Sono davanti a uno Steph alquanto sconvolto e non ne conosco molto il motivo, doveva far parte del
piano di Joe per farmi soffrire ma Rachel? È sua sorella cazzo come è possibile una cosa del genere,
un incesto non è il massimo ai nostri tempi, magari nel medioevo... fa impressione soltanto a
pensare una cosa del genere, che schifo sento ancora il vomito che sta per uscire.
'Dai Isa non sconvolgerti per cosi poco, guardi Trono di Spade!'
Si ma quella è una serie tv!
<Isa ascolta, non è come sembra>
<Ma sei fuori Steph?! Io sarò pure ubriaca ma ci arrivo ancora e so perfettamente cosa ho visto, mi
sa che quello fuori sei tu Mr Muscolo!>
So quello che ho visto non sono cieca e non ho le allucinazioni: Joe e Rachel avvinghiati l' uno all'
altro in una stanza da letto al piano di sopra!
<Steph, lo sapevi che avrei visto quello giusto? Sei in combutta con lui per farmi capire che
donnaiolo spavaldo sia!? E Rachel poi, sua sorella... mi ha mentito per tutto questo tempo, sarà solo
una ragazza che abita da lui immagino... >
<Isabel no, ti prego ascolta... Joe...>
<Non mi interessa! Mi hanno preso in giro entrambi e anche tu! Ora vado, non ho intenzione di
rimanere a questa festa un secondo di più! Me ne sono andata da Phoenix per non soffrire, ma ho
fatto uno sbaglio enorme...>
Sono scioccata, appena metto fuori il piede dalla porta una ventata di aria fresca mi viene addosso, è
il massimo e mi serviva proprio. Mi sento ancora su di giri e penso che non sia il caso di tornare a
casa in queste condizioni, mi conviene tornare tra qualche oretta. Non so di preciso dove sto
andando ma a quanto pare la mia coscienza si, ora che metto a fuoco ricordo questo posto, è il parco
vicino a casa di mia zia, bene è un posto familiare.
Mi sdraio sulla panchina e cerco di fare mente locale della serata, le immagini nella mia testa sono
un pochino confuse ma ho un quadro generale: arrivo con Rachel, beviamo, ballo con Cam ma mi
portano via, parlo di Joe e metto letteralmente la lingua in bocca a uno che conosco appena e quel
mongolo di Joe mi fa staccare dandomi della puttana... quando uno arriva a questo punto dice non
potrebbe andare peggio di cosi e invece no! A me è capitato di peggio, ho assistito a un incesto
cazzo... sto messa cosi per quello e non perchè uno degli interessati è Joe, giusto?
'Isa stai cosi per Joe, mongola!'
Ma è impossibile! Ho bisogno di parlare con qualcuno ma non penso che quella persona voglia
parlarmi, tentando la sorte prendo il telefono dalla pochette e lo chiamo... uno squillo, due squilli,
tre squilli , ok non rispon...
<Ciao...>
E' abbastanza incazzato con me e per di più l' ho chiamato nel bel mezzo della notte, povera me!
<Ciao Luca, lo so che è tardi ma tu sei ancora in città?>
<Perchè? Cosa potrebbe mai cambiare a te? Hai gia con chi stare, o si è gia stufato?>
Non è mai stato cosi cattivo nei miei confronti penso che sia veramente incazzato stavolta e ha
ragione, dopo la scena a cui ha assistito non l' ho neanche chiamato per dargli spiegazioni.
<Hai ragione, scusa... E' stato uno sbaglio chiamarti...>
<No dai Isa... scusa è che sono arrabbiato ma non volevo risponderti male di proposito. Comunque
sono ancora a Seattle, volevo venire domani mattina a parlarti a casa di tua zia e ora sono in un
motel poco distante... perchè?>
<Puoi venire al parco dietro casa di mia zia per piacere?>
Le lacrime escono fluenti e non riesco a controllarle, maledette le mie emozioni che mi tradiscono.
<Cosa è successo? Non piangere arrivo subito.>
Attacca. Io rimango sola con il mondo e i miei pensieri che mi distruggono piano piano, inizio a
sentire fresco, non mi sono portata neanche una giacchetta! Mi sento più lucida ora, si vede che gli avvenimenti delle ultime ore mi hanno dato una scossa bella potente, l' opzione sconvolgiamo Isa
dovrebbe essere un ottimo rimedio per ritornare sobrie.
Sono passati ormai venti minuti e vedo dei fari all' ingresso del parco, noto con piacere che è Luca.
Non gli do il tempo di venire li alla panchina da me che gli salto in braccio e inizio a piangere forte,
all'inizio non sa come comportarsi ma poi fa come qualsialtra volta nella quale stavo male, mi
abbraccia e mi accarezza i capelli sussurrandomi parole confortanti.
<Hei piccola, non preoccuparti va tutto bene ora... ci sono qui io>
Mi fa allacciare meglio le gambe e lui si siede sulla panchina con me in braccio, probabilmente gli
sto sporcando tutta la maglietta con il mascara, me ne occuperò dopo.
Dopo lunghi interminabili minuti di silenzio in questa posizione, il mio stomaco decide di dare
segni di vita, facendo ridere entrambi.
<Piccoletta, che ne dici se ce ne andiamo in un fastfood? Ne ho visto uno mentre arrivavo qui al
parco...>
<Ok, va bene... solo perchè Re Stomaco ha deciso che ha bisogno di mangiare, sinceramente è un
po' che non metto niente sotto i denti...>
<Isa... quanto tempo è che non mangi ?>
< Da circa stamattina presto...>
< Assolutamente! Andiamo in quel dannato fastfood prima che tu mi svenga cara!>
Cosi dicendo mi prende di peso e mi carica in macchina, per questa scena mi viene da ridere,
sembra che non sia capace di camminare!
Il viaggio in macchina è silenzioso ma non imbarazzante, la musica ci accompagna fino al
parcheggio; Luca spegne la macchina ma non scende subito, spero non voglia farmi il discorso
adesso, non sono ancora pronta mentalmente.
<Senti Isa, facciamo cosi... mentre mangiamo mi racconti cosa ti è successo in questi ultimi mesi e
soprattutto il perchè di quei segni>
Pensavo non li avesse notati e invece lui ci arriva sempre, cavolo!
<Ok, però adesso entriamo ok?>
<Va bene...>
Ha un' aria stanca e delusa, è tutta colpa mia e di Joe, anzi solo di Joe... se lui non mi avesse baciato
a quest' ora Luca non sarebbe cosi turbato e amareggiato.
Varcando la porta mi si risvegliano i sensi e sul mio viso aleggia un sorriso enorme, anche Luca se
ne accorge e mi prende la mano. È un gesto che non pensavo facesse, l' ho lasciato e ormai io non
provo più quel sentimento che chiamavo amore, ma solamente bene, gli voglio bene come se fosse
il mio migliore amico. Sarà di sicuro un argomento che dobbiamo affrontare. Lui va a ordinare
mentre io vado a prendere il tavolo, mi sto tartassando le mani.. sono troppo agitata! Devo
raccontargli tutto, dall' inizio, mia madre, Jack, i tagli e i furti e anche della festa... non sono
diventata una brava persona e ne sono consapevole ma voglio fare qualsiasi cosa per rimediare e per
non far star male mio padre, sono stata una vera egoista... sono sempre stata concentrata sul mio
dolore da non vedere che stavo facendo soffrire mio padre.
Luca si siede e mi porge un vassoio con dentro un Hamburger , una porzione di patatine, una Cola e
un Gelato , si ricorda perfettamente i miei gusti e soprattutto i miei intrugli!
Mi guarda con un sopracciglio alzato e un sorriso sghembo sulla faccia.
<Scommetto che ora farai quello che penso, vero?>
Lo guardo negli occhi e tiro fuori il miglior sorriso che so fare.
<Ovvio!>
Prendo una patatina fritta, la infilo nel gelato e poi la porto in bocca... è una cosa che faccio da
quando sono piccola, in molti hanno provato a togliermi questa abitudine ma non ci sono mai
riusciti. Luca scoppia in una fragorosa risata e poggia la sua mano sulla mia ritornando serio.
<Senti, parliamo seriamente ora... voglio che tu mi racconti dall' inizio, il giorno che dovevamo
incontrarci a Sturbucks non sei venuta e qualcosa mi dice che ha inizio tutto da li. Cosa è successo
li, Isabel?>
Sentire quelle parole mi fanno male, ho fatto soffrire una persona che mi ama nonostante le mie distanze e il mio egoismo.
<Per prima cosa voglio chiederti scusa Luca, scusa perchè ti ho fatto soffrire inutilmente e non te lo
meritavi, scusa perchè non ti merito e non sarò mai la persona giusta per te. Tu mi sei sempre stato
accanto, in ogni momento che ho passato ma sai quanto possa essere difficile per me aprirmi con
una persona. Anche se ormai sono quattro anni che stiamo insieme non riesco a fidarmi del tutto
delle persone, ci sono cose che non dico per evitare di far star male gli altri e per evitare una brutta
impressione di me.>
<Isa, devi parlare dei tuoi problemi... questa situazione l' avremmo risolta insieme perchè sola non
ce la stai facendo, come vedi, ma insieme avremmo spaccato il mondo! Non voglio vederti soffrire,
perchè se stai male tu sto male io... ora ti prego spiegami perchè sei diventata questa! >
E cosi comincio il mio lungo discorso spiegandogli tutto: dal giorno a Sturbucks all' accaduto al
centro commerciale, fino ad arrivare alla festa, senza ovviamente parlare dei miei presunti
sentimenti per Joe e della notte passata con lui.
Passiamo vari minuti in silenzio, non ho intenzione di riempire questo vuoto che si è creato... Luca
ha un' espressione circospetta mentre mi osserva bere l' ultimo sorso della mia Cola.
<Ok Isa... mi sento un completo idiota... non mi sono mai accorto di tutto questo eppure ci
vedevamo tutti i giorni, come è possibile?>
<Sono molto brava a nascondere il dolore, mi ci è voluto tempo ma ce l' ho fatta>
Guardo l' ora e noto che sono ormai le 4.00 di mattina, magari se Luca venisse a dormire da me mi
sentirei più tranquilla, non è la prima volta che succede eppure non siamo mai arrivati a quel punto
della relazione, io non mi sentivo pronta e lui non voleva spingere sulla questione. Prima devo
chiedere se la nostra relazione è chiara, nel senso che voglio che rimaniamo amici... ottimi amici.
<Ehm... senti Luca... volevo chiederti se avevi domande>
<Su cosa?>
<Su di noi, sulla nostra relazione... insomma voglio che rimaniamo ottimi amici e sai dato che
volevo chiederti di venire a dormire con me avevo bisogno di mettere in chiaro queste cose. Tutto
qui>
L' espressione sul suo viso non è delle migliori, ma sembra che sia d' accordo con me.
<Si Isa, ci vorrà del tempo perchè mi abitui a rimanerti amico, ma è il minimo che io possa fare e se
sono in questa situazione me lo merito. Se a te non crea problemi questa situazione accetto l' offerta
di poter dormire con te un' ultima volta.>
E con un sorriso entrambi stampato in faccia usciamo dal locale e ci dirigiamo alla macchina.
Durante il viaggio cantiamo ogni canzone che viene proposta in radio ma l' abbassiamo quando
arriviamo davanti a casa di mia zia, Luca è gia stato qui con me un paio di volte durante alcune
feste quindi sapeva perfettamente dove venire a cercarmi. Entriamo in casa in un silenzio tombale,
per paura di svegliare Chelsie e ci dirigiamo in camera mia chiudendo piano la porta.
<Senti, penso non sia il caso di dormire insieme... mia zia potrebbe pensare male e sai come la
pensa su queste cose...>
<Certo, lo so tranquilla... l' ultima volta voleva chiudermi a chiave nella stanza! Ahah>
E' vero, al ricordo mi viene ancora di ridere.
<Beh allora buona notte piccoletta, ci vediamo domani mattina...>
<Ok, buona notte Luca, grazie ancora...>
Prima di uscire dalla camera mi stringe in un abbraccio caldo e pieno di ricordi, lo lascio fare... sa
che sarà l' ultimo cosi intimo quindi ricambio con la stessa intensità. Prima di staccarci mi lascia
una scia di baci che partono dal lobo e arrivano alla clavicola, sa che è il mio punto debole! Non so
perchè ma glielo lascio fare, questo è proprio il contrario di rimanere amici ma che ci posso fare?!
Sento che sta succhiando sul collo, indi mi starà di sicuro marchiando e questa cosa devo dire che
mi piace... l'unica pecca? Non mi da le farfalle, non sento il vuoto o non provo la pelle d'oca che
sento invece quando il corpo di Joe è a pochi metri da me. Apro gli occhi, che non mi ero accorta di
aver chiuso, e vedo quelli di Joe, due immensi prati. Mi stacco immediatamente e mi riscuoto
notando con dispiacere che davanti a me ho solo un Luca depresso ed eccitato.
<Scusa Isa, mi sono fatto prendere dal momento... notte>
<Tranquillo, siamo in due allora.>
Così facendo esce dalla mia camera chiudendo la porta molto leggermente. Che cosa mi sta
succedendo? Perchè mi sono immaginata Joe?
'Tesoro, lo sai il perchè'
Non è vero, non provo niente io!
'Sicura zuccona?!'
Molto sicura... ora non rompere e vai a letto.
Mi chiudo in bagno e faccio una doccia, è la cosa più bella della giornata: una bella doccia calda e
vaporosa. È veramente tardi, è mattina direi, sono le 5.15 e io vado a letto ora, bella merda!
Morfeo mi accoglie tra le sue braccia molto velocemente, con un sonno privo di sogni.
Vengo svegliata molto bruscamente, sento mia zia urlarmi addosso ma sinceramente non so cosa
stia dicendo.
<Isa!? Alzati e ascoltami!>
<Che cosa è successo?!>
<Chi è il ragazzo nella camera degli ospiti? Non è Joe, lui lascia sempre le scarpe in giro... quindi
presumo sia amico tuo, chi è?>
Ancora Joe, salta sempre fuori...
<E' Luca zia... ieri sera ci siamo visti e gli ho chiesto di venire a dormire qui, a quanto vedi è in un'
altra stanza quindi non abbiamo fa...>
<Cosa è quel coso …. viola sul collo? Avete fatto qualcosa... non voglio i particolari, sono pur
sempre tua zia!>
Le compare subito un sorriso sghembo sulla faccia ed entrambe scoppiamo a ridere. La porta si apre
di scatto ed entra Luca abbastanza assonnato e … in boxer. Spiegatemi perchè i ragazzi non si
mettono un paio di pantaloni per dormire!
'Perchè devono farsi ammirare!'
Punto a tuo favore coscienza!
Mia zia è rimasta a fissarlo in completa adorazione, ok non è più il mio ragazzo ma Dio ti prego!
<Buongiorno ragazze... ho interrotto qualcosa?>
<No tranquillo Luca, mene stavo andando... cosi potete parlare... in privacy...>
Chelsie si alza dal letto e si avvicina alla porta, prima di andarsene il suo sguardo saetta da me a
Luca per poi fermarsi completamente su di lui.
<Luca... la prossima volta fallo in posti che non si vedono per piacere! Byeee !>
Non ci credo, l' ha detto veramente! Luca diventa di mille colori e si copre la faccia con le mani... è
bellissimo anche di mattina e soprattutto è stupendo quando è in imbarazzo.
<Ehm Isa... scusa per quel succhiotto. Non voglio rovinare in partenza il nostro rapporto d'
amicizia, ci tengo davvero tanto...>
<Non preoccuparti, da oggi cercheremo di diventare ottimi amici! Parola di Sheppard!>
Detto questo scoppiamo in una fragorosa risata seguita da qualche istante di silenzio. Il primo a
spezzare il silenzio è lui.
<Che ne dici se oggi facciamo una giornata al centro commerciale? Solo io e te... andiamo in giro
per negozi, a mangiare qualcosa e andiamo a visitare Seattle? Solo se ti va ovviamente, non voglio
spingerti a fare cose che non vuoi...>
<Va benissimo Luca... non agitarti, sono cose che due ottimi amici fanno di continuo... mi preparo ,
facciamo una buona colazione e poi andiamo ok? E poi mi serve staccare un po'.>
<Perfetto... a dopo piccoletta.>
Luca esce dalla camera tutto agitato e felice. Bene le cose sulla mia lista buona si stanno
accorciando , l' unica cosa che mi manca è sistemare le cose con Joe Witt... ah no dimenticavo, la
questione Rachel è chiusa, mi ha solo usata e non ho intenzione di avere niente a che fare con lei,
mai più.
Mi alzo un po' controvoglia dal letto e vado a lavarmi, decido di vestirmi casual: un paio di jeans
skinny, una maglietta manica a tre quarti nera e le Dottor Martines il tutto completato da una treccia
laterale. Il complesso non è male, se non fosse per le occhiaie enormi che ho, al diavolo l' idea di non truccarmi... sembro un cazzo di zombie! Correttore , fondotinta, mascara , matita ed et voilà!
'Uno splendore mia cara...'
Non voglio la tua opinione!
Scendo velocemente le scale e sia mia zia che Luca sono gia seduti al tavolo con una tazza di caffe
in mano, come al mio solito ci impiego troppo!
<Finalmente cara, pensavo che fossi morta...>
<Ci impiego semplicemente troppo zia... Luca scusa il ritardo...>
<Tranquilla piccoletta, stavo parlando un po' con tua zia...>
<Esatto, gli spiegavo che se vuole andare fino in fondo con te dovete usare il preservativo... non
voglio avere nipoti ora...>
Luca quasi si strozza con il caffe e diventa tutto rosso in viso, la mia espressione non è migliore...
ma che discorsi sono, meglio chiarire la situazione subito.
<Zia! Ma che discorsi sono!? Chiariamo subito... io e Luca non stiamo più insieme, abbiamo deciso
che è meglio rimanere ottimi amici, quindi basta questi discorsi e non traumatizzarmelo!>
<Ahhhhh.. scusa Luca, Isa potevi avvisarmi prima che facessi questa figura ...>
Luca scoppia a ridere, ed è una risata genuina, naturale, la più bella che gli abbia sentito fare in
quattro anni. Questa amicizia andrà bene, me lo sento. Senza perdere tempo salutiamo Chelsie e ce
ne andiamo, decidiamo di prendere il mio pick up e lo guido io ovviamente, nessuno tranne me lo
può guidare... è off limits.
<Andiamo per prima al centro commerciale?>
<Andata per il centro commerciale ! Shopping terapeutico, stiamo arrivando!>
Passiamo una bellissima giornata , abbiamo riso come due scemi e abbiamo anche fatto un'
abbuffata di gelato, ovviamente ha vinto lui, e abbiamo fatto tantissimo shopping. Devo dire che
Luca si è rivelato un ottimo amico, abbiamo parlato di tutto quello che ci passava per la testa, del
college, l' idea di riprovare a cominciare danza qui a Seattle e di allungare la mia permanenza
trovandomi un lavoro... non ho intenzione di tornare a Phoenix e me ne accorgo solo ora, voglio
vivere qui a Seattle e crearmi una nuova vita, sarà dura per mio padre ma ne ho bisogno e so che lui
mi appoggerà, in quanto a mia zia mi ospiterà fin quando non avrò soldi a sufficienza per un piccolo
appartamento... non voglio che mio padre mi mantenga a vita.
Siamo appena arrivati nel vialetto di casa e sento come un senso di vuoto farsi strada in me, è
passata troppo in fretta questa giornata e domani Luca tornerà a casa sua... chiedergli di restare è da
completa egoista, non posso farglielo.
<Beh, direi che è ora di andare... ci vediamo domani prima che parta... va bene?>
<Va benissimo, è stata una giornata bellissima. Grazie davvero Luca>
Detto questo ci abbracciamo e ci mettiamo d' accordo per l' indomani. Appena entro saluto mia zia
che è sul divano e mi avvio in camera per lavarmi. Sono arrivata per l' ora di cena quindi
mangeremo insieme, è tanto che non facciamo un pasto insieme.
Nel buttarmi in doccia tutta la tensione del giorno prima mi assale, Rachel non mi ha ancora
chiamata e Joe non si è fatto vivo ma con tutte le probabilità non lo farà... l' unica cosa positiva è
che ho mandato all' aria il piano di provare a portarmi a letto e ne sono soddisfatta. Pensavo che
Rachel fosse mia amica, anche se abbiamo iniziato con il piede sbagliato dopo abbiamo legato,
grazie a Joe che le ha chiesto di venire a cercarmi. È sempre in mezzo quel maledetto ragazzo.
Non voglio più pensarci, ma inconsciamente ho iniziato a piangere, le lacrime si mescolano all'
acqua della doccia ma lo so che i miei occhi quando uscirò saranno rossi e gonfi, sono stufa di
soffrire e di stare male, finirà mai un giorno tutto questo? Sono migliorata però, non ho intenzione
di affrontare i problemi come qualche giorno fa, tagliandomi e facendomi male, voglio affrontarli di
petto e parlando con le persone, combattendo per ottenere la mia felicità. Un giorno ce la farò e
troverò la felicità che mi spetta.
Esco dalla doccia e mi metto il mio pigiama con i pulcini, me lo ha regalato Luca al mio
compleanno l' anno scorso, accidenti tra poco è il mio compleanno!
Scendo giu per poi mettermi a tavola con mia zia, che devo dire stasera è molto silenziosa e ha una
strana espressione, sembra preoccupata. <Isa, ho bisogno di parlarti... avevo intenzione di farlo stamattina, ma te ne sei andata giustamanete,
con Luca. Voglio che tu mi dica come ti senti, realmente... ma prima di questo devo chiederti scusa
per lo schiaffo, non volevo solo che ero scioccata e delusa da te... non pensavo che tu stessi cosi
male da farti quei tagli. Sai perfettamente che avresti potuto parlarmene anche se nell' ultimo
periodo parliamo poco e ci vediamo raramente.>
<Senti zia...>
<No lasciami finire, ti prego... >
<Ok... va bene>
<Grazie. Ti voglio bene come fossi figlia mia e questo non cambierà. So che anche tu mi vuoi un
bene immenso e nessuna delle due può negare che non ci sia un rapporto spettacolare tra di noi. Ci
siamo sempre dette tutto, sono rimasta sconvolta quando ho saputo che hai abbandonato la danza, è
il tuo sogno, danzi da quando ne hai memoria e questa è sempre stata una cosa che ti ha fatto star
bene, perchè hai smesso? Non voglio che tu soffra, voglio solo cercare di aiutarti a star meglio, se ci
riesco.>
Iniziano a uscire delle lacrime a mia zia e il mio stomaco si stringe, ho fatto soffrire un' altra
persona per il mio egoismo. Mia zia sarà l' ultima persona che farò soffrire, promesso.
<Zia, non piangere... mi dispiace per averti fatto soffrire in questo periodo, sono stata troppo
impegnata a impormi di star male che non mi sono accorta di star facendo soffrire le persone che
più amo, te, papà e Luca. Mi dispiace così tanto... in quanto la danza ho smesso quando ho iniziato
a farmi questi...>
Mi indico le braccia ricoperte di tagli.
<Ho smesso perchè non sopportavo più le altre ragazze che continuavano a spettegolare su di me, e
non sopportavo di fare pena agli altri e poi ho cominciato a frequentare brutti giri e non cera posto
per i sogni li... ma ora voglio rifarmi una vita, con il tuo permesso voglio chiederti di ospitarmi fin
quando non troverò un lavoro e avrò abbastanza soldi per trovare un appartamento qui vicino alla
Seattle University, cosi che l' anno prossimo ricomincio il college. Voglio dimostrare di essere forte
ma ci vorrà del tempo, e l' aiuto tuo e di papà.>
<Oh tesoro, certo... ti darò tutto l' appoggio di cui hai bisogno! Tuo padre sarà d' accordo non
preoccuparti, gli basta sapere che tu stai bene...>
Detto questo ci alziamo e ci abbracciamo scoppiando a piangere insieme, rimaniamo cosi per
qualche minuto, la prima a spezzare il silenzio è lei.
<Cosa ne dici se stasera rimaniamo insieme sul divano a guardarci un bel film? Io e te come hai
vecchi tempi...>
<Ci sto.... grazie>
<Ma di che tesoro, vai a scegliere il film io nel frattempo pulisco la cucina. >
Mi dirigo in salotto per scegliere un film e mi trovo Gru che dorme beatamente sul tappeto davanti
al divano, sono stata talmente presa che non ho neanche trovato il tempo per fargli le coccole.
Non saprei proprio che film guardare, partiamo dal genere: horror. Perfetto , io li amo gli horror.
'Si e poi ti caghi in mano a girare per casa al buio. Dai Rambo!'
Ma come?! Io sono una persona che gli horror li digerisce, comunque... non so che film scegliere,
sono indecisa tra “Venerdi 13”, un classico, oppure “The Galloway” , è uscito l' anno scorso e io l'
ho visto al cinema ma mia zia non penso.
La mia scelta del film viene interrotta dal campanello, chi sarà a quest' ora? Spero ne Rachel ne
Joe... niente deve rovinare la mia unica giornata perfetta dopo tanto tempo.
<Zia vado io>
Apro la porta e me ne pento immediatamente.
<Che vuoi?>
<Post-sbronza? Comunque buona sera Isa. Scusa se per tutto il giorno non mi sono fatta sentire ma i
miei genitori dopo come sono tornata ieri sera mi hanno severamente vietato di uscire, ora sono qui
in incognito.>
Io la guardo con fare annoiato... pensa veramente che io mi beva questa storia? Sarà stata troppo
impegnata a stare dietro al suo “fratellone” per preoccuparsi di aver ferito una sua “amica”.
<Quindi? A me non importa, per conto mio puoi pure tornartene a casa>
<Hei mi spieghi che ti ho fatto? Se è perchè ieri sono sparita ho avuto un contrattempo, pensavo di
trovarti lanciata nella festa con Cam al mio ritorno...>
Che schifo giuro...
<Il tuo contrattempo per caso si chiama Joe Witt? Scommetto che non ti è bastata una scopata,
volevi ferirmi per bene, sapevi che avrei visto.>
Rachel ha un' espressione ferita.... ma come? Dovrei essere io quella tradita non lei.
<Senti Isa...non è come pensi...>
<Mi hai tradita, mi hai detto quelle cose su Joe perchè cosi poi lo avresti avuto tutto per te. Sai una
cosa? A me non importa di lui e tanto meno di te, pensavo fossimo diventate amiche.>
<No Isabel, io sono tua amica. Non è come sembra, io non sono la vera sorella di Joe... sono stata
adottata e l' anno scorso io e Joe abbiamo avuto una relazione nascosta, stavamo bene insieme ma
non è durata per colpa mia. Non so neanche io il perchè di quello che è accaduto ieri sera, ero
ubriaca e sinceramente Joe mi aveva espressamente detto che ormai non gli facevo più effetto e io
volevo accertarmene. Lo so, è da stronza ma ieri sera ne io ne lui eravamo sani e lui diceva cose
senza senso. Scusami se ti ho fatto star male.>
Le lacrime le rigano le guance, anche io sto piangendo. Mi sento tradita e ferita, è stata adottata...
non me l' ha mai detto e se non fosse successo questo non lo avrei mai saputo. Lei mi sta solo
usando... non posso e non voglio perdonarla e non voglio più avere niente a che fare ne con lei ne
con Joe.
<Non mi interessa la tua storia Rachel. Mi hai tradita e usata. Non pensavo che tu ne fossi capace, a
quanto pare mi sbagliavo. Non ti voglio più vedere.>
Lei inizia a singhiozzare più forte e si copre la faccia con entrambe le mani.
<Ti prego Isabel... Perdonami... io mi sono affezionata>
Per non sentire altro le sbatto la porta in faccia e mi lascio cadere per terra, mi porto le ginocchia al
petto e inizio a piangere, un pianto silenzioso che non da fastidio.
<Tesoro chi … cosa ti è successo Isa?>
Mi asciugo velocemente le lacrime e mi alzo in piedi, sono stufa di farmi vedere in questo stato da
Chelsie.
<Nessuno zia, tranquilla. Ho... ho scelto il film, per te va bene The Galloway?>
Chelsie mi guarda perplessa ma annuisce mestamente. Entrambe ci mettiamo sul divano e inizia il
film, la parte iniziale è noiosa... come tutti i film daltronde.
Continuo a sentir pizzicare gli occhi e alla fine cedo, lascio andare le lacrime … tutte fino allo
sfinimento. Mia zia rimane in silenzio e mi abbraccia mentre io cado in un sonno profondo pieno di
Rachel e Joe che si prendono gioco di me.
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Una Ricerca Infinita
Teen Fiction" Quando scopri che tutto ciò a cui credi è una menzogna , il mondo ti cade addosso " Isa sarà in grado di risalire il fondo facendosi aiutare dai suoi amici oppure cadrà nel baratro un' altra volta? Farsi aiutare non è mai semplice, ma una persona...