La tredicesima dea [SOSPESA]

Capitolo 9

Rachel ormai in uno stato di trance iniziò a cantilenare una profezia:
"Il cuore senza fine
La strada piena di mine
La voglia di morire
La paura di svanire
Il gioco inizierà
Se solo lui lo vorrà
12 sono i partecipanti
Non ingannate i vostri pianti
Ciò che succeserà
La caduta forse provocherà
Sole e luna la partita salveranno
Ma con gli altri impareranno
Che non c'e vittoria senza danno
Lo sforzo non sarà vano
Del morto dal cuore sano
Attenti o voi che giocate
Il respiro non dimenticate
Attenti a non cadere
O per sempre falliti dovrete rimanere"
Restai a bocca aperta, mi accorsi che Nico stava scrivendo ciò che rachel diceva. Dopo qualche secondo da quando rachel aveva finito di parlare il fumo verde che le copriva il volto scomparve e lei svenne, io subito corsi in suo aiuto, guardai Nico che stava tranquillamente leggendo la profezia, attirai la sua attenzione con un volontario colpo di tosse e gli indicai la ragazza svenuta e lui con molta tranquillità mi disse "Non ti preoccupare è normale che svenga, vieni con me andiamo a far leggere la profezia a Chirone". Io alzai le spalle in segno di resa e lo seguii fuori dal piccolo edificio. Quelle parole mi rimbombavano nella testa come se erano delle palline da tennis, Nico mi guidò verso un grande palazzo, ben decorato, entrammo dentro un ufficio gigantesco, entrò chirone che subito mi rivolse un caldo sorriso, nico parlò avvicinando al centauro il minuscolo taccuino con la profezia" chirone, siamo andati da rachel che ci ha dato questa profezia, tu puoi interpretarla?"
Il centauro toccandosi il pizzetto disse "a quanto pare dovremmo iniziare a preparare una nuova impresa, da quanto dice la profezia andrete in 12"
" andremo?" Chiese Nico "si, tu e nichol andrete di sicuro, io direi di schierare i sette " rispose chirone, io intervenni " i sette ?" Il mio migliore amico mi ignorò e urlò contro Chirone " non penso che sia una buona idea" "diavolo, Nico non capisci che avete bisogno di loro" disse il centauro cercando di restare calmo, Nico sbuffò e cambiando argomento chiese " guarda qui, sole e luna ?" Chirone riprese a toccarsi il pizzetto "forse parla di un figlio di Apollo e di una cacciatrice" " è impossibile le cacciatrici non viaggiano mai da sole" contestò Nico ad un certo punto vicino a noi spuntò qualcono che mi toccò il braccio delicatamente e con quella voce che io conoscevo molto bene disse " il sole e la luna siamo io e mia sorella, noi parteciperemo all' impresa" mi girai e trovai quel magnifico sguardo compiaciuto "Apollo!" Urlai contenta, lui mi sorrise e disse " sapevo che avresti parlato con Rachel, e comunque l' impresa inizierà tra un mese, avremo tutto il tempo per risvegliare i poteri di Nichol e parteciperanno i 7, nichol, io, mia sorella, Nico e Reyna" il centauro sbattè una mano sul tavolo e con entusiasmo esclamò " allora è tutto deciso, domani Nico e Nichol andranno al campo giove per avvisare gli altri dell' impresa e tra un mese partirete, grazie Apollo per il tuo intervento" apollo gli sorrise e senza salutare scomparve lasciando solo il suo fantastico profumo nell'aria.

- spazio autrice -
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