Capitolo 8

1.1K 64 10
                                    

Essere a casa da soli quando si è appena usciti dall'ospedale dovrebbe esser illegale: che cazzo di madre andrebbe in giro con il morosetto quando la figlia è svenuta ed è stata al pronto soccorso per ore? La mia, ovvio. L'unica cosa positiva è che mio fratello starà a casa di un amico e tornerà solo questa sera, pronto per andare diretto a dormire.
Un messaggio illumina lo schermo del telefono, acceccandomi per la luminosità troppo alta
---
x: Spero tu stia meglio.
x: -Davide Calabria.
---
Rimasi parecchio sorpresa per il suo interessamento e pensai anche che non fosse veramente lui. Non sapendo bene come comportarmi scrissi subito a Cosimo, almeno per avere conferma che il numero fosse effettivamente suo.
---
Io: Ehy Cosimo, per caso hai ancora il numero di Calabria?
Cosimo: credo di si... perché?
Cosimo: ti prego, dimmi che non ti piace.
Io: no, anzi...
Io: stai tranquillo, ho solo bisogno di sapere se il numero che ho è effettivamente suo o meno
Cosimo: perché hai il suo numero?
Io: madonna se non vuoi darmelo dimmelo... faccio prima a chiedere a lui in persona.
Cosimo: no, non avvicinarti troppo a lui
Cosimo: *contatto*
Cosimo: lo dico per il tuo bene eh
Io: stai tranquillo, non ci tengo a farmelo amico ;)
Cosimo: hai capito tutto :*
Io: dai vado, a domani. Ci troviamo davanti scuola?
Cosimo: io sono ai campi con i tipi che giocano a basket, ti aspettiamo♡
Io: perfetto♡
---
Salvai il numero mandato dal mio compagno e aprii subito whats app. Aggiornai la lista dei contatti ma niente: quel messaggio non era da parte di Davide.
Chi è che potrebbe scrivermi qualcosa fingendosi il 96? Subito la mia mente mi portò a pensare a Donnarumma ma, anche a detta sua, se ci eviteremo non avremmo grossi problemi a passare quest'anno scolastico nel medesimo edificio. E quindi, chi potrebbe mai inviarmi un messaggio fingendosi qualcun'altro? E soprattutto, come mai ha il mio numero?
Pensai parecchio a ciò ma non riuscii a trovare un nesso logico a tutta la situazione.
Decisi di cambiarmi e uscire un po', almeno per rinfrescarmi le idee e respirare aria sana, così mi preparai e mi incamminai verso il campetto pico distante da casa mia e dalla scuola. Lì, a detta di Marco, avremmo svolto le partite fra istituti che avevano optato per il corso pomeridiano di calcio.
Proseguii il mio tragitto ma, a pochi metri dalla rete che divideva il campo con la strada, mi fermai: Calabria era seduto sulla linea dell'area grande, in mano aveva il cellulare mentre al suo fianco c'era un pallone di cuoio leggermente sgonfio.
Respirai profondamente e mi avvicinai: ero venuta qui per vedere com'è il posto e sicuramente non sarà quel tipo a farmi cambiare idea. Camminavo a testa bassa perciò rimasi parecchio sorpresa quando una voce rieccheggiò nell'aria <<vedo che stai bene>> disse Davide. Alzai lo sguardo e notai gli occhi rossi <<in quel di Milanello non ti hanno detto che fumare non è consentito?>> domandai seccata per il suo comportamento. Se vuoi goderti l'adolescenza come un coglione abbi la decenza di non giocare in un grande club <<immaginavo che giudicassi le persone dalle apparenze, ma non credevo così tanto>> rispose con un tono indecifrabile <<cosa vorresti dire?>> chiesi ancora <<non sono fatto, non ci tengo ad entrare in qualche giro del genere>> abbassò lo sguardo puntandolo al proprio telefono. Lanciai una rapida occhiata pure io e lessi il suo nome ask: "@Davide_Calabria". Poi lo seguirò, almeno avrò qualcosa da fare e un reale motivo per ridere <<ti lascio il campo, ci si vede>> aggiunse con menefreghismo mentre calciova il pallone fuori e con questo si allontanava. È un ragazzo strano.

Ask.fm || Davide CalabriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora