanti. Arrivati al cancello li accolse una donna alta 1.70 m con occhi castani come i capelli.
-Piacere sono Camilla. Voi due siete assegnati alla classe C. La troverete al fondo del corridoio.- esplicò la donna indicando il corridoio.
I ragazzi eseguirono con pazienza ogni istruzione impartita delle maestre e Velcan finì con il divertirsi. I bambini erano entusiasti della compagnia dei ragazzi, persino Devis riuscì a godersi il pomeriggio.

Si fecero le 16:30 e, per i ragazzi, era giunta l'ora del rientro quindi salutarono i bambini.
-Dev. Sarebbe l'ora di smetterla non pensi?- chiese Ben a Devis appoggiandogli una mano sulla spalla.
-Smetterla? Hai idea di quanto mi abbia rallentato con i miei allenamenti?- rispose bruscamente Devis.
-Se non ci fossero testimoni finirei ciò che iniziai ieri!- minacciò Devis con tono provocatorio fissando Velcan.
-Smettila, che ti piaccia o meno ora da solo non riesci a battermi.- rispose Velcan senza esitazione.
-Sei fortunato che i duelli sono permessi solo dal secondo anno in avanti.- aggiunse Devis.
Kyoko prese Velcan per il braccio destro dicendo -Andiamocene.- Quindi iniziarono a passeggiare mentre Devis Feren e Ben si incamminarono verso l'accademia.
Velcan esplorò il villaggio con Kyoko e decisero di entrare in un negozio di artefatti.
-Buona sera.- disse Velcan entrando a passo lento.
-Sera giovane, cosa ti porta da me.- disse l'uomo seduto dietro ad una scrivania sul fondo della stanza.
Il negozio era piccolo, aveva merci esposte su dei tavoli e mensole, principalmente armi.
-Io e la mia amica diamo un occhiata- rispose iniziando a curiosare.
Ogni oggetto aveva attaccato, tramite un laccio, un cartoncino con la descrizione degli effetti magici.
-Io sono un mago che usa il fuoco ma vedo che questa spada genera raffiche di vento, potrei utilizzarla?- chiese Velcan al proprietario del negozio.
-Certo che no, solo gli imcamtamenti di alterazione della magia sono compatibili con ogni classe ma sono estremamente rari! Per te che usi il fuoco, ho questo pugnale che esplode fiamme appena la punta infilza qualunque oggetto.- rispose il commerciante mostrando un pugnale con la lama di 30cm.
-Con poco potere magico è utilizzabile ripetutamente!- aggiunse l'uomo cercando di concludere l'affare.
-In che senso aggiungendo potere magico?- chiese Velcan incuriosito.
-Guarda, vedi quella pergamena?- chiese il commerciante andando a prenderla prima di aggiungere - è importata da un esploratore locale, l'ho pagata 15'000 cendir poiché è  molto antica. Essa contiene una tecnica per alimentare gli artefatti affinché il loro potere aumenti o si rigeneri più velocemente.-
L'informazione scosse Velcan, era consapevole di aver maturato appena 10'000 cendir poiché gran parte del tempo libero lo passò in biblioteca o in sala allenamenti ma desiderava ardentemente quella tecnica.
-L'ha pagata parecchio, sicuro di non essere stato truffato?- chiese Kyoko mentre osservava altri artefatti.
-Io e mia moglie siamo sensitivi, è impossibile ingannarci sulle magie inserite nei artefatti o pergamene come queste.- rispose determinato il commerciante.
-A quanto la vende?- chiese Velcan continuando a fissare la pergamena.
-32'000 cendir.- rispose l'uomo generando una reazione demoralizzamte in Velcan.
-Non ci arrivo.- rispose il ragazzo sottovoce.
-Anche 30'000 va bene.- tentò di contrattare l'uomo.
-No signore, ne ho 10'000.- rispose Velcan.
Kyoko rimase ad osservare la situazione in silenzio ma appoggiò una mano sulla spalla di Velcan in segno di sostegno.
I giovani salutarono ed uscirono per poi riavviarsi all'Accademia.
Il viaggio fu breve e senza imprevisti e Velcan era determinato a comprare quella pergamena quindi spedì una lettera al costruttore dando molta più disponibilità per guadagnare più cendir.
Intanto a Foglia verde.
"Sarebbe un peccato se questa pergamena cadesse nelle mani sbagliate, spero Velcan la vanga a cercare presto." Pensò un mago tra se e se mentre concluse l'affare con il commerciante.

Illiloyd, l'ascesa del fuoco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora