Inseguire un deficiente, non era nei miei piani. Certo, non nego che una parte di me era felice di sapere che quel coglione era vivo, eppure, un'altra parte di me, sperava che fosse morto.
Come aveva fatto a trovarmi? Non lo so.
Ora, lo stavo inseguendo con la prima cosa che mi ero trovata davanti, ovvero un vaso. Poteva essere una scena abbastanza comica se vista da fuori, una ragazza con un vaso in mano ed un espressione furente sul viso, che inseguiva un ragazzo che, vi giuro, stava urlando come la più spaventata delle ragazze.
Se riuscirà a sopravvivere, gli rinfaccerò per sempre questo suo comportamento. Lui imbocca una via, forse non sa, che questa via, porta ad un vicolo cieco, è in trappola.
''Merda''.
Game Over.
''Sei intrappola.''
Lui si volta e mi guarda, alternando lo sguardo dai miei occhi al vaso. Si amico, ti farò molto male. Un sadico sorriso si dipinge sulle mie labbra. Faccio un passo avanti, poi un altro, mentre lui arretra lentamente, guardandosi intorno in cerca di una via da fuga. Le sue spalle si scontrano con il muro, impedendogli di arretrare ancora, i suoi occhi luccicano di una strana luce.
Mi avvicino sempre di più, così da trovarmi a pochi centimetri da lui.
''Ed ora, cosa vorresti fare?''
Mi chiede maliziosamente, sgrano gli occhi, come, cosa? Ora ti faccio vedere io.
''Credo che ucciderti a colpi di vaso sia divertente, proviamo?''
Lui scoppia a ridere, ed in un attimo le sue mani afferrano le mie e mi strappano il vaso, per poi gettarlo lontano. Il vaso, povero vaso, cade a terra e si rompe in piccoli pezzi.
''Il mio vaso!''
Lui ghigna.
''Andiamo dolcezza, preferisci un vaso a me?''
''No, mai.''
''Si, sempre.''
Stupide Donatrici, ma i fatti vostri mai eh? Dico, ma lo avete visto? Come diamine faccio ad essere la sua compagna?
''Davvero tesoro?''
In un secondo, i ruoli cambiano, ora io ho le spalle al muro, mentre le sue mani si trovano ai lati della mia testa, ma che cazzo?
''Levati.''
''Perchè dovrei dolcezza?''
Madre Santa, aiutami tu, dagli almeno il buonsenso di togliersi. Ma no, ovviamente stammi appiccicato come una sanguisuga, anche se non credo che questo termine sia appropriato per lui.
''Coglione, togliti, o ti castro.''
I suoi occhi luccicano di malizia, -fatelo spostare e vi regalo un dolcetto, vi prego-.
''Dillo che t-''
''Levati!''
Madre Santa, perchè deve essere così imbarazzante? Lui ridacchia, una sua mano cominci ad accarezzarmi la guancia, il suo tocco e dolce e delicato, come e avesse paura di potermi perdere, no okay, Angelica, ti stai facendo troppi film mentali, calma gli ormoni.
''Così dolce, così fragile.''
Dolce? Fragile? Se non ti levi ti faccio vedere io chi è fragile.
''Avanti, puoi ammetterlo, lui ti piace.''
Cosa? Che problemi avete? Lui non mi piace affatto.
''Come fai a negare? Lui è magnifico, mi raccomando, i preservativi.''
Che? Madre Santa, che problemi hanno? Non possono essere serie, davvero? I preservativi? Imbarazzante.
''Giuro che se non ti stacchi, ti taglio le palle, levati coglione! E poi vedremo chi è la fragile e la dolce!''
Lui ride, però ha una bella risat- no, ha una risata orribile, aspetta, sbaglio o si sta avvicinando sempre di più? Cazzo, se mi bacia? No, no, no, che imbarazzo.
''Cosa?''
Le sue labbra sono sulle mie, ha delle labbra morbide, non so cosa mi dicesse la testa, ma inaspettatamente mi ritrovo a ricambiare quel bacio, muovo esitante le labbra sulle sue. La sua lingua fa schiudere le mie labbra, ed , -vi prego, non chiedetemi perchè, è imbarazzante-, le mie mani vanno a finire nei suoi capelli, tirandoli leggermente, mentre le sue mani finiscono sui miei fianchi.
Ci stacchiamo ansimanti, ed io poggio la mia testa sulla sua fronte, sono una cogliona.
''Ascoltami, questo no-''
''No, ascoltami tu, sono stato un coglione, non volevo avere legami, non volevo avere una compagna per il resto della vita, volevo svegliarmi con una sconosciuta accanto per il resto della mia vita, non legarmi a nessuno, ma ora, ora che ti ho conosciuta, ora, non riesco a pensare a quanto coglione sia stato! Ti ho fatto soffrire e non mi perdonerò mai per questo. Ma ti prego, so' che stare con uno sconosciuto sia strano, ma almeno pensaci, dammi una possibilità, ti prego.''
Sospiro, non voglio farlo soffrire, ma una possibilità si concede a tutti, no? Poi è il mio compagno, speriamo che non mi dica cazzate, ho lo castrerò veramente.
''Ascoltami, Nathan, io non posso...''
STAI LEGGENDO
I Hate My Mate
WerewolfQui le regole per sopravvivere sono semplici. Primo: Fatti gli affari tuoi. Secondo: Abbassa la testa. Terzo: Non sfidare nessuno. Quarto: Se vedi qualcosa di impossibile, scappa. Cinque: Mai essere me. Crediti per la copertina a @plutobitch