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  Mi sembra tutto cosi strano, quindi il mio sogno, il bacio con il ragazzo stupendo e la frase sono veri. C'è un' altra spiegazione plausibile Isa: Joe era talmente ubriaco che si è messo nel letto pensando che io possa essere venuta direttamente con lui. Ook questa è la più probabile.
Riesco a liberarmi dalle sue braccia e da lui ricevo un leggero lamento, dura poco perché subito si gira dall' altra parte continuando a dormire.
Mi giro e lo osservo: è splendido come sempre e devo dire che anche la schiena è bellissima ed è molto muscolosa.
Isa che pensieri fai? Ti ricordo che hai appena rotto con Luca, e vai gia a fare commenti sulla schiena possente,muscolosa e stupenda di questo magnifico esemplare di maschio?!
OK anche la mia coscienza da i numeri, prima mi sgrida e poi fa commenti eccelsi su Joe, siamo messi male! Involontariamente gli angoli della bocca mi si piegano in su.
Devo andarmene di qui, mia zia e mio padre saranno preoccupatissimi per me; non sono tornata a casa per la notte e per quanto possa essere arrabbiata con loro se dovessero incazzarsi gli darei ragione.
Esco dalla camera e riesco a individuare subito l' entrata, procedo a passo svelto verso casa senza fare caso ne al mio stomaco che brontola incessantemente ne al freddo di questa mattina; noto con piacere che il mio pick up è ancora parcheggiato davanti al garage e che nessuno me l' abbia rubato.
Apro la porta di casa e noto con piacere che nessuno è ancora sveglio , questo vuol dire che è presto. Guardo l' ora e noto che sono le 5:30 quindi per i miei è eccessivamente presto, soprattutto per mia zia Chelsie.
Mi dirigo in camera e appena entro noto che il mio cellulare sta squillando, non può essere che una persona e quindi decido finalmente di rispondere.
< Hey>
< Isa finalmente rispondi, è da quando te ne sei andata che provo a chiamarti e tu non hai mai risposto ! Quel messaggio che mi hai mandato cosa significava scusa? Ti avevo appena detto di amarti, e tu mi lasci senza spiegazioni.>
< Luca ascolta, io tengo molto a te è solo che ho capito che in questo momento non ho bisogno di una relazione e non voglio farti star male. Ho risposto solo perché è una cosa che dovevo fare, volevo chiarire per poter pensare a me stessa, perché ora come ora sto una merda e vorrei provare a riprendermi, non arrabbiarti . Posso fare questa cosa solo stando qui da mia zia a Phoenix.>
< Ma io non sono arrabbiato con te, lo sono con me stesso. Io che non mi sono mai accorto della tua sofferenza e non mai cercato di capire il perché del tuo allontanamento... Ti ho lasciato andare senza un aiuto e mi sento una merda credimi. Ero troppo preso dagli studi anche solo per accorgermi dei tuoi rifiuti nell' uscire con me, ma io ti amo Isabel Sheppard e questo non cambierà mai, te lo assicuro e voglio rimediare.>
Resto in silenzio qualche attimo, non so più cosa dire. Luca mi ama veramente ma io non lo amo, non riesco ad amare me stessa e non posso permettere di far cadere lui nel mio limbo di solitudine e sofferenza. Mi sento gli occhi lucidi, non posso piangere mentre parlo al telefono con lui, se ne accorgerebbe.
< Senti Luca mi dispiace... Io ... Io devo andare>
Cosi riattacco. Rimango in silenzio per qualche minuto che mi sembra durare un' eternità.
Devo reagire e non posso farmi abbattere cosi, ho talmente tante cose nella testa a cui pensare che sinceramente penso di scoppiare.
Decido di andare a farmi una doccia rilassante, prendo il necessario e vado in bagno.
Sotto il getto dell' acqua i miei pensieri prendono libero sfogo, e piango. Piango come non avevo mai fatto, piango per Luca , piango perché sto facendo soffrire mio padre, piango perché è l' unica cosa che mi rimane da fare.
Dopo un' ora circa esco e mi sento già meglio, ho gli occhi gonfi dal pianto ma non mi importa; do uno sguardo alle mie braccia, sono tutte rovinate per colpa del dolore che ho provato. Voglio prendere una decisione: non voglio più fare del male a me stessa, voglio smettere di soffrire una volta per tutte.
Voglio smettere di tagliarmi, non è la soluzione giusta e me ne accorgo solo ora però meglio tardi che mai.
Scendo in cucina e mentre sto per aprire il frigo sento suonare il campanello, chi può essere a quest' ora ? Amici di zia Chelsie? Poco probabile che siano cosi mattinieri. Vado ad aprire e davanti mi trovo l' ultima persona che vorrei vedere.
< Cosa ci fai qui? Per di più a dorso nudo>
È fantastico anche la mattina presto, non come te che sembri uno zombie
Smettila, sto cercando di fare la seria.
< Perché te ne sei andata cosi presto stamattina? Non mi hai svegliato.>
< Beh non sapevo neanche se ti fossi ricordato di me dato che sarai stato ubriaco e magari pensavi che fossi tornata a casa con te. Rachel mi ha detto che potevo dormire li, dato che tu non saresti tornato per la notte... A quanto pare si sbagliava. >
Lui mi guarda in silenzio, mi fissa dritto negli occhi... Con i suoi splendidi occhi verdi che ti fanno amare il mondo. Ma cosa sto dicendo?! Splendidi occhi verdi, amare.... Devo smetterla di fissarlo e quindi fisso un punto dietro di lui.
<Isabel, non ero ubriaco ieri sera. Quando ti ho vista nel mio letto stavi piangendo e parlavi nel sonno. Mi sono stretto a te per darti conforto e allora tu mi continuavi a guardare sorridendo e piangendo e io non ce l' ho fatta... Ti ho baciata.>
Ok , sono senza parole. Questa versione non me l' aspettavo; anzi, faceva parte del mio sogno.
Lui mi guarda e io probabilmente sono diventata rossa , non mi era mai capitato di diventare rossa cosi velocemente.
Guardando un punto dietro di lui noto una macchina famigliare, ma non ci do molto peso... Sai in quanti possono avere la stessa macchina?
< Isabel, guardami per favore>
Torno a fissare Joe negli occhi e fa la na cosa che non mi aspetterei mai: mi bacia. Un bacio nel quale io mi lascio travolgere, un bacio che sa di dolore e promesse. Mi sembra strano pensare a promesse parlando con Joe , non lo conosco neanche eppure mi sembra il contrario.
<Isa!>
Il mio momento di benessere viene interrotto da una voce maschile che mi chiama, una voce che purtroppo conosco molto bene.
Mi stacco immediatamente da Joe e mi punto a fissare un Luca particolarmente arrabbiato e con il viso paonazzo; Joe segue il mio sguardo e rimane impassibile.
< È cosi che risolvi i tuoi problemi? Andando a baciare un altro mentre io, solo qualche ora fa ti ho detto di amarti?! Sei cambiata veramente Isabel, vaffanculo.>
Il mondo cade a pezzi, di nuovo. Luca si gira lanciando qualche imprecazione e se ne va, io cerco di seguirlo ma vengo presa per un braccio da joe .
< Spiegami questa storia? Hai il fidanzato e non mi dici niente? Ti lasci baciare e mi prendi per il culo? >
< Senti Joe tra di noi non c'è niente e ora lasciami che devo andare da lui!>
Stringe la presa sul mio braccio e devo dire che fa un po male.
< Mi stai facendo male Joe!>
Involontariamente una lacrima esce e lui non se ne accorge, sembra proprio arrabbiato.
< Volevo provare a farti stare bene Isabel, in qualche modo.>
Sento dei passi dietro di me e nel giro di qualche secondo mi trovo mio padre alle spalle.
<Joe lascia immediatamente mia figlia!>
Joe fa come gli dice mio padre, si guardano in cagnesco. Come fa a sapere come si chiama?
< Joe hai combinato abbastanza non ti pare? Vattene>
<Simon, Simon... Chi di spada ferisce, di spada perisce. Ci vediamo Simon>
Cosi facendo Joe se ne va. Lasciandomi li senza capire cosa stesse succedendo, le lacrime mi coprono il viso e istintivamente mi tuffo tra le braccia di mio padre e lo stringo forte, lui ricambia con altrettanto amore.
< Tesoro, entriamo. Ho bisogno di parlarti.>
<Ok>
Lo seguo in cucina e ci sediamo, spero non voglia parlarmi di quello che è successo prima anche se un po sono curiosa di sapere come mai c'era cosi tanta tensione tra i due. Mi guarda negli occhi, quegli occhi cosi simili ai miei: stessa forma, stesso colore, stesso velo di tristezza che li ricopre.
< Tesoro io è ora che torni a casa, verrai con me?>
< No papà, ho bisogno di starmene lontana per un po. Ti voglio bene, ti ringrazio per esserti preso la briga di venire qui, mi hai dimostrato che ci tieni tanto a me e ora ho capito che tu sei l' unica costante nella mia vita, insieme a quella matta di zia Chelsie ovviamente.>
A entrambi scappa una risata e questo vuol dire che ora siamo entrambi più rilassati.
Mi sembra strano parlare cosi con mio padre, non lo facevo da un po' e sinceramente mi mancava.
< Ok Isabel, puoi rimanere qui tutto il tempo che vuoi, se questo ti può far felice. Se hai bisogno di qualcosa, soldi, vestiti o vuoi tornare dimmelo Ok?>
< Grazie, l' unica cosa che mi servirebbe sono i miei vestiti; appena riesci me li manderesti?>
< Dopo chiamerò Maddy e li faccio preparare e mandare da lei Ok? Io resistero' senza la sua ottima cucina per un giorno>
Dopo questa battuta scoppiamo entrambi a ridere cosi forte che zia Chelsie entra in cucina con la fronte corrucciata.
< Cosa è tutto questo chiasso?! Io ho il mio sonno di bellezza sapete, questo bel visino non si conserva da solo!>
Ci guarda un attimo accigliata ma poi esplode in una fragorosa risata che presto contagia tutti.
< Zia, scusa per come mi sono comportata da quando sono qui. Ho sbagliato e mi dispiace, ma non sono pronta a tornare a casa e vorrei rimanere qui da te.>
< Certo amore, puoi rimanere tutto il tempo che vuoi, per conto mio potresti trasferiti da me. >
Mi sento le lacrime, non posso piangere ancora. Mi alzo e corro ad abbracciarla, rimane un attimo sconvolta dall' atto inaspettato ma poi ricambia e inizia a piangere. Sono fortunata ad avere loro al mio fianco, che dopo tutto quello che è successo mi amano ancora incondizionatamente; sono l' unica costante in questo mondo, le uniche persone che non mi deluderanno mai.
< Scusatemi ma ora ho bisogno di andare a fare un giro, ho bisogno di pensare.>
Mi guardano in silenzio e annuiscono all' unisono. Corro in camera e prendo il portafogli, il cellulare e le cuffiette.
Scendo altrettanto velocemente e saluto entrambi.
<Isa, chiamami quando te la senti Ok? Ci vediamo presto tesoro>
Mi da un bacio sulla fronte che dura qualche istante.
Esco dalla porta e mi dirigo al mio vecchio pick up, lo accendo e metto su il CD dei Blink 182, uno dei miei gruppi preferiti. Non so di preciso dove andare e quindi seguo i cartelli che mi portano su una scogliera. La scogliera più imponente che mi sia mai capitato di vedere, parcheggio e mi dirigo in quel posto che sembra un paradiso isolato da tutto il resto del mondo.
Stendo la coperta e appoggio tutte le mie cose, dovrei chiamare Luca per tentare di chiarire ma ora come ora non me la sento di affrontarlo, come non me la sento di affrontare Joe. Ma cosa pensava lui, che un bacio fosse una promessa d' amore? È capitato... Ok il secondo non è proprio capitato e il problema è che è stato il bacio più bello della mia vita, era vero, come se fosse stato l' ultimo bacio che avrei dato.
Ma io non provo niente per Joe e sopratutto non sono innamorata di lui.
Mi alzo di scatto e vado sulla punta della scogliera, allargo le braccia e riempio i polmoni di aria prima di gridare.
< Io sono libera, e non sono innamorata di Joe! >
Se qualcuno mi sentisse mi prenderebbe per pazza é sicuro. Fatto questo torno sulla coperta e mi stendo con un sorriso compiaciuto, metto le cuffie e mi abbandono alla musica, che mi culla fino a farmi addormentare.  

Quando mi sveglio non so quanto tempo sia passato ma la playlist del mio cellulare è finita da un pò e il sole sta tramontando. E' uno spettacolo stupendo visto da questa scogliera, le sfumature rosse, oro e azzurre si fondono perfettamente con il paesaggio sottostante.

Per quanto possa essere bello questo spettacolo sarebbe meglio tornare a casa, non ho intenzione di far preoccupare Chelsie ulteriormente poi sarebbe anche il caso di provare a chiamare Luca, l' ho lasciato andare senza neanche provare a chiamarlo e ora è giunto il momento di smettere di scappare dalle cose e affrontarle. Se voglio dare una svolta alla mia vita devo cominciare da queste cose: aggiustare il rapporto con Luca in maniera amichevole, parlare a Joe della sua inutile incazzatura di questa mattina e cercare di approfondire il rapporto con Rachel. Salgo in macchina e parto spedita verso casa, dopo circa una mezzoretta arrivo nel parcheggio di casa ma non sono ancora emotivamente pronta per entrare, quindi decido di mettermi nel cassone a prendere un po' di aria fresca della sera per pensare. Il mio sguardo involontariamente si punta verso casa di Joe e scorgo una sagoma che esce dalla porta, noto con piacere che è Rachel e non suo fratello, meno male. Viene verso di me a passo spedito e con un sorriso in faccia, appena mi vede si lancia in un abbraccio e io non posso far altro che ricambiare sorridendo.

<Hei Isa, stavo cercando proprio te...>

<Come mai ?>

< Stephan un mio amico, organizza una festa stasera a casa sua e quindi ho pensato di invitarti, cosi ci saremmo potute divertire e conoscere meglio. Vieni?>

Probabilmente è una buona idea, un pò di musica e alcol non potrà farmi cosi male dopo tutto. Poi sarà un punto da togliere dalla mia lista di cose da fare, ovvero approfondire il rapporto con Rachel.

<Certo vengo, per che ora andiamo?>

<Per le 9.00 sono davanti casa tua, fatti trovare pronta!>

< A stasera >

Entro in casa e non trovo nessuno, la zia deve essere uscita e infatti è cosi, trovo un biglietto sul tavolo con scritto che tornerà molto tardi per colpa di un impegno di lavoro. Meno male, non dovrò darle spiegazioni su come tornerò a casa.

Sono le 8.50 e io sono pronta, spero di essere vestita bene! indosso una gonna nera corta e attillata con un semplice top bianco aperto dietro, i capelli ricadono lisci fin sotto la schiena e a completare il tutto ho truccato semplicemente le labbra con un rossetto color porpora.

Mi trovo in veranda da ben 20 minuti ad aspettare Rachel, menomale dovevo essere io quella puntuale! Stavo per abbattermi e tornare in casa quando lei fa la sua entrata plateale urlando il mio nome con il fiatone .

< Isa! Scusa il ritardo, ma mi sono dimenticata di avvertirti che sono in ritardo sempre di almeno 20 minuti! Mi dispiace tantissimo, ora andiamo prima di perderci la festa!>

Arriviamo a casa di Stephan a piedi e a me inizia ad attorcigliarsi lo stomaco. Forse ho fatto una cazzata a venire, effettivamente non conosco nessuno e mi annoierei meglio che mi dilegui. Rachel si accorge del mio nervosismo perchè mi stringe la mano.

<Isa al mio tre entriamo ok?>

<ok...>

< uno.... due...tre>

La porta davanti a me si apre e quello che mi ritrovo davanti non mi sembra vero.




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