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Sono bloccata in una stazione di servizio fuori Seattle, non voglio tornare indietro ma devo, devo tornare per dare spiegazioni del tutto lecite a mia zia.
Non so cosa mi sia preso, prendere e scappare... La Isa timorosa si fa vedere quando c'è meno bisogno di lei insomma, bello scherzo che mi ha tirato! Apro il bauletto per vedere se c'è qualche banconota e trovo 10$ , non so da quando siano li ma grazie al cielo li ho lasciati li dentro! Entro nel market della stazione e mi dirigono nel reparto dolci, niente è meglio della cioccolata quando si è depressi. Mi soffermo su una ragazza incappucciata che si infila in tasca un sacchetto di patatine, non è bello che si rubi e l' ho capito a mie spese quindi mi dirigo verso di lei.
<Sai che non è carino rubare?> la ragazza si gira e riesco a vederla in faccia, avrà la mia età circa; hai capelli castani lisci lunghi fino alle spalle, degli occhi color nocciola stupendi. < Sai che non è carino impicciarsi degli affari altrui biondina ?! Smamma!> OK ha un carattere che non mi piace ma d'altronde anche il mio non è perfetto. Non ribatto e lei se ne va con il viso un po' corrugato, noto che esce indisturbata e che il cassiere non si è accorto di nulla, troppo intento a guardare lo schermo del portatile. Sono davanti alla cassa da alcuni secondi e non si è accorto della mia presenza, odio le persone che non fanno il proprio lavoro come si deve!
< Ehm, ha intenzione di servirmi o vuole continuare a fissare il PC?>
< Ehi ragazzina usa un po' di buone maniere capito?>
< Se lei mi servisse magari...>
Il tizio mi serve finalmente, ovviamente non mi degna di uno sguardo e io non intendo parlare... Non ho nulla da dire a riguardo, prima di uscire controllo l' ora e mi accorgo che sono ore che sono fuori, appena tornerò mia zia mi farà il culo doppio me lo sento!
Metto in moto il mio amato pick up e mi immetto nella super strada, decido di accendere un po' di musica  e la prima canzone che esce è nuova non la conosco, però è orecchiabile penso si chiami One call away  non so di chi sia e non voglio approfondire, odio le canzoni d' amore, troppo smielate. Vedo una persona che fa autostop, solitamente non mi fermo ma penso sia una ragazza giovane dall' abbigliamento , aspetta un secondo ma è la stessa ragazza del market! Appena mi fermo vedo che lei si copre la faccia con entrambe le mani facendo fuoriuscire un lamento a dir poco buffo.
< Ti serve un passaggio eh?>
< Dio perché? Preferivo un camionista ubriacone alla santarellina...>
< Beh, io non penso che passino tante macchine da queste parti e a quest' ora dato che sono le 6 di sera ormai quindi hai due opzioni: o vieni con me, la"santarellina", oppure aspetti un camionista ubriacone che ti dia un passaggio.> rimane in silenzio un attimo e si guarda in torno perplessa.
< Ok santarellina accetto il passaggio da te ma scordati che ti paghi il viaggio fino a Seattle ! >
< Non ho intenzione di chiederti soldi ma se vuoi puoi offrirmi una di quelle fantastiche patatine che hai rubato> accenno un sorriso, adoro punzecchiare le persone mamma miaaa!
< Fottiti biondina, non avrai le mie patatine!>
La ragazza sale in macchina e sembra a proprio agio io invece no, un' estranea che ha rubato in un market è in parte a me e potrebbe fare di tutto, Isa che cazzo hai fatto!
Questo silenzio mi uccide, non so quanto resistero' e alla radio non c'è musica decente quindi mi conviene intavolare un discorso per non dovermi sopprimere da sola!
< Allora come ti chiami?>
<Fatti i cazzi tuoi>
<Mmm bel nome devo dire anche se ladruncola ti si addice di più sai?!> Ok questa ragazza mi da sui nervi, la strangoloo!
< Non sei simpatica biondina! > fa una specie di smorfia come per imitare la mia voce ma inutilmente, passano attimi di silenzio e io rinuncio al farle domande.
< mi chiamo Rachel... Tu?>
< Oh... Hai deciso di parlare allora! Io mi chiamo Isabel ma per gli amici Isa>
< Per me va bene Isabel grazie> Quanto è scontrosa, l' ho già detto che non la sopporto? Beh lasciamo stare, sento l' intro di una canzone dei Nirvana e alzo il volume, è la mia canzone preferita: Smells Like teen Spirit.
Passano i minuti e devo dire che il viaggio non è stato del tutto imbarazzante, c'è stato qualche mio accenno ad iniziare la conversazione ma Rachel lo ha sempre respinto; ormai siamo all' entrata di Seattle e io non so dove abita.
<Rachel dove ti devo lasciare?>
<Lasciami pure sulla 3rd strada grazie> non rispondo subito anche perché io devo andare nella sua stessa via e sinceramente penso mi prenda per una stolker.
< Ehm, anche io devo andare li, a quanto pare siamo destinate a incontrarci!>
<Io non vivo li, sono ospite di una mia amica per un po'. >
<Bene, siamo arrivate . Spero di rivederti uno di questi giorni e buona sera?>
<Come sei smielata Isabel, questa è l' ultima volta che ci vediamo. Grazie del passaggio Santarellina> cosi facendo scende dal mio pick up lasciandomi sola con i miei pensieri, ancora una volta. Devo dire che la sua compagnia cominciava a tranquilizzarmi, non so perché ma era rilassante stare in un posto con una persona che non ti può giudicare per quello hai fatto in passato o per come sei, anche se a volte l' avrei strozzata in un certo senso la ringrazio per non avermi abbandonata a me stessa.
Senza rendermene conto sono davanti alla porta di casa di mia zia, il respiro inizia a farsi pesante e penso che non ho il coraggio di aprirla, devo farlo assolutamente anche perché dato che ho avuto la faccia tosta di andarmene devo essere altrettanto forte da affrontare la situazione.
Apro piano la porta e l' unica luce che illumina lo spazio è quella della cucina, inizio a sentirmi tremendamente in colpa per mia zia quando una voce maschile mi fa ricredere.
<Io non sapevo cosa si facesse Isa, non sono mai a casa e di questa cosa ne soffro tantissimo Chelsie ma davvero è cambiata tantissimo. È un paio di mesi che ormai non so cosa le passa per la testa, poi l' ultima che ha combinato è assurda!> Mio padre è qui, è qui a Seattle nella stessa stanza di mia zia e sta raccontando la mia vita a lei... L' unica cosa che fa mia zia è piangere, continua a singhiozzare ininterrottamente e io mi sento tremendamente in colpa ma devo entrare, non posso ascoltare mentre mio padre racconta la mia vita .
<Ti sembra il caso di raccontare i fatti miei in giro? Tu non c'eri in questi mesi e non sai cosa ho passato e l' ultima che ho combinato zia è che mi hanno colto sul fatto mentre rubavo dei vestiti in un centro commerciale! Spero che voi siate contenti ora !> Nessuno si aspettava la mia entrata ad effetto ma dovevo... Alle mie parole si spezza il respiro a mia zia e mio padre sbianca, diciamocielo a lui interessa solo perché potrei infangare la sua reputazione .
<Tesoro, perché non hai risposto alle mie chiamate? Se via di casa da 3 giorni e se Chelsie non mi avesse chiamato stamane per dirmi che eri fuggita io non avrei saputo niente!>
<Tu non sai niente di me, non ti avrei chiamato comunque e sono tornata solo per non fare preoccupare zia Chelsie e per scusarmi  per stamane !>
<Isa smettila di comportarsi cosi ti prego, smettila di farti del male e torna ad essere la persona solare e splendida che eri. Io ti voglio bene e non voglio vederti distruggere pezzo dopo pezzo. Cosa è successo? Cosa ti ha fatto cambiare? Dimmelo e torna in te!>
<l' Isabel che conoscievate è morta mesi fa, quando per sbaglio è entrata a Starbucks e ha visto la donna che l' ha data alla luce sulle gambe di un vecchio pervertito!> detto questo mi giro e vado in camera, ancora una volta distrutta e triste con un solo pensiero che credo mi possa aiutare: farmi male. 

Una Ricerca InfinitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora