Sento caldo, molto caldo, non mi ricordavo di essermi addormentata sotto le coperte. Lentamente recupero la percezione del mio corpo. Sento un peso sullo stomaco e spalancò gli occhi cominciando a respirare velocemente.
Mi giro su me stessa allontanandomi velocemente. Qualcuno borbotta infastidito. Analizzo attentamente la figura che dorme beata, realizzò immediatamente che si tratta di Nathan. Quel figlio di putt- brava donna che mi ha messo nella merda.
Lui non si accorge subito della mia assenza e continua a dormire. Mi guardo intorno sono nella mia cella, Nathan russa leggermente, il sole colpisce le sbarre poste alla finestra e crea delle strane ombre sul pavimento.
Mi alzo del letto e cammino a piedi scalzi, meglio non farmi domande se non voglio avere risposte indesiderate. Mi specchio nel grande specchio posto accanto alle sbarre. Sono sorpresa, sembro, più grande, fisso le mie lunghe e snelle gambe. Vengo riportata alla realtà da dei borbottii, poi delle braccia mi circondano il busto e un volto fa capolino tra l'attaccatura del collo e della spalla.
Lo fisso male, stranamente però, il mio corpo sembra gradire la sua presenza, facendomi sentire come a casa, una piacevole sensione di calore si espande su tutto il mio corpo, al contrario nella mia mente sento soltanto una voce che urla.
''Pericolo.''
Nathan fissa il mio riflesso.
''Hey, torna a letto, è ancora presto''.
Mi giro per poi ritrovarmi bloccata dalle sue braccia, i nostri volti sono vicinissimi, sento il suo caldo respiro mescolarsi al mio, mi ritrovo ad arrossire come una quindicenne alla prese con il primo ragazzo. Ah no, aspetta amico, giuro che se provi a baciarmi ti sgancio un destro e ti metto al tappeto.
''Lasciami.''
Lui scuote la testa, poi mi stringe in un abbraccio soffocante, faccio appena in tempo a portare le braccia fra il mio petto e il suo che mi ritrovo stritolata. Cerco di opporre resistenza, ma lui è molto forte.
Poi, una sensazione di gelo si impossessa di me, e spinta da un primitivo bisogno, lo spingo lontano da me, ma al contrario della prima volta lui si stacca velocemente come scottato dalle mie mani.
Mi guarda scioccato mentre nella mia mente quella insistente voce, continua a tormentarmi.
''Quattro, ci siamo quasi, preparati.
''Come hai fatto?''
''A fare cosa?''
Lui mi guarda cercando di capire se mento o meno. Non ho idea di cosa stia parlando ma okay.
Apre la bocca, ma la richiude a velocità inaudita, poi, capisco il perché. Sulla soglia della stanza, davanti alle sbarre, c'è Xavier, lui mi sorride e mi fa un rapido gesto della mano.
Corrugo la fronte, cosa ci fa qui?
Poi sento il normale fischio che annuncia la cosiddetta ora dello svago. E' un ora in qui puoi fare qual che vuoi, senza che nessuno ti stia dietro, naturalmente non puoi uscire dal Santa Monica, ma puoi girarti tutto l'edificio in santa pace. Normalmente sarei rimasta nella mia cella, chiusa in queste quattro mura come se da loro né dipendesse la mia vita, ma non oggi, oggi ho deciso di esplorare il Santa Monica.
Sento lo sguardo di Nathan bruciarmi addosso, poi pero, mormorando qualche parolaccia, esce dalla stanza infuriato, sulla soglia da una spallata a Xavier per poi dileguarsi. Che personaggio strano.
Poso il mio sguardo sul Xavier ed esco dalla cella, trovandomi così di fronte a lui.
''Andiamo, ti faccio conoscere il resto del nostro clan''.
Annuisco, lui si gira e comincia a camminare per il lungo corridoio. Xavier è un ragazzo dai capelli neri, aw però ha un bel taglio, ha degli occhi grigi, che non lasciano trasmettere emozioni.
''Allora, vedi questi corridoi?''
Guardo quello che lui mi indica, sono cinque corridoi. Ogni corridoio a una caratteristica differente.
''Il primo sulla destra appartiene agli stregoni, alle streghe, ai maghi e alle maghe. Non confonderli. Le streghe e gli stregoni usano la magia nera, i maghi e le maghe quella bianca, riesci a distinguerle solo attraverso l'aura, se l'aura è chiara allora nelle loro vene corre sangue angelico, se l'aura e nera sangue demoniaco. Il secondo da destra appartiene ai lupi.
I lupi si dividono tra licantropi e lupi mannari. I licantropi sono dei lupi così detti originali, nati dall'unione di due lupi. I lupi mannari sono quelli che nascono dall'unione di un umano e un lupo. Nel primo da sinistra trovi le fate e le creature che derivano dal loro accoppiamento con altre specie. Nel secondo da sinistra trovi i vampiri, oh, beh, su di loro ti dico solo di stare attenta ai loro canini. E nel centro, puoi trovare un creatura d'eccezione, il cacciatore.
Il cacciatore prende diversi nomi, ma principalmente hanno lo stesso significato, guardati bene le spalle da queste creature, sono infide e non si fanno scrupoli ad uccidere chiunque.''
''Ed io Xavier, a quale corridoio appartengo?''
Lui mi sorride. Prima o poi avrà una paralisi facciale.
''Beh, io credo che tu sia una via di mezzo, un ibrido. Ma se i potenti ti hanno fatto vivere vuol dire che sei qui per una ragione, e noi dobbiamo scoprire assolutamente quale, potrebbe essere una questione di vita o di morte."
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I Hate My Mate
WerewolfQui le regole per sopravvivere sono semplici. Primo: Fatti gli affari tuoi. Secondo: Abbassa la testa. Terzo: Non sfidare nessuno. Quarto: Se vedi qualcosa di impossibile, scappa. Cinque: Mai essere me. Crediti per la copertina a @plutobitch