Capitolo 2

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<<sei tu la novellina?>> chiede un ragazzo con una cresta tipica dell'età: ormai hanno tutti lo stesso taglio di capelli <<si>> sbuffo per il soprannome con il quale mi ha appena chiamato <<bene, facciamo sto giro di merda così poi posso andare a fumare>> annuisco poco convinta e inizio a seguirlo, lasciandomi alle spalle la mia nuova classe.
Conosco una sola persona in tutto l'istituto e già mi sta sul cazzo, di bene in meglio.
Dopo parecchi minuti arriviamo davanti al parco e vedo, con immenso piacere, i vari campi sportivi <<il preside mi ha detto che vorresti far parte della squadra di calcio quindi ti mostro il campo. Ora ci stanno i ragazzi del quinto anno che si allenano per per un torneo ma non dovrebbe essere un problema entrare qualche minuto... solo un consiglio, evita i commenti>> disse per diventare più serio man mano che continuava il suo discorso. In due minuti mi trovai davanti ad un campo esterno tenuto veramente con cura e, appena il cancello di metallo si aprì, tutti i 22 si girarono.
Osservai ogni ragazzo velocemente ma, quando arrivai a lui, non riuscii più a staccargli gli occhi di dosso <<vuoi un autografo?>> disse pavoneggiandosi e facendo ridacchiare qualche compagno <<tifo Milan ma voglio gli autografi solo di quelli forti>> risposi a tono. La sua faccia cambiò completamente e un brivido mi percorse lungo la schiena <<Davide lascia stare, non ne vale la pena. È una novellina del cazzo>> affermò il portiere avversario mentre si avvicinava per tenerlo fermo <<tanto sappiamo tutti che pagherebbe per venire fuori con me o per una semplice firma>> aggiunse alla frase del compagno <<ammazza che convinzione. Guarda, qua a nessuno interessa minimamente il tuo faccino. Di questi, due se ti va bene sanno quando hai esordito o cose che c'entrano veramente con il calcio. Erano tuoi amici anche prima che apparissi in tv?>> domandai retorica. Rise e annuì <<quindi sanno tutto su di te, no?>> chiesi ancora. Ripeté lo stesso gesto con il capo e la voglia di prenderlo a schiaffi stava invadendo il mio corpo <<quindi se dico "30 Maggio 2015" tutti sanno a che giorno mi riferisco, giusto?>> vidi i suoi compagni guardarsi l'un l'altro in cerca di qualcuno che sapesse la risposta ma nessuno osava dire parole <<appunto. Comunque bel campo, non vedo l'ora di giocare. Ci si vede in giro>> affermai con decisione prima di girare i tacchi e raggiungere l'entrata di scuola.
Venni fermata da una mano sulla spalla quando stavo per entrare in classe <<ehy>> disse il ragazzo che poco prima mi aveva accompagnato in giro <<che c'è? Vuoi dirmi che non dovevo commentare? Beh, ormai l'ho fatto e sono piuttosto soddisfatta. Se devi dirmi parole e finire il tutto con "novellina" puoi benissimo andartene a fanculo>> sorrisi e notai il suo sopracciglio sinistro alzarsi <<non sono qui per questo. Anzi, volevo e voglio tutt'ora chiederti scusa per il mio comportamento prima. Non tutti sanno tenere a bada Calabria. Mi chiamo Marco, sono di 5G>> rispose allungando la mano. Gliela strinsi e mi presentai <<è meglio che vai ora, a ricreazione vengo qua così ti presento un paio di amici e non stai sola. A più tardi Ilaria>> sorrise mentre si passava una mano sul ciuffo. Aprii la porta e gli occhi di tutta la classe vennero puntati su di me <<tu devi essere la studentessa nuova. Vieni qua così ti presenti>> disse la professoressa con voce stridula.
Odiavo essere al centro della situazione e presentarmi mi ha sicuramente fare una figura di merda. Detto sinceramente, chi cazzo ascolta i compagni nuovi mentre parlano? Nessuno, e fanno bene <<ora puoi andare a sederti vicino a La Ferrara>> finì la frase e io stetti immobile non conoscendo il ragazzo <<è quello in terza fila sulla sinistra>> aggiunse per farmi capire e questo alzò un braccio. Mi sedetti e non potei far a meno di notare i braccialetti che portava sul polso destro <<sono Cosimo, piacere>> disse in modo molto educato. Mi starebbe sul cazzo se non indossasse quel bellissimo braccialetto del Milan. Peccato per quello del Napoli... <<milanista o napoletano?>> chiesi ancora prima di dirgli il mio nome <<Napoli però gioco nella primavera del Milan quindi tifo pure per loro. Simpatizzo, diciamo>> annuii con la testa e non potei non pensare a chi fosse. Mi è capitato di guardare qualche partita della primavera l'anno passato ma puntavo gli occhi escusivamente su Mastour. E facevo anche bene <<il tuo nome?>> mi chiese dopo qualche secondo di silenzio <<Ilaria>> sorrise e mi porse la mano che strinsi. Forse potremmo socializzare in modo civile. Forse.

Ask.fm || Davide CalabriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora