Chad mi guarda e si avvicina. «Si, Abbie.» mi dice.
Io lo guardo «Ma di che droga ti fai? Ma davvero vuoi farmi credere che tu possa provare qualcosa per me? Tu?» gli dico.
Lui si rabbuia ma risponde «Si, Abbie. Non sto scherzando.»
Mi metto a ridere e vado via, salgo in macchina e torno a casa. Al diavolo la scuola. Al diavolo Chad.
Mi sta facendo ammattire. Mi odia ma ora crede di provare qualcosa, ma che problemi ha?
'E se stesse dicendo la verità?" Mi dice la mia coscienza.
Impossibile, non può essere così.
Tornando a casa mi chiama Bonnie dicendomi che quella sera ci sarebbe stata in altra festa, io rifiuto. Non ho voglia di andarci.
Finiamo di parlare, stacco la chiamata e vado a farmi una doccia. Prima guardò l'orologio e noto che sono già le 5. Come passa veloce il tempo.
Mentre mi lavo penso alle parole che mi ha detto Chad. Non posso crederci. È solo un ragazzo montato dalla testa fino ai piedi.
Papà mi diceva sempre di non giudicare un libro dalla copertina. Chissà se aveva ragione.
Finisco di lavarmi, asciugo i capelli e vado in camera, mi sdraio e mi metto un po a leggere.
Dopo un po, guardo l'orologio e sono già le nove.
Sento picchiettare alla finestra, la apro e vedo Chad. «Che ci fai tu qui? Non dovresti essere alla festa?» gli dico.
Lui sospira «Quante domande! Mi scocciava la festa, sapevo che eri rimasta a casa quindi ho deciso di passare la serata con te anziché alla festa» mi dice.
«E Lola?» gli domando.
«Ma chi se ne fotte di Lola. Allora, mi fai entrare?fa freddo sai.» mi chiede
Bhe si, siamo a febbraio, fa davvero freddo.
«Si, arrivo» scendo e vado ad aprirgli.
Lui mi guarda e mi squadra dalla testa fino ai piedi, forse perché ho solo una maglia indosso, abbastanza lunga che mi arriva fin sopra le ginocchia.
«Bhe? Entri?» gli chiedo.
«si.. Scusa» mi dice, ed entra.
Si siede sul divano e gli chiedo «Vuoi qualcosa da bere?»
«No, grazie.» dice.
Ma gli porto comunque un po di cioccolata calda.
Lui mi guarda e io sorrido.
Ho fatto uno chignon casalingo e sono senza trucco, non so cosa possa pensare di me!
«Tieni e bevilo!» gli dico
«Oltre curiosa sei anche testarda» dice.
«Si, Chad. Ora però bevilo, fa freddo» e sorrido.
Finito la cioccolata, porto le tazze in cucina e li metto dentro la lavastoviglie per poi tornare da lui.
«Senti, per oggi..» dice ma io lo interrompo.
«Non fa nulla, non voglio pensarci.» dico, sorridendo.
«No, mi dispiace per quella brutta figura ma, tutto ciò che ho detto quando eravamo da soli, lo penso davvero» dice.
Mi sembra così sincero. «Ah sì?» gli domando.
«Si, Abbie.» mi risponde.
«sSei lunatico. Un giorno sei in un modo, un altro giorno sei in un modo. Non ti capisco.» gli dico.
Ed è vero, è così lunatico. Sembra bipolare, due Chad diversi. Perché vergognarsi di me? Perché avevo la madre ubriacona e drogata? O per cosa?
Mi faccio così domande che mi fa male la testa.
«Lo so, sono così, io. E il mio carattere. Ma abbie, credimi. Sono sincero.» mi dice.
«Okay. Dimostramelo.» gli dico.
Si, deve dimostrarmelo se davvero è come dice lui.
«Cosa? E come dovrei?» mi chiede.
Io lo guardo e sorrido «Mi devi trattare bene anche quando ci sono i tuoi amici. Come mi stai trattando adesso.» gli dico.
Lui si alza di scatto «Sei idiota? No. Non potrei mai farlo!» mi dice.
Io lo guardo e mi metto le gambe incrociate sul divano «Bhe allora non ti credo. Di cosa dovresti vergognarti poi? Per il mio passato?»
«No, non è per questo. Io faccio così, sono fatto così. Per questo dovresti starmi lontano.» mi dice e si risiede.
«Fammi capire, hai una piccola cotta per me è non puoi trattarmi normalmente davanti i tuoi amici?non capisco.» gli dico guardandolo negli occhi.
Non lo capisco, non lo capirò mai sto ragazzo.
Lui sospira «Non lo capisco nemmeno io. È solo che devo..» lo interrompo.
«Devi essere quello duro davanti ai tuoi amici. Ma non puoi trattarmi così male. E poi Lola? Non..» mi interrompe lui stavolta.
«Di Lola non mi importa proprio nulla.» mi dice in tono arrabbiato.
«E allora qual'e il problema?!» sto iniziando ad urlare.
«Non lo capisco, mi dici che mi vuoi ma non puoi, ma perché? Per la tua reputazione? Che senso ha?!non..» all'improvviso sento le sue labbra sulle mie.
Inizia a baciarmi e senza rendermene conto lo sto baciando anch'io, entra la lingua dentro la mia bocca.
Ha il gusto della cioccolata di prima.
Sa baciare bene.
Continuiamo a baciarci fino a staccarci senza fiato, ci guardiamo negli occhi e ansimiamo insieme.
«Mi stai incasinando la vita.» mi dice e sorride.

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Stay with me.
ChickLitSalve, questa è la mia prima storia, cercherò di farvi emozionare, di farvi ridere e di farvi arrabbiare. Insomma, vi farò entrare dentro questa storia così tanto da non riuscirne più ad uscire! Lei è Abbie, una ragazza di 20 anni molto timida, sem...