JOE'S POV
Mi sveglio grazie al sole che entra dalle tende, devo aver dormito parecchio cavolo. Guardo l' orologio e le lancette segnano le due del pomeriggio, sento un gran male alla testa e vado verso il bagno a prendere una aspirina. Sono ancora talmente incazzato per ieri sera... subito dopo aver avuto quella discussione con Izzy me ne sono andato dalla festa, mi sento una vera merda ad averle detto quelle cose, e sono pienamente consapevole del fatto che non siano vere ma mi da troppo fastidio che abbia baciato Cam. Non è un ragazzo che fa per lei, lo conosco fin troppo bene e la userebbe e basta mentre lei non si merita una cosa del genere; si meriterebbe uno come me, io la saprei rendere felice sempre e farla ridere, lui invece le darebbe solo qualche istante di piacere prima della catastrofe.
Mi guardo allo specchio e devo dire che oggi sono proprio brutto, ho due occhiaie ben marcate e gli occhi sono un po' arrossati. Bevo la mia aspirina sperando che il tamburellare nella mia testa finisca, ho bisogno di sentire Steph per sapere il proseguimento della serata e se Isabel dopo è tornata da lui.
'Ovvio che sarà tornata da lui, dopo il modo in cui l'hai trattata'
Ma no, non sarà andata da lui e smettila di ricordarmi il modo in cui mi sono comportato, so che sono stato una merda!.
'Almeno lo sai...'
Prendo il telefono e la prima cosa che noto sono le 10 chiamate di Steph, penso che non mi abbia mai chiamato così tante volte neanche quando alle medie era uscito con la sua prima ragazza; premo il tasto richiama e aspetto che risponda.
<Hei Steph, scusa se...>
<Brutto idiota che non sei altro, non capisci proprio niente. Hai detto che non l' avresti più fatto.>
Ma che cazzo?!
<Ma Steph ti senti bene? Guarda non so che cosa sia successo ma ti devo parlare...>
<Muovi il tuo culo e arriva alla caffetteria dietro casa tua in 10 minuti. Ciao.>
Detto questo riattacca. Ok non sto capendo niente, io non ho fatto niente di male... almeno penso.
Mi vesto velocemente e in un attimo sono fuori di casa, non vedo il pick-up di Isabel e devo ammettere che sono molto tentato di andarle a suonare il campanello ma non posso, non sono nessuno per lei. In un tempo record arrivo alla caffetteria, se non sei del posto fai fatica a trovarla perchè è tra due palazzi ed è fatto in mattoni. Appena entro noto subito Steph seduto a un tavolino in disparte, ha la faccia corrucciata ed è concentrato a guardare il telefono; non so di preciso cosa ho combinato e ieri sera non ero neanche ubriaco dunque sono cosciente di tutto ciò che ho fatto, e me ne pento cazzo. Mi siedo di fronte a lui e solo ora si accorge di me.
<Hei amico, mi spieghi che cosa sta succedendo?>
<Me lo chiedi anche? Penso di non aver mai visto una persona talmente sconvolta e non posso capacitarmi di come tu abbia potuto farle una cosa del genere...>
Si sta riferendo a Isabel, porca merda.
<Senti mi spiace, lo so che non dovevo farlo ma è stato più forte di me. Mi si è annebbiata la vista quando l'ho vista comportarsi in quel modo.>
<Cosa stava facendo scusa? Sei tu che hai sbagliato non lei.>
<Ma ti sembra normale ? La stai difendendo? Si comporta come una gatta morta e ti lamenti con me per quello che le ho detto? Dopo che sai quanto tengo a lei.>
<Joe ma cosa stai dicendo? Mi hai detto qualche giorno fa che non ti importava più di Rachel.>
<Rachel? Cosa centra lei scusa?>
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Una Ricerca Infinita
Teen Fiction" Quando scopri che tutto ciò a cui credi è una menzogna , il mondo ti cade addosso " Isa sarà in grado di risalire il fondo facendosi aiutare dai suoi amici oppure cadrà nel baratro un' altra volta? Farsi aiutare non è mai semplice, ma una persona...