XXIV

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Appena arrivati a Saint Paul, M fece alcune raccomandazioni.
-Non perdete di vista l'orologio. Ci vedremo qui alle due in punto.- si raccomandò M.

La piazza del paesino era piena di bancarelle e stand gastronomici per tutti i gusti. Timothy e Gaia avrebbero festeggiato tre mesi pochi giorni prima se non fosse finita a casa di Angelica. Ma a Gaia che le importava? Era Timothy.
Gli altri si dettero ai giochi: tiro a segno, tiro al bersaglio, freccette e simili. Ruby era imbattibile. Aveva vinto peluche talmente grandi che li dovette spedire sul jet. Ursula aveva provato il karaoke e se ne era innamorata, anche se con le casse che c'erano Mirko non poté togliere le mani dalle orecchie. Gioia si era data alla cosmesi e Mirko, poverino doveva andare avanti e dietro per portare pacchetti e pupazzi dalla piazza al jet. Più di una volta Aurora, la hostess del jet, lo aveva inviato a fermarsi ma lui non ne voleva sapere.

Intanto sulla collina più alta del paese Gaia era sdraiata col naso in su a contemplare le stelle che di spegnersi non ne avevano la benché minima voglia. Era felice. Solo lei e Timothy. Ad certo punto Gaia lo guarda e si accorge che lui la fissa, la fissa fortemente.
-Ho qualcosa in faccia?- chiede Gaia un po' preoccupata, ma Timothy non dice una sola parola. La fissa come in preda alla più bella delle visioni.
-Non hai niente, è che sei troppo bella e io non posso non guardarti. Sei la più bella stella della mia vita.- poi Timothy le indica Venere, le indica alcune altre costellazioni poi  le indica la stella polare e aggiunge che quella stella è lei.
Gaia lo guardava a bocca aperta. Timothy le aveva, da quando stavano insieme, fatto sentire sempre bellissime parole. Ma mai così belle. E poi il bacio. Un bacio che la distrae dalle stelle e dalle bellissime parole di Timothy. Era la serata perfetta.

Si fecero le due in punto.
Tutti si ritrovarono sul jet come concordato con la professoressa.
-Ragazzi dov'è M?- chiese Mirko.
-Non era con voi?- rispose Timothy.
-Se lo fosse non avrei mal di schiena.- rispose Mirko beccandosi un pugno dalle ragazze.
- Proviamo a chiedere in giro. Magari ha perso la strada.- riprese Gaia. Ruby fece cenno di no. Spiegò poi loro che Anziani e AN non possono perdersi o sparire del tutto perchè i loro protetti sono il modo di farli tornare, in questo caso bastava solo che si sarebbero cacciati in guai seri. Ruby spiegò loro anche che avrebbe dovuto essere legata ad un palo o ad un lampione o anche al jet se necessario in quanto ora lei oltre che loro amica era la loro AN. Estrasse quindi una lettera dalla tasca e la lesse.

"Figlia mia,
mi addolora che tu non sia tornata, ma lo apprezzo.
Hai tenuto fede alla promessa di riportare la ruota dei 24 e non è da tutti.
Ora che hai deciso di intraprendere questo viaggio in Transilvnia, ora che hai degli amici, è bene che tu abbia anche una rivale.
M è l'Anziano assegnato ai tuoi amici, e dato che lei e voi, tu e tuoi amici, vi siete legati a lei, da come mi ha detto William, ho deciso, col consiglio delle coscienze, che voi sarete le coscienze di questo strano gruppo.
M ha già ricevuto la sua lettera. Stammi bene amore mio.
Papà".  

La Magica Storia di Gaia 2:La magica vacanza di GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora