17.

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Liam era veramente stanco e non parlo fisicamente, anzi stava più che bene sotto quel punto di vista, ma non era lo stesso mentalmente. Era perseguitato da miliardi di pensieri durante le ore odierne e, purtroppo per lui, anche durante la notte. Non chiudeva occhio da un po' indeciso sul da farsi. 

Forse era drastico quello che gli passava per la testa, tanto che solo un vero pazzo avrebbe dato retta alle voci nella sua mente. Ma lui chi era per non definirsi un folle?

Lo era stato per la maggior parte della sua vita, aveva lasciato andare persone per accontentarne altre che ben presto se ne sarebbero andate ognuno per la propria strada, aveva rifiutato occasioni su occasioni per cambiare in meglio, aveva fatto di tutto per diventare chi più odiava. Probabilmente era il suo scopo, odiarsi a tal punto che, invece di fare male solo a se stesso, aveva iniziato a procurarne anche a chi gli stavano accanto e lo amavano. Che fosse troppo cieco per notare tutta quella gente che ci teneva a lui? Si, probabile, ma Liam è solamente umano. Tutti noi talvolta diventiamo egoisti, ci chiudiamo a riccio dimenticandoci del mondo per seguire i nostri ideali, giusti o sbagliati che siano, chi più chi meno. Quando arriviamo al nostro obiettivo però ci ricordiamo di non essere soli, ma inizia ad essere tardi, non tutti restano per sempre.

E forse fu anche per questo motivo che, quando sentì Liz urlargli un "Liam, Fermati!" non l'ascoltò minimamente continuando ad ingerire medicinali su medicinali nell'intento di fermare quel maledetto parlare nella sua testa. Lui aveva una meta in quel momento e lei non l'avrebbe fermato in nessun modo. Ci sarebbe stato qualcuno ad aspettarlo all'arrivo, però?

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