La torre proibita

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-Svegliatevi voi due!- urlo, eccitata.
-Cosa vuoi? E' vacanza, lasciaci dormire!- sbotta Bonnie, sbadigliando.
-E' Halloween!-
Laurel e Bonnie si alzano di scatto -E' oggi?- chiede la prima.
-Sì, oggi. Trentuno ottobre duemiladodici. Alzatevi, dormiglione! Non c'è tempo da perdere-
Le ragazze scattano verso l'armadio, prendono i vestiti e corrono in bagno.
Come al solito mi sono vestita di nero: pantaloncini, canotta nera e i miei amati anfibi. E, solo perché è festa, ho aggiunto anche le calze a rete.
Mi sistemo la frangia davanti allo specchio. Mi è sempre piaciuto festeggiare Halloween. Quando ero piccola lo festeggiavo con i miei amici, travestendomi da strega o da vampiro. Ma all'età di sei anni mia zia mi ha finalmente detto che sono una strega, pensando che fossi abbastanza grande. E da quel momento ho sempre festeggiato Halloween con lei e Nelly. Volavamo sulle scope per tutta la notte e bevevamo strani intrugli che faceva mia zia. Stavamo sveglie fino alle cinque del mattino e per il resto della giornata dormivamo. Mi divertivo un sacco.
L'anno scorso ho cominciato a bere i primi intrugli alcolici insieme a loro. Dopo il primo ero già ubriaca, ma mia zia continuava a farne, mettendo gli ingredienti più strani. Alle due già dormivo.
Mentre mi passo un po' di rossetto nero sulle labbra, sento qualcuno bussare alla porta.
Vado ad aprire e trovo davanti una ragazza dai capelli ramati e gli occhi verdi. Lola.
-Ciao! Buon Halloween! Vieni entra- le dico.
-Ciao Pay! C'è Laurel?- chiede entrando in camera.
-Sì, si sta vestendo.-
Laurel fa capolino dalla porta del bagno -Ciao!- mentre saluta Lola le si illuminano gli occhi. Si scambiano un bacio veloce, forse imbarazzate dalla mia presenza.
-Ci vediamo giù?- fa Laurel.
-Certo. A dopo.-
Vado davanti alla finestra. Fuori c'è un po' di vento e dei grandi nuvoloni. Sembra che stanotte ci sarà un temporale, che renderà la serata ancora più inquietante e magica.
-Da quanto sei sveglia?- mi chiede Bonnie.
-Più o meno dalle sei-
-E come mai ti sei svegliata così presto?-
-Non lo so. Ho una strana sensazione.-
-Che tipo di sensazione?-
Mi giro verso di lei -Come se... Come se il mio inconscio sentisse che, prima o poi, qualcuno di molto caro se ne andrà-
Bonnie mi guarda con sguardo comprensivo -Sei ancora triste per tua sorella. E' normale che tu ti senta così. Vedrai che tra un po' passerà. Ci vuole tempo-
-Lo spero...-
Bussano alla porta. Bonnie, con passo deciso, va ad aprire.
-Ciao bellissima- dice Jason allegro, e dà un bacio alla mia amica. Con lui c'è anche Shane.
-Ciao!- diciamo in coro io e Bonnie.
Corro da Shane e lo abbraccio, come se non lo vedessi da una vita. In realtà l'ho visto ieri sera, ma mi è mancato da morire.
-Hey- mi saluta, baciandomi dolcemente.
-Andiamo in mensa? Sto morendo di fame!- propone Jason, guardando Bonnie con i suoi occhi azzurri.
Comincio a scendere le scale, mano nella mano a Shane. Ma, arrivati alla fine della rampa, lascio andare la mano, a malincuore. Non devono vederci insieme.
L'intero maniero è addobbato per Halloween: ragnatele da tutte le parti, pipistrelli che svolazzano e fantasmi che camminano da una stanza all'altra, indisturbati.
In mensa c'è cibo a non finire, tutti piatti tipici di Halloween. Ed ecco Michael, che assalta il buffet. Con lui ci sono anche Damon, Laurel e Lola.
-Buongiorno- mi dice Damon, sorridendo, osservando con malizia le mie gambe, avvolte dalle calze a rete.
Comincio a mettere in una tazza del caffè, senza far caso al suo sguardo, quando la preside comincia a parlare. Dev'essere tornata prima del previsto dal suo viaggio. -Buon Halloween, ragazzi! Non vi rubo molto tempo. Volevo solo dirvi che i festeggiamenti veri e propri inizieranno alle 16 e che nel frattempo potrete fare ciò che volete. Anche andare fuori dal maniero e visitare la città. Insomma divertitevi!-
I ragazzi esultano, contenti di poter finalmente uscire da quelle mura.
Vediamo la Merryweather venire a passo spedito verso di noi. -Ragazzi- dice. Il suo viso è serio come al solito -La preside vuole vedervi. Fatevi trovare all'entrata della Torre Proibita tra 5 minuti- e se ne va a passo di carica.
-Non dovevamo andarci domani alla Torre Proibita?- chiede Michael con la bocca piena.
-Se ci fa andare prima, significa che c'è qualcosa che non va.- interviene Laurel, pensosa.
-O che sta per succedere qualcosa- dico- In fondo è da un mese che non vediamo Alex e i suoi seguaci. Avranno senz'altro architettato qualcosa-
-Può anche darsi, ma non possiamo saperlo. Tu ultimamente non hai avuto visioni e non hai sentito niente. Quindi non possiamo esserne sicuri.- fa Shane.
-Oggi in realtà ha sentito qualcosa- si intromette Bonnie.
-Hai sentito qualcosa? E cosa aspettavi a dircelo?- chiede Damon.
-Pensavo fosse solo paranoia. Bonnie mi ha detto che probabilmente riguardava la morte di mia sorella.-
-Cosa hai sentito?- chiede Laurel.
-Era una sensazione... Sento che qualcuno di molto caro prima o poi se ne andrà...-
Tutti mi guardano seri, con gli occhi pensierosi.
-Non credo che si tratti di tua sorella- fa Damon -altrimenti questa sensazione l'avresti avuta molto tempo fa.-
-Damon ha ragione. Riguarda il presente- dice Shane. -Spero solo non ci siano di mezzo altre morti-
-Lo spero anch'io...- ammetto, con un velo di tristezza nella voce -Ora andiamo. La Ross ci starà aspettando.-
Percorriamo un lungo corridoio e vediamo la preside davanti ad una lunga scalinata.
-Scusi il ritardo. Stavamo parlando di questo improvviso cambio di idea- dice Damon.
-Avete ragione a discuterne. Sono fermamente convinta che stasera ci sarà un'altra battaglia. Tutti saranno distratti dalla festa. E sicuramente ci sarà qualche ubriaco. Quale momento migliore per agire?-
-Siamo d'accordo con lei- dice Jason.
-Ora venite. Dovete scoprire più cose possibile prima della festa.-
Saliamo la lunga scala impolverata. Non c'è neanche una lampada. Non si vede niente, ma fortunatamente la preside ha con sè delle torce e ce le offre.
Sono tesa. Non so cosa vedremo nella Torre. Ma non credo che sarà qualcosa di buono.
Arrivati alla fine della Torre, ci troviamo davanti ad una vecchia porta di legno.
La preside tira fuori una chiave piuttosto arrugginita e la porta si apre, con un lungo, inquietante cigolio, su una stanza. C'è un letto, un grande armadio e una scrivania, piena di fogli ingialliti.
-Sapete- comincia la preside, entrando nella stanza -questa era la stanza del primo preside dell'Accademia. Pare si sia impiccato. Ma non è stato trovato alcun motivo della sua impiccagione. Quindi viene il dubbio che lo abbiano obbligato. Che gli abbiano controllato la mente.-
Attaccata ad una sbarra di ferro c'è una corda. Sento i brividi muoversi su e giù, lungo la schiena.
-Questa stanza è piena zeppa di energia negativa...- dico, senza fiato. Energia negativa che mi fa stare male.
-E' la magia. E' per questo motivo che si pensa ad un controllo della mente. Quando si usano magie potenti come questa, ne rimane sempre un po' nel luogo. Qui ci è rimasta per parecchio tempo e la porta non è stata mai aperta. Se osservate fuori dalla porta c'è del sale, per impedire che questa energia esca dalla stanza e si propaghi per tutto il castello. Se dovesse succedere, tutta la scuola ne risentirebbe. Diventeremmo tutti violenti e aggressivi, useremmo la magia contro gli altri... Un casino-
-Quando si è impiccato?- chiede Jason.
-Esattamente cento anni fa, pochi mesi dopo l'apertura dell'Accademia. Si dice che si rinchiudeva quassù per ore, a volte per giorni, a fare ricerche. Voleva trovare a tutti i costi un modo per annientare Helltown. Consultandosi con le stelle è riuscito a trovare molte informazioni, alcune riguardanti il futuro. Beh, cominciamo a cercare-
Vado verso la scrivania e la prima cosa che mi salta all'occhio è una lettera. E' indirizzata ai 7 Prescelti.
-Ehi! Questa è indirizzata a noi!- dico e comincio a leggere.

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