Chapter 11

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Rachel pov's

Why did you say what you said?

«Harry...» dico, con una voce che appare più acuta del previsto.
«Shh. Sai bimba, forse a volte dovremmo parlare molto meno e baciare di più.» mi sfiora delicatamente una guancia.
Di colpo sento il mio cellulare vibrare nella tasca dei jeans.
Spingo via Harry, delicatamente, per liberarmi dall'abbraccio e poter rispondere.
Clicco il tasto verde, senza nemmeno guardare chi é. Riesco solo a pensare a quanto gli sono grata per il salvataggio.
«Rebel Ross?» dice, una voce femminile.
«Si, sono io. Chi parla?»
«Sono Shayna, l'amica di Jordyn. Mi ha detto che ti ha parlato di me e che saresti interessata a continuare la fisioterapia qui a Londra. Ho un buco alle tre, se vuoi fare una prova. Jordyn dice che hai avuto problemi di torcicollo e mal di schiena.»
Due anni prima ero caduta con gli sci, e avevo sbattuto una spalla.
La mia fisioterapista di New York mi ha consigliato di continuare, quando le ho detto dei miei frequenti mal di schiena.
Alla fine siamo diventate amiche, e quando le ho detto che partivo per Londra mi ha dato il contatto di questa sua amica con cui aveva studiato.
«Oh, sì, sarebbe perfetto Shayna. Mi dai l'indirizzo? Non mi ricordo dove ho messo il foglietto dove l'ho scritto.» dico, avviandomi verso il cassetto dove ci sono carta e penna.
Mentre chiudo la chiamata, Harry mi guarda un po' perplesso.
«Problemi di schiena. Vado dalla fisioterapista alle tre.» spiego, liquidando in fretta la questione.
Lui guarda l'orologio, poi prende la giacca dall'appendiabiti.
«Andiamo, ti accompagno. Prima però passiamo da Starbucks.»
Io sbuffo, ma non replico.
Andiamo a piedi, perché non vale la pena di spostarsi in macchina, a meno che non si debba andare dall'altro lato della città.
Per evitare la scena del caffè, prendo un Refresha Lima, un the verde con lime e ghiaccio.
Lui prende un succo d'arancia.
Camminiamo, in silenzio, per un paio di minuti,
«Eri un problema di cuore.» dico, d'un tratto.
Sa cosa intendo.
«E ora?» domanda, quasi divertito.
«Sei il cuore del problema.» spiego, senza fermarmi a guardarlo.
«Sei venuto con me perché ci vedessero insieme, no? » sussurro.
«No. Sono venuto perché tengo a te, che tu ci creda o no.» risponde, fermandosi.
Mi prende per mano, mi guarda un attimo, poi riprende a camminare.
«Certo che non sei normale, Styles. Ora mi spieghi perché mi hai guardata così...» mi viene istintivo sorridere.
«Ho dovuto reprimere la mia voglia di baciarti, dato che ti vergogni a farti vedere in giro con me perché non sono normale, sai com'è...» dice, stringendomi ancora di più la mano.
Ci ritroviamo a ridere come due idioti.
Mi sporgo in avanti per dargli un bacio sulla guancia, ma lui si gira, e ci ritroviamo a baciarci in mezzo alla strada. Ma non come a casa, in modo più dolce, meno disperato.
La vocina nella mia testa richiama la mia attenzione; siamo in ritardo.
Ci mettiamo a correre, mano nella mano, e in meno di 10 minuti arriviamo.
In ritardo di appena 2 minuti.
Poteva andare peggio.
Suono al campanello, mentre riprendo fiato.
«Tutto okay?» mi chiede Harry, probabilmente ripensando alla mia crisi asmatica del giorno prima.
«Sto bene.» rispondo.
Finalmente la porta si apre, davanti a noi appare una donna sulla trentina, dalla pelle color caramello, con i lunghi capelli scuri raccolti in una coda di cavallo.
«Tu devi essere Rachel. Oh, fatti abbracciare!»
"Mi avevano detto che Shayna é una persona espansiva, ma non credevo così tanto." penso.
«E tu invece saresti...?» dice, porgendo ad Harry una mano.
«Uhm, sono Harry. Piacere.»
Lui sembra un po' spaesato, e non riesco a capirne il motivo.
«Venite, venite. Suppongo che stiate insieme, no?» chiede Shayna.
«No!» dico io, mentre Harry contemporaneamente dice «Si!»
Fantastico.
«Okay... Non credo di aver capito. In ogni modo sappiate che faccio anche terapia di coppia.»
Sorrido imbarazzata.
Lascio la borsa al mio accompagnatore ed entro, per poi uscirne 50 minuti dopo.
«Ehi.» dico.
«Ehi.» mi risponde. «Com'è andata?» si alza, porgendomi la borsa.
«Bene, grazie.»
Ho una voglia assurda di dargli un bacio, ma mi trattengo.
Devo resistere.
Anche se ha delle labbra stupende.
Non posso.
Non posso.
Devo resistere.
Mi prende sottobraccio, ed io appoggio la testa alla sua spalla.
Shayna arriva con il foglio in cui ha segnato il prossimo appuntamento, beccandoci semi-abbracciati.
Mentre mi consegna il foglietto mi sembra di sentirla sussurrare: "siete decisamente una coppia!" ma é difficile dirlo considerando che ridacchia in continuazione.
Però devo ammettere che ha le manine d'oro, per la mia schiena.
«Andiamo?» dico, allegramente, mentre apro la porta.

If Everything Is Possible [One Direction Fanfic]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora