1. Amici 2457

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"Ti muovi ad inviare? Non abbiamo tutto questo tempo!"

"Ok ho fatto, ho inviato."

"Adesso vai che sta per partire il treno e tuo padre ti sta aspettando."

Non so perché l'ho fatto, sono cinque anni che ho preso una strada diversa, ho fatto scelte diverse.

"Treno diretto a Roma Termini in arrivo sul binario 3." Anche questa volta sono arrivata in tempo, chiamo papà e lo avverto che sto partendo.

Roma.

Scendo dal treno e lo vedo già li, con il suo inseparabile cappello e la sua sigaretta. "Ciao signorina!"

"Ciao papi." Gli racconto tutto, gli dico quello che ho fatto e vedo che inizia a piangere.

"Non ho mai detto niente sulle tue scelte, ma da quando hai deciso di non cantare più mi si era spezzato il cuore. Sono felicissimo amore mio, quando hai i provini?"

"Domani mattina alle 10, mi accompagni?"

"Certo, non devi neanche chiederlo."

Non ho mai visto così tante persone in un unico posto, tranne ad un concerto. Vado davanti ad alcune ragazze con la scritta "STAFF" sulla maglia, mi danno un adesivo da attaccare alla mia canotta: "Amici 2457". Siamo a Giugno, ma a Roma fa così caldo che ho fatto fatica a mettere i jeans stamattina.

Mi siedo vicino ad altre persone e metto le cuffie. Di fronte a me c'è una ragazzina con una buffa fascetta intorno alla testa, è davvero molto dolce.

Decido di farmi un giro anche perché la tensione è troppa. Ci sono ballerini che improvvisano mentre altri ragazzi suonano un tamburo. C'è così tanta confusione, così tanti sorrisi sui volti di tutti, mi sento anche un po' vecchia in mezzo a loro.

Iniziano a chiamare dei numeri e ci sono anche io: "Sala 7 ragazzi."

Entro e ritrovo quella ragazza con la fascetta e insieme a noi altre 7 persone tra maschi e femmine.

"Chiara tocca a te."
Ah si chiama Chiara, si siede al piano e inizia a cantare un suo inedito, ha una voce molto dolce, l'inglese lo so poco, ma per quel poco che ho capito sembra una bella canzone. Le chiedono anche di cantare un pezzo in italiano e la rimandano a posto.

"Elodie Di Patrizi." - Mi alzo, mi tremano le gambe, mi trascino verso l'asta e inizio a cantare. Mi annullo completamente, non esiste più nessuno, la tensione piano inizia a sparire.

"Da quanto tempo canti?"

"Ho iniziato quando avevo 5 anni con mio padre, cinque anni fa ho finito il liceo però e ho preso strade diverse, cantare non mi rendeva più felice."

"E adesso perché sei qui?"

"Perché in questi anni ho lasciato scorrere la mia vita senza viverla e mi sono resa conta che non stavo facendo la cosa giusta."

"Va bene grazie, puoi andare a posto."

Si susseguono cantautori, più o meno bravi. Canta un ragazzo, Cristiano, si siede al piano ed è un vero folle, ha completamente stravolto una canzone dei Queen, l'ha rifatta tutta e sono rimasta scioccata. Sergio, tre volte me, e non sto esagerando, ha una voce calda, sembra un cucciolo anche se il suo aspetto fisico dice il contrario. Non parla bene l'italiano, vive qui da poco tempo ed è lontano dalla sua famiglia, rimangono tutti in silenzio mentre canta, è incredibile come da un omone come lui esca una voce così delicata e potente allo stesso tempo.

"Raffaele Esposito."

A fatica trattengo le risate, è davvero un bambino, un misto tra Bruno Mars e uno dei componendi dei One Direction. Ha una chitarra appesa al collo, un ciuffo che sfida la forza di gravità. Inizia a cantare, non è male, ha una bella voce e suona molto bene, non capisco perché si atteggia così, che problemi ha? Si atteggia veramente troppo. "Ok puoi andare."

Ci fanno uscire. Torno fuori e vedo i ballerini che si scaldano e da lontano ne riconosco uno, mi precipito da lui.

"Cosa ci fai qui?" - Vedo sul suo volto lo stupore, mi stupisce che mio padre non lo abbia detto a nessuno. Mi stupisce che non lo abbia detto a lui.

"Dovevo pur ricominciare da qualche parte non credi? Tu invece sei agitato?"

"Da morire Elo, da morire!"

"Spaccherai come sempre Andre, in bocca al lupo." - Andreas è una delle persone più importanti della mia vita, siamo cresciuti insieme e gli voglio un bene dell'anima.

Luglio 2015 -

Mi hanno convocata per un secondo provino, siamo molti di meno della prima volta. Mi stupisco come le persone riescono a regalarti sorrisi senza neanche conoscerti: sorrisi fatti di ansia e gioia allo stesso tempo, li prendo tutti e rispondo ad ognuno di loro. Mi chiamano in saletta, ma stavolta sono da sola.

Mi fanno cantare altri pezzi che mi avevano chiesto di preparare e mi mandano via. Secondo sospiro di sollievo, mi sembra così assurdo essere arrivata fin qui.

Chiamo mamma e le racconto tutto, era un po' che non la sentivo, è stata un mese in vacanza con il suo nuovo compagno all'estero e io ne ho approfittato per passare del tempo con mio padre.

Settembre 2015 -

"Signorina Di Patrizi?"

"Si pronto chi è?"

"Siamo della produzione di Amici, volevamo dirle che ha passato l'ultima fare del provini, la aspettiamo in studio per la prima puntata e la formazione della classe, buona fortuna."

"Grazie mille, davvero grazie."

Riappendo il telefono ed inizio ad urlare per tutta casa come una pazza, papà esce dal bagno correndo con la schiuma da barba sul mento che gocciola: "Che è successo Elo?"

"Pààà ho passato l'ultimo provino, mi hanno chiamato in studio per la prima puntata."

"Stasera pizza e cinema."

"Pizza e cinema." - Ci abbracciamo, il mio uomo dalle grandi spalle.





Sono felice.

Sei felice?

Si sono felice.

Come ci si sente?

Bene, davvero bene, dovresti provare.

Amare vuol dire costruire.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora