18.

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"Liam! Liam! Non chiudere gli occhi!" 

Sentiva le persone chiamarlo, il suo nome veniva ripetuto costantemente da sconosciuti. Vedeva delle luci bianche susseguirsi velocemente su un soffitto che non riconosceva e l'aria fredda colpirlo violentemente mentre viaggiava su quella barella. Gli chiedevano di stare sveglio, ma lui riuscì a stento a tirare le labbra in un sorriso derisorio. Era esattamente l'ultima delle cose che avrebbe voluto fare in quel momento, svegliarsi per cosa? Per chi, soprattutto?

Per i compagni di università che a stento lo salutavano all'inizio o alla fine delle lezioni settimanali? Oppure per la famiglia distrutta di cui faceva parte? Un padre in carcere da quando praticamente era nato e una madre che si faceva a pezzi per sostenere tutti economicamente, e lo faceva sentire solo un peso, una bocca in più da sfamare?  E le due sorelle? Che lo vedevano come un estraneo dato che era nato da un padre diverso dal loro? Era il frutto di un amore che non avevano mai voluto accettare, un errore fatale che aveva portato alla luce una nuova vita.

Avrebbe dovuto aggiungere altre pastiglie a quelle che aveva ingerito, magari ora sarebbe già lontano da tutto e tutti, e più vicino a colei che lo faceva sentire bene. Non gli interessava minimamente in quel momento se Liz non lo volesse più vedere, se lo odiava. Voleva aver la certezza di esserle vicino, che in ogni momento avrebbe potuto abbracciarla, stringerla tra le sue braccia, diversamente da come aveva solamente immaginato di poter fare nell'ultimo anno.

E a quel punto si abbandonò a se stesso, ai pensieri, alle speranze. Lentamente chiuse gli occhi e sussurrò un "vado dove qualcuno mi ama, scusate." Ma quella scusa suonò quasi come una liberazione, un'idea pulsante nella sua testa da troppo tempo stava diventando realtà e non si sentiva così orgoglioso di se stesso da tempo. Stava inseguendo i suoi sogni.

Intorno a lui si creò il trambusto più totale, macchinari che suonavano ininterrotti, infermiere che si chiamavano e si davano compiti. Ma le ultime parole lo sollevarono.

"Liam James Payne, decesso alle ore 23.34, venerdì 8 novembre 2015."



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