Capitolo 2

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Lui avanza verso di me, ed io -automaticamente- arretro in preda al terrore. La mia schiena si scontra con il freddo muro alle mie spalle, rabbrividisco di paura, ma lui non si ferma, avanza verso di me. Una volta arrivato ai piedi del letto si arrampica su esso; implacabile, continua la sua avanzata fino a trovarsi di fronte a me.

Non parlo, anzi, tremo di paura. Chiudo gli occhi e scuoto la testa violentemente, mi stringo le gambe al petto e le circondo con le braccia. Respiro profondamente, il cuore mi batte furioso nel petto, il cuore pompa velocemente il sangue; cerco di calmarmi mentre le sue braccia sfiorano le mie gambe.

Lacrime amare scendo sulle mie guance, singhiozzo piano, le molle del letto cigolano e subito dopo le sue braccia mi circondano il busto.

'' Shh amore, va tutto bene, non piangere, va tutto bene, non ti farò niente okay?''

Scuoto la testa velocemente, singhiozzando sempre più forte.

'' Mi allontano okay? Non ti faccio niente però calmati principessa. ''

Lentamente annuisco, lui si stacca e si allontana leggermente, respiro profondamente ad intervalli regolare, cercando di calmare il battito il battito del mio cuore e di non avere un attacco di panico. Dopo quelle che mi sembrano ore, riesco a regolarizzare il mio respiro. Odio la sua vicinanza, lui continua a fisarmi senza parlare.

Lo guardo male e con un gesto della mano gli indico di allontanarsi. Lui aggrotta le sopracciglie e mi fissa male, ma alla fine cede. Ora siamo lontani circa 70 cm, wow, molto lontani.

'' Dimmi il tuo nome dolcezza. ''

Aw che carino, vuole proprio morire oggi, lo fisso truce, secondo lui come faccio a dirgli il mio nome se sono muta?! Mi guardo intorno, sul comodino alla mia destra, si trova una quaderno e una penna, li prendo e ci scrivo su.

'Mi chiamo Angelica e sono muta.'

Lui fissa la scritta e mi fissa con compassione, che merda! Ho sempre odiato la compassione, andiamo, se la gente smettesse di fissarmi con pietà e cominciasse a smetterla di farmi male non avrei tutti sti problemi!

Gli lancio un occhiata di avvertimento e scarabocchio sul quadernino.

'Smettila di fissarmi con pietà, non me ne faccio nulla!'

Lui annuisce ed il suo sguardo diventa freddo e vuoto, poi si alza dal letto e si avvicina alle sbarre, sulle quale comincia a sbattere violentemente creando un frastuono enorme, come se degli artigli graffiassero il metallo.

Davanti elle sbarre compare una guardia, che lo fissa con un sopracciglio alzato.

''Non potete mettermi in stanza con una mortale! Non durante la luna piena! Cazzo! Siete impazziti?!''

La guardi sposta lo sguardo su di me per poi riportarlo sul ragazzo.

'' Calmati Leerman, sta sera sarà la sua prima luna, secondo te, perché avremmo messo un coglione come te, con lei? ''

Leerman -che cognome di merda è?- scuote la testa e tira un pugno alle sbarre.

'' Non ho nessuna intenzione di fare da babysitter a una mocciosa alle prime armi! Non sa nemmeno di cosa sto parlando! Non se né parla nemmeno!''

Non capisco, ma parla di me? Boh, la guardi non sembra tanto colpita dalla sua affermazione, alzi, sbuffa annoiato.

'' Leerman, questi sono gli ordini di tuo padre, non posso farci niente, vorrà dire che te né occuperai tu, sarai gentile e dolce e avrai pazienza, perché alla fine è colpa tua e del tuo branco se lei è qui. Quindi fai la persona matura e prenditi le tue responsabilità, non solo da alfa, ma anche da quello che ha fatto scattare in lei il gene, ora cazzi tuoi.''

Si volta e se ne va, ignorando le sue grida, come se non gliene importasse realmente nulla di lui. Lui si volta e mi guarda male, neanche gli avessi ammazzato il cane! Poi sbuffa.

'' Okay, cominciamo da capo, mi chiamo Nathan Leerman, ho venti anni è sono diventato alcune settimane fa, l'alfa del branco più potente e grande del mondo i 'Blue Moon', sicuramente non hai idea di ciò di cui sto parlando, in parte è colpa mia, no okay, è soltanto colpa mia, dopo aver perso il controllo avrei dovuto spiegarti cos'era successo, chi ero, averi dovuto farti entrare nel mio branco, ma cavolo! Tu eri lì che mi fissavi come se fossi un mostro, un cane a due teste, cavolo! Eri terrorizzata, ma io credevo che volessi rifiutarmi! E non c'è cosa più brutta, che essere rifiutati dalla propria mate! ''

Cosa? Lui... Lo guardo terrorizzata, cazzo! Lui mi fissa, ma io sto morendo di paura. Lui è un Figlio della Luna!  Lui è un dannato licantropo, anzi un alfa, l'alfa dei Blue Moon! Merda! Allora, quella sera.... Era lui! E' stato lui il figlio di putt- di buona donna che mi ha ridotto in fin di vita e che mi ha fatto accusare di omicidio colposo! Che gran stronzo, senza contare che è il mio mate. Oh no, lui è il mio dannato mate!

Il cuore comincia a battere furiosamente, il sangue viene pompato ad alta velocità dal cuore, le gambe cominciano a tremarmi, ho i brividi, la testa comincia a girarmi ed io respiro sempre più faticosamente, le lacrime continuano a scorrere sulle mie guance, singhiozzo mentre sento le mani formicole.

Sento Nathan chiamarmi a gran voce, prima di vedere tutto nero.

I Hate My Mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora