Capitolo 34

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Davide era entrato al 65esimo circa, ha perso due palloni in fase offensiva, ma ha spinto bene sulla fascia e il mister sembrava comunque soddisfatto.
Io lo ero tanto, lo davo molto a vedere.

La sera stessa

Ci trovavamo a casa di Marco. Avevo deciso di andare, e dopo averne parlato con il mio ragazzo ha chiesto (preteso) di venire pure lui. Ero felice di tale scelta, mi piace che mi segua. Forse l'ha fatto perché non si fida degli altri, ma comunque avrò la sua compagnia. Avevo portato con me mio fratello e i due bambini stavano da tempo in cameretta a giocare con i lego. Credo che gli piaccia la sorella di Marco... è ancora piccolo, non può trovarsi la fidanzatina adesso però <<a che pensi?>> chiese Calabria prendendomi la mano e baciandola dolcemente <<a loro>> dissi indicando con il capo l'altra stanza dove c'erano i due piccoli seduti a terra <<a nostro figlio non compreremo quei così. Col cazzo che rischio di calpestarli>> rispose scuotendo il capo, come se sentisse il dolore solo al pensiero. Risi all'idea, realizzando qualche secondo dopo che aveva pensato ad un bimbo, uno nostro. Sorrisi, rimanendo così un po' di tempo <<sarai un padre di merda se dici le parolacce per dei giochi>> constatai sghignazzando <<miss finezza, mi scusi>> fece avvicinandosi a me, per poi mordicchiarmi la guancia. Era un amore. Il bambino era lui, altroché.
<<ragazzi ho un annuncio>> disse d'un tratto, alzandosi dal divano dov'era seduto al mio fianco e posizionandosi al centro della stanza <<come uno di voi sa già, ho avuto diverse offerte per un trasferimento>> si guardò intorno, ma non cercò mai il mio sguardo <<ne ho parlato con il mister, società, famiglia e amici... in accordo abbiamo deciso di accettarne una>> alla penultima parola puntò gli occhi su di me, mentre i miei stavano diventando lucidi. No, non può dirmelo solo ora. No, non se ne va. No, lui resta con me <<la squadra in questione è in serie B, ma difficile da rifiutare vista l'opportunità>> ora aveva la testa bassa, come se quel discorso non avesse voluto mai farlo <<mi ha chiamato personalmente, era Brocchi. Gli manca, mancava, un giocatore che potesse ricoprire quel ruolo ed essendo in buoni rapporti mi ha fatto questa offerta. Allena il Brescia, per chi non lo sapesse, quindi comunque resterò qua. Ci vedremo meno, però>> saltai dal divano per avvicinarmi a lui non appena finì di parlare <<io e te cosa facciamo?>> domandai lui, sperando in una risposta precisa che poi effettivamente mi diede <<io son sicuro di noi, come son sicuro di amarti. Sto a Brescia, non troppo distante. Quando avrò un allenamento al giorno scenderò da te, nel weekend uno dei due giorni saranno dedicato completamente a te, passeremo la notte insieme e il giorno seguente o precedente (in base se sia sabato o domenica) tornerò per partire con la squadra. Ogni tanto puoi venire, come facevi al Milan>> esordii non troppo convinto <<sono fiera di te Davidino>> replicai con il sorriso <<non te l'ho detto prima perché pensavo di deluderti... dalla A alla B non è esattamente un passo in avanti, ma so che mi serve. A settembre, comunque, sarò di nuovo con la maglia del diavolo... e tornerò a fare il diavolo a scuola. Soprattutto nei tuoi confronti>> sorrise a sua volta <<solo nei miei confronti, le altre ragazze non le guardi nemmeno per sbaglio. Vedi se te la meriti ancora la figa se fai il Don Giovanni>> sbuffò scherzosamente, ma, non appena Marco aprì bocca, sbiancó. "Quindi l'avete già fatto, ohhhhhhhhh" fu la frase pronunciata da quest'ultimo, seguita da un "cazzi nostri" da parte del mio ragazzo e un "beh si" da parte mia <<Davide, da quando ti vergogni di dirci con chi scopi?>> lo istigò Cosimo <<da quando non è una semplice scopata, bensì un gesto d'amore>> sputò facendo ridere tutti i presenti <<cazzo ridere?>> chiese abbastanza alterato <<sei innamorato, proprio come le avevi scritto in quella domanda mentre stavamo al bar>> spiegò uno dei ragazzi <<sei mio>> precisai io, ripensando a quando con un social mi sono confessata alla persona che allora detestavo.

Fine.

Dopo anni e anni ho postato l'ultimo capitolo. Non avevo idee e non volevo qualcosa di troppo scontato, questo è il massimo che son riuscita a scrivere. Spero che anche questa storia vi sia piaciuta (fino ad ora avete apprezzato, e per questo vi ringrazio) e nel caso invece vi avesse deluso vi chiedo cortesemente in cosa migliorare.
Perché, forse,  ne ho già pronta un'altra.
Alla prossima semmai.
Elena.

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