Capitolo 2

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Nel buio l'unica cosa che sentivo era la gelida mano di Nico che mi stringeva il braccio. Ad un certo punto vidi la luce, un minuscolo cunicolo di luce che illuminava la faccia di Nico grondante di sudore. Il mio migliore amico mi strinse il braccio ancora più forte e mi spinse verso la luce. Toccai il terreno e mi coprii gli occhi per ripararmi dalla luce del sole, mi accorsi che Nico era accanto a me poggiato su un albero, ansimava, sentivo il battito del suo cuore, cercai di afferrargli la mano per aiutarlo ad alzarsi ma la mia mano passò nella sua come se stessi toccando un fantasma, ci riprovai e questa volta riuscii a toccare la sua mano mi sedetti vicino a lui e dissi "signorino mi devi delle spiegazioni, molte spiegazioni" lui abbozzò uno stanco sorrisetto, sollevò a fatica la schiena dall'albero e cercò con voce ansimanta di spiegarmi tutto: "ricordi, tutte quelle cose che abbiamo studiato sull'antica grecia e sulla sua religione tutti i miti e le storie ? " io annuii impaziente e lui continuò " be, tutti quei miti e quelle storie erano vere ! Tutti gli dei e le dee dell'olimpo esistono e uno di quei dei è mio padre, Ade, il dio dei morti e dell'inferno, ci chiamano semi-dei mezzi mortali e mezzi dei" io lo guardai e balbettando dissi: "non ci credo, tu sei pazzo! Ascoltami, Nico, guardami, posso seriamente aiutarti, se vuoi chiamo uno psicologo, lo pagano i miei, non ti devi preoccupare dei soldi " Nico emise una risata di gusto e disse: " ehy scimmietta lo so che è difficile da credere, ma è tutto vero, io non sono pazzo, hai visto tu stessa l'idra hai viaggiato con me nell'ombra non puoi non credere a ciò che ti dico" mi guardò e sospirò, si mise la mano sulla faccia e continuò a parlare " daccordo, ascoltami, adesso ti porto sull'olimpo, ho viaggiato fino qui appositamente, vieni con me" mi prese la mano e iniziammo a camminare. Nico mi stava spaventando, il suo comportamento non era assolutamente normale, ma ci credeva davvero a quelle cose che stava farneticando, decisi di approfondire, non lo avrei lasciato solo in quel momento: "dove si troverebbe questo olimpo ?" Lui rispose: "sull' empire-state-building più o meno tra 6 o 7 km dovremmo arrivare, in una o due ore saremo già li, solo che io ho bisogno di riposare dovremmo trovare un posto dove riposare " io lo guardai, come faceva a conoscere così bene quella città ? Non mi aveva mai raccontato di aver viaggiato, allora decisi di chiederglielo lui abbassò lo sguardo e disse a bassa voce: "un tempo vivevo qui con mia sorella Bianca" io gli chiesi: "hai una sorella ? È adesso dov'è ?" Lui continuò a parlare con la testa bassa: "si, ho due sorelle, Bianca che è morta e hazel che è al campo " il suo tenerissimo sguardo si illuminò e sorrise e mi disse "scimmietta ho un'idea, so dove possiamo riposarci, qui vicino abita un mio amico, ci ospiterà di sicuro" mi prese la mano mi diete un bacio gelido sulla fronte e continuammo a camminare.

---------------spazio autrice---------------
Ho visto che stanno aumentando le visualizzazioni e le stelline, vi ringrazio di cuore

Spero che vi piaccia questo capitolo
Scusate se ci sono errori grammaticali

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Grazie a tutti

La tredicesima dea [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora