Capitolo 5

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Ero molto agitata, l' uomo barbuto continuava a guardarmi, poco a poco nella grande sala entrarono altri giganti sia donne che uomini, riconobbi Poseidone grazie al suo possente tridente e rimasi sbalordita dalla sua immensa somiglianza con percy, una volta che la sala si fu riempita Zeus parlò: " Ade, vieni a sederti con noi, c'entra tuo figlio in questa storia" e così un uomo alto con lo sguardo simile a quello di Nico uscì dall' ombra, zeus fece un cenno con la mano e apparve un gigantesco trono nero decorato con ossa umane, il padre di Nico si sedette disse "grazie fratello, sono onorato di sedere accanto a te", tutti gli dei continuavano a fissarmi fino a quando Nico parlò tenendo la voce calma e sicura: " siamo venuti qui per capire chi o cosa è lei ?" Zeus sorrise e con sguardo soddisfatto si rivolse a me ignorando il figlio di Ade "Nichol, tu sei leggenda, Apollo tu puoi confermare? " a quella domanda un ragazzino con degli occhiali da sole si sistemò sul suo trono dorato e rispose: " io l'ho vista nelle mie previsioni, indossava la corona d'alloro e so per certo che sarà la dea protettrice dei mortali e portatrice dei tredici poteri divini" Zeus si accarezzò la barba bianca e disse: " se è il destino che lo dice facciamola dea!! " una donna che sembrava Athena, la madre di Annabeth protestò: " io penso che questa scelta sia avventata, io sento che è molto pontente già adesso che è una mortale, quando sarà immortale i suoi poteri potrebbero schiacciare i nostri!" Apollo si alzò di scatto e puntando il dito contro la donna urlò: "Athena, non osare protestare contro le mie profezie, lei è destinata a diventare una dea e come sai il destino è molto più forte della sapienza" una ragazzina con capelli bianchi con meches argentate massaggiò la spalla di Apollo per calmarlo e subito Era intervenne: " per quanto odio i gemelli, do ragione ad Apollo, il destino ha deciso che lei diventerà una dea che noi lo vogliamo o no" subito Zeus mise una mano davanti a Era e prese in mano la discussione: " io do ragione ad entrambi, ho deciso di farla diventare una dea temporanea, se farà un passo falso tornerà ad essere una mortale. Va bene per tutti ?". Tutti gli dei annuirono lasciando spazio ad un chiacchiericcio, io non ero daccordo con tutto ciò che dicevano quegli stupidi dei allora intervenii: " scusate un attimo avete scordato di chiedermi cosa ne penso io! Non voglio essere una dea, non voglio essere immortale e non voglio stare per tutta l' eternità su un trono a lamentarmi" zeus mi rivolse uno sguardo pieno di rabbia e disse " tu ti rifiuti di essere una dea ? " l'uomo alzò la folgore, ma il ragazzo biondo intervenne " padre, lei deve diventare una dea! Dobbiamo trovare un modo per convincerla, te ne prego" zeus allora disse: " daccordo apollo, Athena hai qualche idea ? " Athena rispose: " anche se sono in forte disaccordo con questa idea, ho pensato al modo per convincerla, potremmo mandarla al campo con i nostri figli così imparerà a tirare fuori i suoi poteri e capirà la sua importanza sull' olimpo " zeus sorrise e disse " come sempre la tua inteligienza mi abbaglia Athena " poi si rivolse a noi " voi oggi resterete qui per la notte e domani Apollo vi accompagnerà al campo" io anuii, non sapevo cosa era il campo ma di sicuro era meglio andare lì, che restare sull'olimpo.

- spazio autrice -
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Scusate se ci sono errori grammaticali.

Vi voglio bene

Ciaooooooooo

La tredicesima dea [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora