Capitolo 8

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Nelle ultime due settimane, le mattine di Laura sembravano uscite da una pubblicità: si alzava di buon'ora avvolta dal nuovo e caldo piumone che si era regalata, indossava le morbide ciabattine di pezza e la vestaglia di lino, si preparava una tisana a base di erbe di rooibos e la sorseggiava nella vasca da bagno che emanava profumo di Sali aromatizzati. Infine si vestiva e truccava con molta più attenzione di quanto non facesse prima, e scendeva a occuparsi dei ragazzi, prima di mettersi in macchina e andare all'università.

Si era dimenticata cosa significasse la serenità.

Aveva deciso di migliorare la qualità della sua vita ed aveva stilato una lista delle cose da fare: bere due litri di acqua al giorno, ci stava provando; iscriversi in palestra era fuori discussione, ma aveva comprato i DVD del programma Body Revolution di Jillian Michaels e li seguiva ogni sera, con regolarità; curarsi di più, non che prima non lo facesse, ma un look più sofisticato poteva solo giovarle. Per questo aveva rivoluzionato il suo guardaroba, rinnovandolo da cima a fondo, aveva iniziato a portare i capelli mossi e, giusto per sfizio, si era fatta arrivare dall' America una Lorac Pro e un set di pennelli da trentasei pezzi che si era ripromessa di usare. Alla lista delle cose da fare mancava solo da spuntare Buttarsi a capofitto in una relazione. E a tal proposito si era messa seriamente nei guai!

Si erano baciati. Cioè lei aveva dato lo start, ma era stato reciproco. Eccome se lo era stato, non si poteva stare incollati per un minuto se non c'era collaborazione. Dopo, Marc era semplicemente tornato a casa sua. Laura aveva provato a trovare una giustificazione, ma non era nemmeno brilla, lui non aveva fatto o detto nulla, quindi era solo stata una sua volontà. E non era per niente semplice lavorare accanto a uno che aveva preso a spogliarti con gli occhi. E nemmeno renderti conto che volevi lo facesse non solo nella sua testa. A quel punto era necessario capire se provasse dei sentimenti o fosse solo attrazione fisica, ma, assodato il fatto che Marc fosse lo stesso di sempre e che fosse quasi impossibile per una donna sana di mente non provare attrazione per un uomo con il suo aspetto, e tenuto conto del fatto che lei non fosse una donna sana di mente, un briciolo di sentimenti doveva provarli per forza.

Ma cosa stava aspettando?

Aveva flirtato con lei da quando si erano rincontrati, finalmente lei sembrava cedere e lui non faceva più nulla di concreto!

Non pensava mica che fosse lei a riprendere l'argomento? Aveva già fatto la sua parte, ora il prossimo passo toccava a lui!

Laura terminò un leggero smokey sugli occhi e rimandò il rossetto per dopo colazione, scese al piano di sotto e attraversò la terrazza bagnata dalla pioggia.

I ragazzi iniziavano a spuntare a uno a uno, le facce ancora assonnate mentre sistemavano la tavola. Ritornare alle vecchie abitudini di casa propria doveva aver scatenato la parte capricciosa e infantile di quelle labili giovani menti e, a parte Nicholas che spazzolava la qualunque nel suo piatto, gli altri avevano espressamente chiesto di potersi preparare la colazione da soli. Poteva negare loro il diritto di non arrivare affamati a pranzo perché non avevano mangiato adeguatamente la mattina?

"Non spappolerò una medusa marcia nel mio panino!" stava dicendo Nicholas a Schuyler, tenendosi stretto un piatto che strabordava condimento.

"Ma sono solo semi di chia! Ti fanno bene!" ribatté lei, mostrandogli un bicchiere dove sul fondo giaceva una sostanza nera e gelatinosa.

"Sono vomitevoli, Sky" commentò Caitlin, riempiendo una tazza con del cappuccino fumante.

"Siete prevenuti." Sollevò un bicchiere alto e pieno di un liquido verde. "Almeno il mio frullato di spinaci lo assaggiate?"

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