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JOE'S POV
 
Quando stamattina mi sono svegliato ho pensato subito a lei, Isa. Non pensavo che una ragazza tanto carina potesse avere dentro di se un uragano tanto grande e impetuoso. Qui alla festa di Stephan sono già tutti ubriachi e io non sono riuscito a bere neanche una semplice birra, le immagini delle  braccia esili e rovinate di Isabel continuano a tornarmi in testa.  Chissà cosa ha dovuto passare, anche dai suoi occhi lo capisci che è una persona triste, perche non hanno quella scintilla che sembrerebbe dire " nessuno e niente mi feriscono, io amo la vita " .
La prima cosa che mi ha colpito di lei sono stati gli occhi, ieri sera quando l' ho sorpresa in cucina mi sono innamorato; da oggi penso di amare gli occhi verdi.
Mi è venuto mal di testa a pensare a lei, meglio che torni a casa anche se tutti pensano che non rientri per la notte.
<Steph io vado amico, ci vediamo in giro!>
< No dai perché? È ancora per lei?>
Vorrei tanto che si riferisse a Isa ma purtroppo non è lei... La lei in questione è una puttana di prima categoria, il peggio del peggio: Rachel.
Io e lei non siamo fratelli , è stata adottata; lei non si è fatta scappare l' occasione di provarci con me e io come un allocco sono cascato nelle sue grinfie. Siamo usciti insieme per un periodo e nessuno lo sapeva, che scandalo se saltasse fuori che Rachel e Joe Witt erano una coppia, fratello e sorella... Purtroppo nessuno sa che non è cosi.
È finita male, io innamorato e impotente in pubblico, lei una ragazza facile che la da al primo essere che respira. C'è da notare che da qualche mese è cambiata, non ne conosco il motivo ma me lo sento.
<

No amico, non penso più a lei da un po'>
Ed è vero, da un paio di mesi non ci penso , forse perché il college mi tiene impegnato o forse perché doveva finire stop.
< Va bene Joe, ci becchiamo allora.>
Cosi facendo mi tira una pacca sulla spalla che ricambio e me ne esco di casa.
La strada sembra lunga e interminabile e sinceramente spero che Isabel stia bene, prima di uscire l' ho vista correre fuori casa e ho pregato Rachel di andare a controllare che stesse bene; fortunatamente l' ha fatto senza nessuna domanda anche se all' inizio mi sembrava un po scocciata.
Non so cosa mi stia succedendo,  ma sento dei brividi che mi percuotono la schiena ed è strano, fa abbastanza caldo e non sono sudato.
Testardo di un mongolo, lo so io il perché dei tuoi brividi. Sono la tua coscienza e alle cose ci arrivo almeno un anno prima.
Ma ti prego, mi faccio dare del mongolo dalla mia coscienza... Come sono caduto in basso!
È per Isabel Sheppard, quella ragazza che con i suoi occhi ti ha schiaffeggiato deficiente.
Non commento, non può essere.
Mi schiaffeggio  mentalmente e mi accorgo di essere arrivato a casa, è tutto spento ma d'altronde cosa mi aspettavo sono le 3.00 di notte dormiranno beatamente tutti; potrei andare da Chelsie ma ha già abbastanza problemi con sua nipote, non voglio peggiorare.
Entro a tentoni cercando l' interruttore, che finalmente trovo, e mi spoglio rimanendo in boxer dato che non uso pigiami.
Trovo la porta di camera mia chiusa, ricordo di averla lasciata aperta... Mamma o Rachel l' avranno chiusa.
Rimango allibito dallo spettacolo che mi si presenta di fronte: una chiazza di onde sparse sul mio cuscino e questa splendida ragazza che sta piangendo?! Perché piange? Sta mugugnando qualcosa del tipo  lasciami stare, io non ho fatto niente, vai via ti prego.
Mi avvicino e noto che da vicino è ancora più bella, ha le labbra dischiuse e gli occhi umidi. Fa tenerezza e mi smuove tutto un mondo dentro, l' unica cosa che mi viene in mente di fare è mettermi imparte e a lei e stringerla. Apre gli occhi e sorride, non dice niente ma siamo talmente vicini che sento il suo respiro solleticarmi le labbra.
<Giuro che io cercherò di farti star bene Isa, te lo meriti più di tutti .>
Detto questo il suo sorriso si allarga e io non posso fare a meno di lasciarle un dolce e casto bacio, che racchiude tutto il bene che ho provato per lei in un solo giorno, racchiude la certezza che io riuscirò a farla star bene se vuole, che io ci sarò perché credo di essermi innamorato.

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