18. "Just me for you."

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Aprì la porta della casa davanti alla quale mi trovavo una ragazza vestita in nero,con pelle scura,tacchi alti e capelli lunghi neri lisci raccolti in una coda laterale,molto elegante.

Si accese un sorriso nel suo volto appena mi vide,allargando le sue carnose labbra rosa e le sue guancie piene di blush.
Io sorrisi a mia volta.

"Tu devi essere Lauren" parlò la ragazza.
Affermai,sorridendo lateralmente e alzando la testa,ero molto in imbarazzo,nessuno dentro quella casa mi avrebbe conosciuto.

"Lauren?" delle voci dietro le sue spalle iniziarono a ripetere il mio nome,mentre la ragazza di fronte a me le fece zittire facendo segno con la mano sperando che le persone dentro a quella casa rispettassero il comando,mi porse la mano presentandosi e io gliela strinsi.

"Io sono Normani,mi fa piacere che tu sia venuta,accomodati.."

La ragazza sempre sorridente mi fece entrare e subito i miei occhi accolsero il soggiorno con un lungo divano e un tavolino di vetro davanti alla televisione al plasma sul quale erano posati bicchieri vuoti.

Dietro al divano c'era il tavolo e la cucina e le scale che portavano al piano superiore.

Il soggiorno e la cucina erano piene di persone che ballavano accompagnate dalla musica ad alto volume.

Normani mi portò con se tra la folla fino al tavolo della cucina,dove c'erano due ragazze sedute: una ragazza era bassa,con un viso e dei lineamenti dolci e con dei capelli lunghi ondulati,stava parlando con una ragazza che già conoscevo: Dinah.

"Loro sono Ally e Dinah,eravamo impazienti di conoscerti"

"Piacere sono Ally,Camila ci ha parlato molto di te" la ragazza di fianco a Dinah si alzò e mi baciò la guancia.
Lei e Dinah erano davanti a me e Normani era al nostro fianco.

"Sono Dinah,ma già ci conosciamo" mi fece l'occhiolino la ragazza "a proposito, Camila non sa ancora che sei arrivata,è seduta sulle scale,vuoi che ti accompagniamo?" mi chiese,riferendosi alla situazione in cui ero: riuscivo a mala pena a farmi spazio tra la gente e camminare con le stampelle.

L'alta ragazza indicò gli scalini delle scale alla sua sinistra che però io feci fatica a vedere per le troppe persone attorno a noi.

"Penso di riuscirci,grazie" le sorrisi allontanandomi da loro e andando verso le scale lentamente,sorreggendomi alle stampelle.

C'erano ragazzi e ragazze che parlavano,ridevano,bevendo velocemente la bibita nel bicchiere per poi andarne a prenderne ancora,erano tutti entusiasti e felici.

Con le stampelle le persone facevano fatica a non notarmi e mi guardavano facendomi spazio.

Arrivai davanti alle scale che portavano al piano superiore e vidi Camila seduta a parlare con dei ragazzi,ma non li guardai neanche,ero concentrata più sul suo corto vestito blu e sui suoi capelli raccolti in una coda alta.
Non l'avevo mai vista così,era bellissima anche con i capelli raccolti.

Si alzò di scatto e mi diede un dolce bacio sulla guancia che finì subito.

Osservai i suoi occhi cioccolato avvicinarsi e ricambiai il bacio,sorridendo con gli occhi.

Non volevo limitarmi a un bacio sulla guancia quella sera,ed era una cosa che sapevo che anche lei volesse,eravamo due anime vicine,affiatate.

L'altra soglia dell'amore (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora