La profezia

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-Ragazzi -comincia mia zia -prima di tutto volevo raccontarvi una leggenda.-
Siamo in cucina, seduti intorno al tavolo. Miriam è sollevata da terra di almeno una ventina di centimetri: fa un po' impressione. Jason continua a muovere una penna sul tavolo, ancora sconvolto per prima.
-Noi veniamo da Heaventown. Una volta era una città tranquilla e pacifica, niente guerre, niente odio, niente sangue. Un giorno, però, il re morì per via di una grave malattia. Nonostante lo sconforto da parte dell'intero popolo, bisognava comunque eleggere un nuovo re. Si fecero avanti due potenti stregoni: Alyon, una persona spietata che voleva solo il potere, e Balthazar, una persona molto pacifica. Voleva il meglio per il suo popolo. Ovviamente fu scelto quest'ultimo. Alyon si arrabbiò molto.
Decise di vendicarsi, e perciò creò un nuovo mondo, con nuove creature spaventose e pericolose, come vampiri, immortali, mostri e stregoni malvagi. Questo mondo è chiamato Helltown. Dopodiché ha creato un esercito e ha dato inizio a una guerra senza fine.
È durata dieci anni. L'esercito di Alyon si è ritirato. Adesso sta mettendo insieme un nuovo esercito, molto più forte. E si prepara ad una nuova guerra.
A quel tempo si tramandava anche una profezia: sette ragazzi, quattro stregoni, due vampiri fratelli e un medium, affronteranno questa guerra e salveranno Heaventown. Domande?-
-Ci sono stati dei successori o Alyon e Balthazar sono immortali?- chiede Bonnie.
- Balthazar è morto molto tempo fa. Si dice che sia morto per avvelenamento. Sicuramente la sua morte prematura è stata causata da Alyon, morto anch'esso poco tempo dopo. Ma sfortunatamente aveva già avuto un figlio. E lo stesso Balthazar. L'ira di Alyon è stata tramandata di generazione in generazione. Alex è l'ultimo di questa grande stirpe di demoni.- dice guardandomi.
-Quanto tempo abbiamo prima della battaglia?- chiedo.
-Non lo sappiamo. Sappiamo solo che tre giorni prima della battaglia ci verrà dato un segno. Dovrete studiare ogni giorno, conoscere i vostri poteri e imparare ad usarli. Solo così potrete distruggere il mondo creato da Alyon.-
-Un momento!- interviene Laurel -Noi siamo in sei non in sette.-
-Ah già. Manca un vampiro. Per quello che so, i due vampiri della profezia sono fratelli.- dice con molta convinzione.- Shane? Tu hai un fratello?-
Shane guarda mia zia come se nascondesse qualcosa. -Sì, ma non ci parliamo da anni. Non saprei neanche come contattarlo. Anche se sinceramente non ho neanche voglia di vederlo.-
Dev'essere successo qualcosa tra loro.
-Siamo punto a capo- dice Michael.
-No, non lo siamo. Se la profezia dice che siete in sette, vuol dire che tuo fratello tornerà -interviene mia zia.
-Fantastico -dice Shane, seccato. Non vuole vedere suo fratello. Tra di loro sarà successo di sicuro qualcosa, qualcosa di cui non vuole parlarci. Ma prima o poi dovrà farlo. Dobbiamo andare tutti d'accordo se vogliamo vincere la battaglia.
-Ci aiuterai tu a prepararci?-dico, sperando di togliere un po' di quel velo di tensione che ha cominciato ad aleggiare nell'aria.
-Beh, veramente vi aiuterà Miriam e poi avevo pensato di iscrivervi all'Accademia di magia di Heaventown. Io non ho tutte le conoscenze che vi servono per la battaglia e poi ci sono cose che non potete fare qui. Come le lezioni di volo-.
-Le lezioni di volo?!- urliamo all'unisono.
-Sì, volare sulle scope. Per muoversi più facilmente o per gli attacchi dall'alto.-
-Ma come facciamo con la scuola, gli amici, i nostri genitori? Non possiamo mica spiegargli tutta questa storia!-Chiede Laurel.
-Beh, l'unico modo è raccontare tutto. La scuola comincia domani, ma, se non siete convinti, non siete obbligati ad accettare. Vi basta solo sapere che dovrete stare lì e dormire lì finché non iniziano le vacanze estive. A voi la scelta.-
Pochi, ma interminabili, secondi. Tutti pensano a cosa fare. Io non ho niente da perdere. Quindi non sto neanche a pensare.
-Io ci sto- dico con convinzione.
-Anche io- Shane.
-Voi suppongo che ne dobbiate parlare con i vostri genitori-
Gli altri annuiscono.
-Beh, allora stasera me lo farete sapere. Paige, ti conviene andare con loro. E magari anche Shane. Insieme riuscirete a spiegare meglio cosa sta succedendo -.
Ci alziamo da tavola e usciamo di casa, mentre mia zia rimane a casa.
Decidiamo di prendere la metropolitana. Andremo prima a casa di Michael, poi a casa di Bonnie e infine a casa di Laurel e Jason.
Speriamo in bene.

Abbiamo finito il giro. È stata veramente dura.
A casa di Michael il padre si è arrabbiato perché pensava di essere preso in giro. La madre invece difendeva il figlio dicendo che non è colpa sua se lui ha avuto quei poteri.
Alla fine è riuscita a convincere il padre. Quindi Michael viene.
Casa di Bonnie. È stato facile come bere un bicchier d'acqua. I suoi genitori hanno sempre creduto in queste cose, quindi erano stracontenti del fatto che Bonnie fosse una strega. E anche lei viene.
Per Laurel e Jason è stata veramente dura. I loro genitori sono molto protettivi e avevano paura che in quel posto ci fosse gente poco di buono. Poi quando hanno sentito della battaglia che dovranno affrontare, hanno dato di matto. Ho dovuto promettere che starò il più vicino possibile a Laurel e Jason. Che non li lascerò un momento.
E loro si sono rassegnati, vedendo le facce supplicanti dei figli. E anche Jason e Laurel vengono.
Io e Shane li salutiamo e poi lui mi accompagna verso la metro. Sono le sette di sera. Il cielo comincia a oscurarsi.
Sono immersa nei miei pensieri. Ricordo i momenti passati insieme ai miei compagni, alle gite, le interrogazioni andate male mentre gli altri cercavano in tutti i modi di suggerire e quelli interrogati non capivano cosa questi ultimi dicessero.
Poi Shane interrompe questa catena di ricordi.
-Lo so che lo hai capito- dice.
Lo guardo confusa -Cosa?-
-So che hai capito che mio fratello e io abbiamo litigato- la voce è fredda, deve essere successo qualcosa di veramente grave.
-Beh, sì. Era palese-
-E sai perché?-
Scuoto la testa. Non riesco a leggergli i pensieri. E comunque non lo farei mai per una cosa privata come questa.
-Avevo un'amica un paio di anni fa. L'avevo conosciuta durante un campo estivo. Stavamo spesso insieme, uscivamo, giocavamo a calcio o andavamo al cinema. Era la mia migliore amica. Finché Damon non l'ha uccisa.-
-Oddio. Mi dispiace.-
-Lei era umana. Le ha succhiato via la vita, sotto i miei occhi. Da quel giorno non ci siamo più parlati né visti. Lui continuava a dirmi che non voleva ammazzarla. Che aveva fame e lei era lì e che non sapeva fosse mia amica. Non è riuscito a controllarsi. Poi se n'è andato di casa. -
-Mi dispiace davvero tanto.-
Lo guardo. Il suo sguardo è perso nel vuoto, perso in quei terribili ricordi, in quelle immagini che ha visto quel giorno in cui suo fratello ha strappato la vita a quella ragazza.
-Ancora rivanghi nel passato?- una voce dietro di noi. Ci giriamo.
-Ciao fratellino- è un ragazzo alto con la carnagione scura. Ha i capelli lunghi spettinati e castani. Gli occhi sono verdi come quelli di Shane. Deve essere Damon.
- Damon! Che cazzo ci fai qui?-interviene Shane.
-Come cosa ci faccio qui?- dice mentre comincia ad avvicinarsi a noi, con aria maliziosa -Sono venuto a trovarti, da bravo fratello.-
Ora è davanti a noi, mi guarda e sorride.-Piacere Damon, suo fratello.-allunga la mano verso di me.
Nel suo sguardo qualcosa di strano, orribile e allo stesso tempo attraente.
-Non ti conviene stringerle la mano-dice Shane -è una sensitiva.-
-Io non ho niente da nascondere-continua Damon. Mi guarda insistentemente. È bello da far paura. Mi ha lasciato senza fiato.
-Allora- continua Damon -come ti chiami?- mi chiede abbassando la mano. Sorride e i denti bianchissimi brillano alla luce pallida della sera.
- Paige -la mia voce trema. Perché mi fa questo effetto?
Poi abbassa lo sguardo sul mio collo.
-A lei non te lo lascerò fare.- dice Shane, mentre guarda suo fratello in cagnesco. -Non la ucciderai come hai fatto con Mara. -
-Non ne avevo la minima intenzione-continua a guardarmi mentre sorride. -Non potrei mai uccidere una creatura così bella-
Un brivido mi percorre la schiena.
-Domani parti con noi?- chiede Shane.
-Certo, anch'io faccio parte della banda, fratello. Per tua sfortuna.-
Deglutisco, ho paura ma allo stesso tempo mi sento al sicuro, protetta.
-Allora a domani- mi guarda ancora un attimo, prima di girarsi verso Shane -Ciao fratellino.- sorride, e corre via, ad una velocità pazzesca. Sembra che sia scomparso nel nulla. Ma non è scomparsa la mia strana sensazione.
-Tutto bene?- mi chiede Shane, toccandomi la spalla.
Non faccio in tempo a rispondere: una serie di immagini si fa largo nella mia mente. Damon che incontra una ragazza. Alta, capelli ramati, occhi azzurri. Stanno parlando, ma non riesco a sentire cosa si dicono. Damon sorride e la ragazza fa altrettanto. Poi lui si avvicina a lei, la prende per le spalle e le affonda i denti nel collo. La ragazza non ha modo di reagire, così lui la sbatte a terra, soddisfatto del pasto. Si pulisce dal sangue rimasto sulla bocca con le maniche della giacca, proprio mentre arriva Shane. Corre verso il corpo della ragazza esanime. È disperato, comincia a piangere e vedo che urla. Urla contro suo fratello, poi comincia a menarlo. Colpo dopo colpo l'immagine comincia a sbiadire.
Non vedo più niente, solo la strada sfocata. Sto per svenire. Sento in lontananza la voce di Shane che urla il mio nome. Ma ormai ho già chiuso gli occhi e non sento più niente.

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