VIII

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Era una situazione imbarazzante, non solo per il fatto che di tutti i consiglieri andassero lì uno dei più antipatici ed una donna drago che non sa essere un drago, ma il fatto che nessuno dei quattro conosceva il castello. In cuor suo Mirko sentiva di potersi orientare ma aveva timore di perdersi. Cosa potevano fare?
-Vi siete persi turisti? Timothy, sei tu?- fece una voce femminile alle loro spalle.
-Chi lo vuol sapere?- rispose il vampiro.
-Non ti ricordi di me, sono Ursula. - disse la ragazza.
Timothy la squadrò per bene, dagli occhi verde oliva ai capelli rosso sangue. Ed il vestito nero lungo che sembrava Morticia Adams versione rossa. Ma più la guardava meno il ragazzo la riconosceva. Tuttavia Mirko aveva la sensazione di conoscerla, sensazione che dal volto dell'amico non sembrava tale.
-Sei una vampira? Scommetto che hai 300 anni circa, origini canadesi.- fece Mirko che si beccò una sonora sberla da Gioia.
-Scusalo alle volte è maleducatissimo.- chiese scusa Gioia.
-No, anzi il vostro amico ha ragione, solitamente mi scambiano per una strega. Si sono originaria del Canada, ma come lo sai?- chiese la vampira.
-Allora ho capito chi sei. Tu sei Ursula la sanguinaria la ... -iniziò Mirko arrestandosi di colpo lanciando un piccolo sguardo a Gioia chiedendole aiuto. L a streghetta non aveva capito ma poi avendo messo a fuoco la situazione capì.
-...l'amica del cuore di Timothy quando era piccino?- continuò Gioia. Lo sguardo di Ursula passò rapidamente tra i due ragazzi.
"Perchè non avete detto fidanzata?" fece la vampira con un messaggio telepatico ai due.
"Perchè ora Timothy è felicemente fidanzato con la mia amica, fattene una ragione." la sgridò Gioia.
-Bhè tanto piacere io sono Gaia, la sua ragazza.- si presentò Gaia e subito dopo anche Gioia si presentò e dopo una gomitata lo fece anche Mirko.
-Bel ciondolo Gaia!- fece Ursula.
-Grazie è un regalo di acune mie amiche che vivono "all'estero".- rispose Gaia facendo capire a tutti e tre di chi fosse il regalo.

Dopo lungo tempo passato in chiacchiere, arrivò anche una professoressa, o meglio tornò M che aveva una cartellina sotto il braccio.
-Salve ragazzi io sono la professoressa M, sono un docente di sostegno e sarò la vostra guida. Seguitemi, per favore.- fece M. Era chiaro che la sua copertura era una delle migliori che si potessero pensare.
-Signorina Ursula, torni in classe.- fece M subito. E i quattro furono lasciati con M.

-Siete usciti di senno, parlare col primo che passa non è saggio specialmente per voi. Comunque, ho parlato col Conte. I due consiglieri saranno qui con la scusa che il Conte li ospita, io invece dovete fingere che sia una una vicepreside, perchè questo farò.- li avvisò M.
Fecero un breve giro della scuola concludendosi davanti ad un piccolo bar. -La porta blu è la camera designata per i ragazzi, mentre quella rossa è delle ragazze. Non fate molto tardi. Domani le lezioni iniziano alle 8.30 in punto. Troverete un corredo scolastico pronto nelle vostre camere. Buona serata ragazzi.-

La Magica Storia di Gaia 2:La magica vacanza di GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora