Capitolo 18

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" Nathan, ascoltami, io non posso stare con te, non... Non riesco a fidarmi di te. Mi hai mentito così tante volte che ormai non riesco più a fidarmi di te, non.. Non ci riesco, ti comporti da bipolare cronico, non fai altro che cambiare atteggiamento nei miei confronti ed io non riesco a perdonarti Nathan, ci provo, ma non ci riesco e mi dispiace, ma non può funzionare tra di noi."

Nathan mi fissa uno sguardo addolorato, i suoi occhi sono pieni di lacrime.

Fa un passo avanti, mi guarda, osserva ogni mia mossa e poi, esplode.

Lacrime amare cominciano a scendere copiosamente dai suoi occhi e vanno a rigare le sue perfette guance, mi dispiace tantissimo ma la mia scelta non cambia.

Le sue mani vanno a strattonare i suoi capelli ricci mentre mi guarda implorante, cade in ginocchio e comincia a scuotere furiosamente la testa, mormorando parole incomprensibili per le mie orecchie.

Avrò forse fatto la scelta giusta?

Mi dispiace vedere Nathan in questo stato, ma è più forte di me.

Non riesco a stargli accanto senza ricordare cosa mi ha fatto, però non riesco a lasciarlo in questo stato, quì, da solo. Un senso di vuoto si propaga nel mio petto. Mi sento vuota, non riesco più a trovare una ragione che mi legga in questo luogo, nessuna, tranne Lui.

E, improvvisa consapevolezza si fa largo nella mia mente, lui è l'unica cosa che mi lega in questo mondo, e in tutta quella storia di Lune Oscure, Donatrici e strani esseri soprannaturali.

O forse sì, lui è l'unica ragione per cui non ho abbandonato tutto, per cui ora sono qui, e non da qualche parte a bere della Coca Cola.

Non riesco a capacitarmene, non posso essermi innamorata, non è possibile.

Non riesco a crederci, eppure, ogni avvenimento suggerisce il contrario.

Andiamo, io non so cosa sia l'amore, e di sicuro non credo che sia quello che ci viene mostrato in ogni film, in ogni dannato film!

Forse la Dea Luna aveva ragione, lui è il mio compagno, sono restia a crederci.

Un compagno dovrebbe amare, proteggere, rispettare, la sua metà e non abbandonarla, farla sentire usata, non so cosa pensare, forse, potevi dare una possibilità a Nathan.

Non so' come comportarmi voglio davvero bene a Nathan, ma non riesco a definirlo il mio compagno.

Le mie emozioni sono contrastanti e non riesco a decidere in fretta, nel frattempo Nathan continua a piangere ed a singhiozzare, mi si stringe il cuore a quella visione.

Non voglio farlo soffrire, per quanto vorrei spaccargli la faccia, non ci riesco, solo il pensiero che lui stia male, mi fa salire un nodo alla gola.

Magicamente, la mia mano finisce ad accarezzare i suoi biondi capelli, lui continua a singhiozzare e non riesco più a vederlo in questo stato, così prendo la mia decisione, in fretta, e forse, un po' avventata, ma non riesco a vederlo soffrire.

" Va bene Nathan, ci proveremo okay? Però, smettila di piangere, ti prego."

Lui alza la testa e i suoi occhi verde smeraldo si incatenano ai miei. Anche dopo aver pianto è bellissimo.

Le sue labbra si aprono in un sorriso con tanto di fossette, poi si alza, dannazzione, ma è un cazzo di gigante!

Lui mi abbraccia, tenendomi stretta al suo petto, le mie braccia lo stringono forte, sento delle lacrime gocciolarmi sulla maglietta, così mi stacco prepotentemente e gli prendo il volto tra le mani.

"Perché piangi?"

Lui sorride, aw posso morire in pace?

"Non ancora."

Le ignoro.

"Perché sono felice, per la prima volta sono veramente felice. Tu sei la mia felicità, sono stato uno stupido a non capirlo prima. Ti prego perdonami se in passato ti ho fatto soffrire. Ti giuro che saremo felici, ti farò felice."

Gli sorrido mentre la mia mano accarezza la sua ruvida guancia.

"Saremo insieme. Non importa cosa accada, sono felice di stare insieme a te. Perché stiamo insieme ora, vero?"

Ridacchio, non la smette più, di parlare.

"Si, stiamo inseme ora."

Sono felice e mi sento finalmente a casa. Non vorrei essere da nessun altra parte. Voglio stare sono lui.

"Finalmente te sei accorta, era ora!"

Imbarazzante, è molto imbarazzante sapere che delle tizie ti spiano e che tu non puoi avere un attimo di privacy. Fantastico.

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