XXII

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La donna era indubbiamente morta, o comunque non respirava.  
-Scusi possiamo tornare tra i vivi?- chiese Ursula ingenuamente. La donna le guardava con molta freddezza come se le avesse chiesto di strapparle il cuore dal petto, ma non rispose. Chi era dunque quella donna dalla pelle marmorea i capelli neri come la notte più nera e gli occhi di sangue? Ruby non capiva chi fosse. Tutto ciò che suo padre le aveva insegnato lo aveva usato. Ma ora? Nessuno poteva prevedere chi ella fosse o cosa le passasse per la testa. Poi Ruby ed Ursula notarono un piccolo dettaglio. Il suo abito nero lungo che la copriva, come se fosse tessuto tutto d'un pezzo, mutava il suo stile ogni cinque secondi. 

Il silenzio nella sala ghiacciava il sudore delle due creature al cospetto della donna che da quando erano entrate non aveva fatto altro che prendere una balestra nera con decori dorati e guardarle maligne come se fossero ospiti sgradite. Chi era dunque quella donna perchè le guardava male? Non sapevano cosa fare. E in quel momento l'incantesimo di Ruby si ruppe e Gaia e Gioia tornarono normali.  
Questo incidente cambiò inspiegabilmente le carte in tavola. La donna si fece scappare un sorriso tra il divertimento e la sorpresa. Poi prese si alzò senza proferire parola e allestì un tavolo con un the. Gaia e Gioia erano ancora mezze svenute. Chi era dunque questa donna enigmatica? Più tempo passava più nessuna riusciva a rispondere a questa domanda.
-Accomodatevi, figlie mie.- disse la donna. Ruby ed Ursula si guardarono e si vedettero come trasparenti. La donna continuava a far loro cenno di sedersi, si guardarono nuovamente e poi guardarono le amiche che ora erano solo intontite ma anch'esse trasparenti. Cosa gli accadeva? Chi era quella donna? Chiunque fosse aveva preso la sua balestra e puntato su Gioia.  
-Accomodatevi, figlie mie.- e la donna raddoppiò le frecce che la balestra poteva sparare e Ruby materializzò la sua balestra.  
-Mettila via, figlia mia.-disse la donna prima d'invitare nuovamente Ursula e Ruby. 

Il gioco era chiaro: o Ruby e Ursula giocavano al gioco della donna o la lei avrebbe fatto fuori Gaia e Gioia.  -Figlia mia, mostrati.- Ursula dette una rapida annusata all'aria. Si sentiva un'odore che la vampira conosceva bene.  
-M è qui.- disse la vampira a Ruby, bisbigliando.  
-Provo a disarmarla, tu distraila.- rispose bisbigliando l'AN, ma la donna aveva come capito e sparò un colpo, sfiorando di pochi centimetri Gioia.  
-Accomodatevi, figlie mie.- ripetè la donna per ennesima volta e sparò il suo secondo colpo, ma Ruby più veloce di lei le sparò una freccia che deviò quella della donna. M invece incenerì la freccia con un fulmine, rivelando la sua posizione.  
M era lì con loro.  
-Madre Angelica lasciate queste vostre figlie libere e duellate con me o bevete con me, fate di me ciò che volete. Ecco queste tue figlie sono qui perchè una forza a noi ignota vuole il sangue di un tuo figlio. Il conte Dracula jr, fratello e capo mio è attanagliato da questa forza che tenta con costanza da questa forza.- disse M con una piccola riverenza. La donna sorrise come se la supplica di M, avesse avuto effetto. E Angelica riprese colorito e i capelli si schiarirono e gli occhi rosso sangue lasciarono il posto ad occhi verde militare.

La Magica Storia di Gaia 2:La magica vacanza di GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora