8. - Words.

332 43 9
                                    

Liam, non avere paura, ti prego. Sono Liz, sai, quella che a quanto pare ti fa tanto pena, ora.
Tu non ricordi me tanto bene come io ricordo te, è normale, la tua memoria è andata in frantumi, in minuscoli pezzi, da quel giorno.

Posso dirti io delle cose, delle parole serie rispetto alle tue? Forse non mi avresti amata come tu pensi. Non potresti, tu eri il primo a non farlo. Ma, ripeto, non ricordi e non voglio farti ricordare ora. Non è un mio compito.

Eri il primo a portarmi allo sfinimento, ad annullare le mie forze. Eri il primo ad elencarmi i miei difetti. Eri il primo ad allontanare tutti da me. Sei stato il primo a farmi crollare. Non incolparti, non ti odio, perché dovrei? Mi hai fatto capire molte cose e forse, si, dovrei ringraziarti. Sono veramente strana, ne sono consapevole, nessuno elogerebbe colui che è stato la rovina della propria vita.

Quello in cui vivi tu ora, non era un mondo adatto ad una persona come me. E sai, sono tutti bravi a parlare ora, se capisci.

Parlano. Parlano bene, quasi con occhi pieni di lacrime, mentre ti ricordano, o meglio, ricordano quello che vogliono ricordare. Non diranno mai il male che ti hanno procurato, ma solo il bene che tenderanno a inventare, perchè non c'è mai stato. Liam, ormai l'apparenza va prima di tutto, a quanto pare.

Qui? Qui non è male, sono seria, ma è troppo bianco. Il bianco non mi è mai piaciuto, in realtà. Un colore troppo luminoso, troppo felice, troppo contrario a quella che sono. Dalle nuvole, però, si vede il mondo, quello che mi ha lasciata andar via senza repliche, e si muove velocemente.

Liam, il mondo corre troppo. Sono tutti stressati, affaticati. Ci sono i ragazzi in ritardo rispetto alla campanella di scuola, le madri sono sempre indaffarate mentre si occupano della casa, gli uomini stanno seduti dietro una scrivania a scrivere al loro pc. Ma perché? Perché corriamo se alla fine, il traguardo, è solamente il baratro?

Siamo tutti segnati dalla paura di non essere nessuno, alla fine dei giochi, di essere dimenticati da tutto e tutti, di essere cancellati come il gesso bianco sulla lavagna. Un minuto prima ci sei, è quello dopo non più. Nascono nuove parole, che faranno la stessa fine. È stupido, se ci pensi.

Vogliamo a tutti i costi diventare chi non siamo, per compiacere la società, una società basata sulla falsità e sull'utilizzo di maschere. Forse è questo  che mi ha portata lontana da ciò che non mi apparteneva.

Ogni tanto guarda il cielo, potrei essere lì, sopra di te. Buona notte anche a te, Liam.

Clouds Friends.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora