Capitolo 12

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Entrammo in una grande stanza, al centro di essa c'era una scrivania e ai suoi lati due statue che sembravano essere vere, rappresentavano due cani uno argentato e l' altro dorato, io amo gli animali ma quelle statue mi spaventavano. Reyna, la ragazza che avevo appena conosciuto si sedette su una specie di poltrona molto regale che si trovava tra le due statue che continuavano a quardarci male, fece cenno a me e a Nico di sederci e noi obbedimmo senza replicare, intorno a noi arrivarono hazel, frank, piper e jason. Dopo esserci accertati che nessuno era nella stanza iniziammo a raccontare tutto hai ragazzi, parlai di cosa ero, della profezia e dell' impresa,
Jason sconvolto chiese "quindi dobbiamo prepararci per un' altra impresa?" Io annuii, poi Reyna con lo sguardo che trapelava preoccupazione disse a frank "a chi affideremo il comando? Dobbiamo partire entrambi!!" Frank cercò di rassicurarla  accarezzandole il braccio "vedrai che troveremo qualcuno che ci aiuti" jason  intervenne "Ottaviano vi metterà di sicuro in difficoltà" io cercavo di seguire ma non ci riuscivo, tutto ciò era nuovo per... I miei pensieri vennero interrotti da un ragazzino vestito con una grossa armatura che sembrava schiacciarlo che entrò nella sala correndo, si inchinò verso di noi e  annunciò "pretori, c'è Apollo fuori che aspetta di entrare, Terminus non vuole , forse voi potrete convincerlo " Reyna lo liquidò con una mano e uscì con lui, noi tutti la seguimmo, appena uscii vidi Un gran pezzo di dio che discuteva con una statua, in quel momento pensavo che stesse impazzendo, infondo era parecchio vecchio Apollo, aveva più di 3000 anni, quindi era abbastanza normale che impazzisse. Mi accorsi che anche Reyna stava discutendo con la statua senza braccia e poco dopo Apollo entrò sotto lo sguardo vigile dell'uomo senza braccia fatto di marmo, appena si avvicinò io lo abbracciai, prima era un po teso ma poi si lasciò andare sprigionando il suo dolce calore sulla mia pelle. Nico fece un colpo di tosse per attirare la mia attenzione e io anche se a malincuore mi staccai dalle forti braccia del dio, il mio migliore amico gli chiese "cosa ci fate qui divino Apollo?" Lui con quel maledetto sorrisino stampato sulla faccia rispose "sono venuto per stare con voi e per dirvi che gli dei hanno deciso che ci prepareremo al campo mezzosangue tutti insieme compresi voi romani e io, mia sorella arriverà lì domani per allenarsi insieme a noi, ci sono domande? " Reyna alzò la mano e Apollo li fece cenno di parlare e così fece "ma nuova roma resta senza pretori?!" Il dio alzò gli occhi al cielo e disse mentre si osservava attentamente le unghie "prendete i due centurioni che secondo voi sono più adatti a questo compito e dategli la vostra tutina da pretore semplice no? ". Dopo la bellissima chiacchierata con il Dio più bello dell' Olimpo aspettammo che tutti i romani preparassero le valigie e annunciassero a tutta nuova Roma il piano che avevamo fatto e poi partimmo verso il campo greco sulla bellissima macchina di Apollo.

----spazio autrice----
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Siete grandi!!!!!!!

Scusate se ci sono errori e se ho fatto ritardo nel pubblicare

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Ciauuuuuuuuuuu

La tredicesima dea [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora